Nell’ultimo week end il primo cittadino, Nicola Lopatriello, ed il Direttore generale del Comune di Policoro, Dott. Felice Latronico, si sono recati nella sede del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche) della Capitale per predisporre il programma finale del progetto di valorizzazione del parco archeologico di Policoro presentato il 3 luglio scorso nella cittadina jonica dal pool di ricercatori incaricati, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente, tramite l’Ispra (Istituto superiore per la ricerca ambientale), nelle persone di Mario Aversa (Ispra) e degli architetti Roberto Razzi e Roberto Gabrielli: “Il Progetto Herakleia –spiega Lopatriello- prevede la nascita di un parco archeologico naturalistico per uno sviluppo ecocompatibile del territorio. Infatti la mia Amministrazione comunale, dietro anche sollecitazione di alcuni imprenditori locali impegnati sul fronte del turismo ecocompatibile, ha commissionato questo progetto dall’alta valenza scientifica che mira a promuovere il territorio coinvolgendo tecnici del mondo della scienza. Infatti la nostra idea di sviluppo passa attraverso la valorizzazione delle vocazioni del territorio, visto il fallimento delle politiche industriali che negli anni ci sono state in Basilicata, ma anche in altre aree d’Italia. Pertanto mettere a sistema tutto ciò che abbiamo, partendo dal parco archeologico, ci caratterizza turisticamente e ci serve a far rivivere la nostra storia non solo Ellenica ma anche quella più recente della Riforma Fondiaria, mettendoci così al pari di altre località più rinomate come Pompei ed Ercolano per citarne alcune. Finora sia il museo che il parco archeologico sono entità a se stanti, ma con questo progetto rigorosamente e severamente scientifico vogliamo integrare quello che di buono la natura ci ha dato”. E in questo solco tracciato dall’Amministrazione comunale, anche Roberto Gabrielli del Cnr ha sostenuto: “Per noi questa rappresenta l’ennesima sfida di un progetto di studio e conservazione dei beni culturali nel quale cercheremo di inserire anche attività didattiche per le scuole, partendo da un centro di alta formazione che segua due direttrici: quella archeologica e quella delle nuove tecnologie per studi ambientali, che sono poi due delle risorse presenti in quest’area, creando e formando delle professionalità settoriali e dunque anche opportunità di lavoro”. I ricercatori sono già al lavoro per sviluppare tale progetto, che sarà alimentato da opportuni finanziamenti, e che proprio per il loro diretto coinvolgimento suscita interesse e pragmatismo che mai c’è stato in passato, con il supporto anche della Sovrintendenza regionale dei beni culturali e ambientali, dunque ministero dei Beni culturali ed ambientali; mentre per l’Amministrazione comunale i delegati a seguire la sua evoluzione sono: Otello Marsano e Nicola Trupo.
Gabriele Elia
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