Anche la presa di posizione della Regione Basilicata, contraria alle trivellazioni nel mar Jonio, viene salutata positivamente dal sindaco di Policoro Nicola Lopatriello: “Siamo fermamente contrari, come da tempo sosteniamo, alle perforazioni in mare perché ritengo che sia un’ulteriore violenza del territorio e un danno per tutto il turismo del comprensorio che ne deriverebbe anche per l’erosione della costa e la flora marina. Oltretutto già in un recente Consiglio comunale ci eravamo opposti con un documento approvato all’unanimità. Ora che anche il ministero dell’Ambiente, dietro sollecitazione prima dei Comuni interessati e poi della Regione Basilicata e Provincia di Matera, ha negato definitivamente, almeno speriamo, questa forma di colonizzazione della nostra terra da parte di grosse società energetiche, in questo caso l’Apennine Energy (programma di ricerca d1 48 DR-CS), che vedono la Basilicata come una gruviera da sfruttare senza grossi ritorni per le popolazioni e le municipalità interessate c’è da tirare un sospiro di sollievo. Ma oltre all’aspetto ambientale, mi preme sottolineare la grande sinergia istituzionale: Comune, Provincia, Regione e Governo su temi che stanno a cuore a tutti i cittadini, mettendo da parte posizioni politiche divergenti e guardando all’orizzonte comune che sono appunto gli interessi collettivi e restituendo ‘sovranità’ al territorio che troppe volte ha subito passivamente decisioni discutibili su temi di varia natura. Il Governo centrale ha dimostrato con il suo no secco alla ricerca di idrocarburi in tutta la fascia jonica che và fino a Taranto una certa sensibilità, visto che il parere negativo della Regione non era vincolante ma solo consultivo sulla estrazione di idrocarburi, dimostrando anche una certa coerenza con la stessa decisione presa per il mare di Venezia dopo che anche in Veneto il Governatore Galan si era opposto fermamente”.
Gabriele Elia
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