A distanza di pochi giorni dal primo atto di vandalismo sulla Duna attrezzata del lungomare del centro jonico, avvenuto l’otto settembre scorso in cui, nonostante gli stabilimenti balneari ancora aperti con i bagnanti la mattina sulla spiaggia, i soliti vandali colpirono di notte sfasciando letteralmente il bagno pubblico di fronte il lido “Heraclea”, lato sinistro del lungomare centrale, e pare con delle cesoie o attrezzature simili ruppero anche i rubinetti facendo scorrere molta acqua tanto da allagare non solo l’interno del bagno ma anche la piazzetta antistante, e solo grazie all’intervento di un cittadino che passava la sera da lì, con un gesto dall’alto senso civico entrò nel bagno a chiudere i rubinetti; ecco che martedì scorso una macchina di grossa cilindrata, molto probabilmente un fuoristrada, ha completato l’opera: è salito sul lungomare, riuscendo anche a superare la catena che ne ostruisce l’accesso, sempre sul lato sinistro, rompendo la pavimentazione, panchine, steccato e tutto ciò che si trovava davanti. Un vero e proprio scempio del patrimonio pubblico che il sindaco, Nicola Lopatriello, ha bollato come atto gravissimo di inciviltà: “dato che non è la prima volta che la città subisce danni al proprio patrimonio, con un notevole esborso economico per le casse comunali, cercheremo di arginare questi fenomeni con l’installazione di videocamere nei punti sensibili della città, oltre che intensificare i controlli, anche con l’ausilio della forze dell’ordine e delle associazioni di volontariato, per prevenire atti di questo genere e punire i responsabili. Abbiamo intenzione di applicare la linea dura”. Il conducente del veicolo comunque è stato, grazie ai Vigili urbani e ai Carabinieri, assicurato alla giustizia. Il nome non è stato ancora reso pubblico ma si tratterebbe di una persona che forse era sotto l’effetto dell’alcol dato che ha distrutto anche la sua macchina, e probabilmente non del posto poichè non conosceva bene la strada delle sue scorribande.
Gabriele Elia
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