POLICORO – Il suono della campanella ieri mattina è coinciso con l’apertura del nuovo scolastico in tutte le scuole secondarie di secondo grado della Basilicata, ma al liceo scientifico “Enrico Fermi” per chi non avesse sentito il trin, entrando nel parcheggio pieno di macchine e vedendo il solito via vai di studenti nei corridoi e nel cortile ha capito subito che è iniziato l’anno scolastico 2009/10 sulla stessa falsariga di quelli precedenti: “A dire il vero –spiega la Dirigente scolastica Anna Maria Fumarola- abbiamo aperto i cancelli e la scuola già dallo scorso nove settembre con qualche giorno di anticipo, in quanto durante il periodo di Carnevale la scuola chiude e dunque recuperiamo i giorni previsti nel calendario scolastico in quel periodo come facciamo da qualche anno”. Quindi non si tratta di una novità in assoluto? “Guardi da quando sono qui, esattamente da undici anni e questo potrebbe essere l’ultimo, ma questo poi lo vedremo, novità rilevanti non ne ho mai viste. Anzi le dirò di più: durante l’estate il personale Ata si è preso la briga di tinteggiare le aule, cose che non compete a noi ma all’Ente competente (la Provincia ndr), il quale si è fatto vivo con degli operai solo per sistemare il soffitto dato che quando pioveva entrava acqua nella scuola”. Pertanto anno nuovo problemi vecchi; però ogni qualvolta c’è in corso una campagna elettorale viene sempre tirato in ballo il suo istituto e le tante mirabilie di cui dovrebbe essere dotato, come mai? “Non lo so…so solo che come può constatare fuori fa caldo e anche dentro. Ci sono stati giorni in cui si è raggiunta anche la temperatura di 50 gradi!! Ci avevano promesso di allargare le aule ma finora al di là delle intenzioni non si è visto nessuno, per non parlare poi di un fantomatico finanziamento che ho letto da qualche parte di 250 mila euro di cui ancora non ho visto nulla”. Rispetto al 2008/2009 siamo sempre alle solite: si cita il liceo di Policoro come scuola tra le più popolate della provincia, (forse per questo è sempre al centro delle campagne elettorali) e poi la si tratterebbe nei fatti come un istituto di prossimità. Eppure i numeri farebbero pensare il contrario: 851 iscrizioni contro le 808 del nuovo anno scolastico, più docenti e personale Ata fanno dell’ “Enrico Fermi” un paese della Lucania: 1000 persone in tutto ruotano intorno alla struttura tra via Puglia e via Salerno. Però anch’essa accusa il colpo di una regione che si sta spegnendo: “i dati ci dicono –continua la preside- che siamo stazionari o in leggero calo dovuto anche, probabilmente, agli studenti respinti lo scorso anno che si sono iscritti altrove. Il dato comunque è preoccupante e deve far riflettere”. Quanta colpa attribuisce alle Riforme della scuola degli ultimi anni? “Nessuna per un motivo semplice: se non c’è lavoro il tasso di natalità è basso e dunque non ci sono studenti, di conseguenza le scuole chiudono e il personale è in esubero. Noi quest’anno abbiamo una prima in più, però abbiamo accorpato alcune classi. I tagli non c’entrano nulla”. All’interno della scuola ci sono solo tra il corpo docente tre precari, gli altri sono tutti di ruolo, e altrettanti tra il personale Ata: “anche se uno in organico ci è stato ingiustamente tagliato e ne avevamo bisogno visto che facciamo anche attività extradidattiche, tuttavia ci sentiamo ben coperti”. Persa che tutti i docenti siano all’altezza di insegnare: “Sinceramente no! Alcuni mancano di autorevolezza, altri invece di conoscenze e competenze. Ben venga l’idea di Fioroni, ex ministro, di sottoporre anche i docenti a valutazioni periodiche, altrimenti il sistema scolastico và in frantumi così com’è”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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