POLICORO - Blues in Town Festival, edizione 2012,
trasformato in un vero e proprio villaggio musicale. Cinque giorni di musica no
stop sul lungomare destro di Policoro per la kermesse musicale che ha
raggiunto, nel suo nono anno di attività, maturità conclamata. Il fiume di appassionati del genere blues e
gli affezionati che da sempre seguono il Festival ideato e promosso
dall’associazione culturale “La Mela di Odessa” ha raggiunto, quest’anno, il
mare. Dalla storica Piazza Segni, collocata nel cuore della città jonica, il
BiT ha fatto tappa, per la prima volta, sul lungomare. E in moltissimi sembrano
aver gradito la novità: numerosi gli apprezzamenti giunti agli organizzatori per
la capacità della rassegna di aggregare e creare uno tra i più grossi eventi
musicali del Sud Italia. Presenze importanti di turisti e pubblico giovane per
questa edizione che ha certamente raggiunto un ottimo traguardo in termini di
partecipazione anche agli eventi “collaterali” del festival. Enorme successo
per i seminari musicali gratuiti di canto, batteria, chitarra, tromba, armonica
e basso, tenutisi nei pomeriggi di BiT, oltre 100 le iscrizioni e applaudita
l’esibizione finale dei seminaristi saliti, tutti insieme, sul grande palco. Apprezzata anche la scelta di raccontare il
blues, la sua storia e i suoi protagonisti attraverso la settima arte. La mini
rassegna “THE BLUES” composta dai film “Dal Mali al Mississipi”, “L’Anima di un
uomo”, “Piano Blues” e “Warmin’B the devil’s fire” di Martin Scorsese ha
registrato enormi consensi. Seguito con
interesse anche il Focus di approfondimento sul turismo e i grandi eventi
tenutosi tra rappresentanti istituzionali, imprenditori e manager culturali.
Un’occasione di confronto e riflessione sull’intero settore e sulle strategie
di comunicazione e marketing da adottare per fare di eventi come il Blues in
Town reali e più consolidati attrattori turistici. Moltiplicate le iscrizioni
anche al concorso fotografico “Uno scatto di blues”, reportage sull’evento, sull’intero
sistema festival, retroscena ed esibizioni in una narrazione realizzata attraverso
le immagini. Le più belle, selezionate da una giuria di professionisti, saranno
premiate e utilizzate come materiale illustrativo nell’edizione 2013. Presto
per bilanci dettagliati e numeri per il presidente dell’associazione Cristian
Miccoli, che a fine serata, dopo il concerto di Giuliano Palma, che ha fatto
ballare a cantare un vero e proprio fiume di gente nella notte delle stelle,
parla comunque di “risultati appaganti, di apprezzamenti che rincuorano e
ripagano l’intera macchina organizzativa, composta da soli volontari, – ricorda
Miccoli – dell’impegno e la fatica spesi per la realizzazione di questo che,
siamo contenti di poterlo dire, rappresenta ormai un grande attrattore
turistico e si colloca tra i grandi festival di musica internazionale
d’Italia”. Degni di nota, per lo stesso presidente, l’apprezzamento e il
consenso ricevuti dall’offerta musicale nel suo complesso, “Offerta che si fa
anche didattica. Il Blues in Town non è solo musica da ascoltare e fruire ma
musica da imparare e le tantissime iscrizioni avute per i seminari pomeridiani
denotano un il desiderio di molti giovani e giovanissimi – al workshop di canto
c’erano anche bambini molto piccoli – di avvicinarsi alla musica, di voler
approfondire o di misurarsi per la prima volta con la conoscenza di uno
strumento musicale”. Il sipario si chiude, anche questa volta, certi di aver
regalato al pubblico e alla città una cinque giorni di divertimento, allegria e
alta qualità musicale. L’appuntamento è per il prossimo anno con altre, sicure,
novità. Perché la macchina BiT non si ferma mai.
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