martedì 28 agosto 2012

Cucina dell’ospedale a ditta esterna, la Fsi denuncia aumento costi


POLICORO - «In questi giorni di calma apparente ferragostana, circolano voci, sempre più insistenti, che a breve l'Asm affiderà la gestione del servizio cucina dell’ospedale di Policoro ad una ditta esterna». A segnalarlo con disappunto e la Federazione sindacati indipendenti, secondo cui «la pratica dell'esternalizzazione dei servizi sanitari pubblici è stata sempre avversata da noi, poiché non produce alcun risparmio di spesa pubblica e serve, invece, ad alimentare condizioni di precariato e sottosalario; inoltre accentua il deprecabile fenomeno del clientelismo politico. Nel precedente tentativo di esternalizzazione del servizio cucina del Presidio ospedaliero di Policoro, avviato dall'ex Asl 5, sempre in periodo estivo/feriale, le organizzazioni sindacali sono riuscite a dimostrare che i costi pubblici della gestione, da affidare alla ditta esterna, sarebbero lievitati notevolmente e, soprattutto per tale ragione, l'Azienda sanitaria fu costretta ad arrestare il già avviato processo di estrenalizzazione. L'Azienda decideva, quindi, di percorrere la strada del miglioramento della struttura in questione, investendo oltre cinquecentomila euro per renderla più agevole ed aderente alle norme che disciplinano le materie della sicurezza alimentare e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Negli ambienti, resi nel frattempo più confortevoli, sono allocati arredi, utensili ed attrezzature moderne che possono soddisfare le esigenze di preparazione dei pasti per i pazienti di tutta l'Asm, compresi quelli del “Madonna delle Grazie” di Matera. L'Asm, ad avviso della Fsi, dovrebbe procedere ad eseguire uno studio accurato per verificare se esistono le condizioni che consentano di coniugare al meglio la qualità delle preparazioni alimentari destinate ai pazienti e il risparmio di spesa pubblica. Invece la struttura sanitaria pubblica sembra aver imboccato la strada della estrenalizzazione del servizio, senza aver fornito alcuna informativa sindacale, che invece deve essere data preventivamente ed obbligatoriamente, in attuazione delle norme contrattuali».


Fonte
il Quotidiano della Basilicata

Nessun commento:

Posta un commento