POLICORO – Il consigliere
comunale di minoranza, Rocco Carrera, eletto nella fila dell’Italia dei valori
(Idv) alle amministrative del 6/7 maggio e successivo ballottaggio 20/21, ha
votato contro il documento di bilancio di previsione 2012 discusso nel
Consiglio comunale del 30 luglio con le seguenti motivazioni: “Il bilancio va a
colpire direttamente le famiglie, già affrante da una morsa economica ai limiti
della sopportazione, con un aggravio fiscale medio procapite di 50 euro annue
in più: per fare un esempio una famiglia media di quattro persone si vedrà in
tal modo gravata di ulteriori 200 euro di Imu (Imposta municipale), oltre a
quelle già normalmente pagate. E’ una scelta iniqua che va a colpire ulteriormente
il sistema economico-produttivo locale che già soffre di un clima al limite
delle recessione. Non erano questi gli impegni assunti in campagna elettorale
dall’attuale sindaco che, invece, aveva promesso un futuro a misura d’uomo:
registriamo, invece, che si voglia proporre un futuro di tasse, mortificando
gli interessi veri della gente. Inoltre verifico la mancanza di una seria
programmazione per i problemi dei giovani, del lavoro e del miglioramento delle
condizioni strutturali dell’edilizia scolastica, dimenticati per far posto a
ingiustificate coperture di spesa per altri servizi, quali la raccolta dei
rifiuti urbani per cui è stato previsto uno “strano” aumento di 200 mila euro.
Quello che prospetta la Giunta Leone, insomma, è un bilancio senza alcuna
direttrice di sviluppo e proteso solo a fare cassa, mettendo le mani nella
tasche della gente, senza esclusione dei ceti più deboli, sollevando seri dubbi
sulla efficacia del suo mandato amministrativo per la risoluzione dei tanti
problemi che la città presenta. L’inizio non è dei migliori ed, anzi, ha il
sapore del tradimento perpetrato ai danni delle famiglie e ancor più di un
impegno programmatico preelettorale fatto di proclami ad effetto che alla prima
vera occasione, quello delle scelte di bilancio, viene disatteso e sbugiardato.
Viceversa la nostra proposta era quella di eliminare gli sprechi e ottimizzare
i servizi, oltre a produrre una efficace progettualità per la ricerca di
risorse esterne, senza colpire direttamente famiglie già esauste e ai limiti
della sopravvivenza che, per gli aumenti contributivi proposti, saranno
costrette ad un oneroso contenzioso con l’Equitalia. Non è cosi che si contribuisce a rimettere in
moto l’economia locale”.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
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