venerdì 10 agosto 2012

Manifestazione di Cittadinanzattiva e Tbm sul diritto alla salute


POLICORO – Tra gli appuntamenti estivi di una delle stagioni più torride degli ultimi anni, domenica cinque agosto in piazza Eraclea c’erano le associazioni: Cittadinanzattiva e Tribunale del malato. Esse sono tra quelle operative tutto l’anno sul fronte della salute, soprattutto malasanità, con un presidio fisso anche nel nosocomio Giovanni Paolo II del centro jonico. Sono due realtà consolidate nel tempo che in passato non hanno lesinato critiche alla politica sanitaria regionale e del management delle Asl (Azienda sanitaria locale) 5, oggi Asm (Azienda sanitaria di Matera). Quello che caratterizza entrambe è la forte presenza femminile, pronte a dare battaglia ad ogni minino errore sanitario o solo il tentativo di ridimensionare i servizi al cittadino. Al loro attivo tante battaglie, raccolte in una corposa rassegna stampa, che per elencarle tutte servirebbe un’enciclopedia: soppressione dell’ambulanza con medico a bordo, liste d’attesa troppo lunghe, taglio dei posti letto e personale nei reparti. E domenica sera molte di loro, guidate da Maria Antonietta Tarsia (Cittadinanzattiva), erano nella piazza centrale a documentare la loro operatività ai cittadini che si sono avvicinati ai loro due stand, tra cui uno anche di un mercatino dell’usato per raccogliere fondi da destinare poi a finanziare la loro mission, insieme ad una pettolata. Il loro radicamento in Policoro è un baluardo contro chi considera i presidi sanitari della periferia della regione come ospedali di prossimità da ridimensionare o semplicemente da smantellare. E con l’approvazione del nuovo piano sanitario di qualche giorno fa, urge subito un confronto su cosa sarà l’ospedale di Policoro. Ecco perché non si può fare a meno di Cittadinanzattiva e Tbm.

 

Gabriele Elia  

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

 

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