Manifestazione di Cittadinanzattiva e Tbm sul diritto alla salute
POLICORO – Tra gli appuntamenti estivi di una delle stagioni più torride
degli ultimi anni, domenica cinque agosto in piazza Eraclea c’erano le
associazioni: Cittadinanzattiva e Tribunale del malato. Esse sono tra quelle
operative tutto l’anno sul fronte della salute, soprattutto malasanità, con un
presidio fisso anche nel nosocomio Giovanni Paolo II del centro jonico. Sono
due realtà consolidate nel tempo che in passato non hanno lesinato critiche
alla politica sanitaria regionale e del management delle Asl (Azienda sanitaria
locale) 5, oggi Asm (Azienda sanitaria di Matera). Quello che caratterizza
entrambe è la forte presenza femminile, pronte a dare battaglia ad ogni minino
errore sanitario o solo il tentativo di ridimensionare i servizi al cittadino.
Al loro attivo tante battaglie, raccolte in una corposa rassegna stampa, che
per elencarle tutte servirebbe un’enciclopedia: soppressione dell’ambulanza con
medico a bordo, liste d’attesa troppo lunghe, taglio dei posti letto e
personale nei reparti. E domenica sera molte di loro, guidate da Maria
Antonietta Tarsia (Cittadinanzattiva), erano nella piazza centrale a
documentare la loro operatività ai cittadini che si sono avvicinati ai loro due
stand, tra cui uno anche di un mercatino dell’usato per raccogliere fondi da
destinare poi a finanziare la loro mission, insieme ad una pettolata. Il loro
radicamento in Policoro è un baluardo contro chi considera i presidi sanitari
della periferia della regione come ospedali di prossimità da ridimensionare o
semplicemente da smantellare. E con l’approvazione del nuovo piano sanitario di
qualche giorno fa, urge subito un confronto su cosa sarà l’ospedale di
Policoro. Ecco perché non si può fare a meno di Cittadinanzattiva e Tbm.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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