giovedì 16 agosto 2012

Stagione turistica tra luci e ombre


POLICORO – La stagione estiva è troppo corta in riva allo Jonio e si sviluppa in pochi mesi, che sono necessari però per tirare le somme all’estate 2012. Partiamo dalle cose positive: il lido  “Sirena” ha visto un incremento delle presenze dovuto anche agli utenti delle seconde case a mare, pugliesi per  la maggior parte, oltre alla clientela fidelizzata negli anni, circa 40, di apertura dello stabilimento balneare. Anche un altro lido storico della città di Policoro, la “Capannina”, registra un aumento degli utenti del 30% dovuto pressappoco agli stessi motivi del “Sirena”. L’Heraclea di G. Faraco segna un trend stazionario. Tutti e tre i lidi fissi hanno gli ombrelloni quasi tutti pieni di giorno e la sera con il ristorante/bar lavorano con un numero buono di coperti. E a proposito di coperti siamo andati a tastare il polso alla nuova gestione della pizzeria ristorante “Summer Time” di Michele Schillizzi e la consorte Giuliana Vitarelli: “E’ il primo anno che gestiamo un ristorante a mare e dunque fare paragoni con il passato è impossibile. La mattina c’è un turismo mordi e fuggi con la gente che si fa il bagno e ritorna subito a casa senza pranzare. Nella migliore delle ipotesi consumano da bere e basta. Viceversa la sera ci difendiamo e durante il week end il numero dei coperti lievita. Una mano ce la dà chi ha la seconda casa a mare che viene qui sul lungomare a cenare”. Al Policoro Village fino ad agosto ci sono prenotazioni e anche qui dopo un paio d’anni di fermo la riapertura di quello che era il camping Heraclea ha dato risultati positivi. Stesso discorso per il Circolo velico e quello nautico Aquarius dove la presenza di giovani nelle due scuole vela è abbastanza consistente. Il lungomare centrale di Policoro oltre ai tradizionali lidi ha anche una sorta di luna park e punti vendita commerciali sparsi sulla Duna. Siamo entrati in uno di questi che vende articoli caratteristici da regalo: “Rispetto all’anno scorso c’è meno gente e quella che c’è prima di spendere ci pensa due volte. Oltretutto riscontriamo anche una sorta di anarchia generale di giostre e giostrine per ragazzi a cui si aggiunge anche il problema dalla raccolta differenziata”. Quello della Rsu è il filo conduttore, in negativo, dei problemi che gli operatori economici hanno dovuto affrontare al cospetto degli avventori: turisti e non, eccezion fatta per l’Heraclea che non ha avuto nulla da ridire. In località Torremozza c’è il chiosco di “Petty” di Tonino Manolio, anche lui ristoratore di lungo corso: “Un anno fa vendevo 200 cornetti la mattina oggi se arrivo a 40/50 è assai. Anche la sera si lavora molto di meno con un calo del 40%. Eppure quest’anno in soccorso è venuta una stagione tra le più calde degli ultimi anni. Se questo clima l’avessimo avuto un anno fa avremmo fatto il boom. Per quest’anno però l’utile è inferiore e di molto. La gente non consuma e si porta addirittura anche la confezione del gelato da casa”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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