POLICORO – La stagione estiva è
troppo corta in riva allo Jonio e si sviluppa in pochi mesi, che sono necessari
però per tirare le somme all’estate 2012. Partiamo dalle cose positive: il
lido “Sirena” ha visto un incremento
delle presenze dovuto anche agli utenti delle seconde case a mare, pugliesi
per la maggior parte, oltre alla
clientela fidelizzata negli anni, circa 40, di apertura dello stabilimento
balneare. Anche un altro lido storico della città di Policoro, la “Capannina”,
registra un aumento degli utenti del 30% dovuto pressappoco agli stessi motivi
del “Sirena”. L’Heraclea di G. Faraco segna un trend stazionario. Tutti e tre i
lidi fissi hanno gli ombrelloni quasi tutti pieni di giorno e la sera con il
ristorante/bar lavorano con un numero buono di coperti. E a proposito di
coperti siamo andati a tastare il polso alla nuova gestione della pizzeria
ristorante “Summer Time” di Michele Schillizzi e la consorte Giuliana
Vitarelli: “E’ il primo anno che gestiamo un ristorante a mare e dunque fare
paragoni con il passato è impossibile. La mattina c’è un turismo mordi e fuggi
con la gente che si fa il bagno e ritorna subito a casa senza pranzare. Nella
migliore delle ipotesi consumano da bere e basta. Viceversa la sera ci
difendiamo e durante il week end il numero dei coperti lievita. Una mano ce la
dà chi ha la seconda casa a mare che viene qui sul lungomare a cenare”. Al
Policoro Village fino ad agosto ci sono prenotazioni e anche qui dopo un paio
d’anni di fermo la riapertura di quello che era il camping Heraclea ha dato
risultati positivi. Stesso discorso per il Circolo velico e quello nautico
Aquarius dove la presenza di giovani nelle due scuole vela è abbastanza consistente.
Il lungomare centrale di Policoro oltre ai tradizionali lidi ha anche una sorta
di luna park e punti vendita commerciali sparsi sulla Duna. Siamo entrati in
uno di questi che vende articoli caratteristici da regalo: “Rispetto all’anno
scorso c’è meno gente e quella che c’è prima di spendere ci pensa due volte.
Oltretutto riscontriamo anche una sorta di anarchia generale di giostre e
giostrine per ragazzi a cui si aggiunge anche il problema dalla raccolta
differenziata”. Quello della Rsu è il filo conduttore, in negativo, dei
problemi che gli operatori economici hanno dovuto affrontare al cospetto degli
avventori: turisti e non, eccezion fatta per l’Heraclea che non ha avuto nulla
da ridire. In località Torremozza c’è il chiosco di “Petty” di Tonino Manolio,
anche lui ristoratore di lungo corso: “Un anno fa vendevo 200 cornetti la
mattina oggi se arrivo a 40/50 è assai. Anche la sera si lavora molto di meno
con un calo del 40%. Eppure quest’anno in soccorso è venuta una stagione tra le
più calde degli ultimi anni. Se questo clima l’avessimo avuto un anno fa
avremmo fatto il boom. Per quest’anno però l’utile è inferiore e di molto. La
gente non consuma e si porta addirittura anche la confezione del gelato da
casa”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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