POLICORO
- La vicenda ha fatto subito scattare sospetti di un caso politico, ma per il
sindaco, Rocco Leone, è una semplice determina dirigenziale di riordino del
personale, senza alcun doppio fine o con l’intenzione di colpire
qualcuno. Parliamo del caso
che ha fatto discutere non poco la comunità jonica, ovvero il trasferimento del
capitano Antonio Labate, noto cantautore e comandante della Polizia municipale,
alla guida della Protezione civile cittadina. Al suo posto, l’Amministrazione
ha nominato l’ex dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Rosa Silletti,
già nei ruoli del Corpo municipale con il grado di Tenente, essendosi occupata
della polizia amministrativa. Una scelta basata solo sul brillante curriculum
della professionista laureata in scienze Giuridiche con vari master. La
Silletti sarebbe la prima donna a prendere il comando dei Vigili e di per sè
questo è positivo, se si somma alla competenza; pare, per giunta, che sia stata
già accolta con entusiasmo dai colleghi in un Corpo che negli ultimi anni si è
distinto più per i conflitti interni che per i servizi alla comunità. I
malpensanti hanno insinuato che il trasferimento di Labate fosse stato disposto
in quanto uomo dell’ex sindaco
Nicola Lopatriello, notoriamente
avversato dal suo ex vice sindaco, oggi primo cittadino, Rocco Leone. «Non c’è
alcun intento punitivo, nè di rivalsa -chiarisce Leone al Quotidiano- Labate
era normalmente incardinato nella Protezione civile ed è tornato al suo
incarico. Una decisione che, peraltro, non è stata adottata dal sindaco, ma dal
dirigente del IV Settore, quindi al di fuori di ogni schema politico; poi non
mi risulta che la Silletti appartenga alla mia parte politica, quindi le
insinuazioni circolate sono destinate a rimanere
tali». Pare che Labate sia
stato prosciolto dalle conseguenze di un delicato procedimento penale, che
aveva determinato il suo distaccamento temporaneo dalla Protezione civile. Oggi
non è più indagato, dunque torna al suo posto. Intanto l’ex ufficiale a capo
dei vigili si sarebbe collocato in malattia, alimentando le voci e lo strascico
polemico, che come ha ribadito il sindaco non avrebbero alcuna ragione di
sussistenza. Non resta che prendere atto della regolarità del provvedimento.
Fonte
Il Quotidiano della
Basilicata
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