martedì 30 novembre 2010

Antonello Ripoli nuovo presidente del Consiglio comunale



POLICORO - Il Consiglio comunale della città di Policoro ha un nuovo
presidente: Antonello Ripoli. La sua elezione è avvenuta nella serata di
lunedì 29 novembre durante la massima assise comunale dove il giovane
rappresentante di "Città Nuova", lista civica apparentata con il
centro-destra alle amministrative del 2008, ha ottenuto 12 preferenze
contro le 6 di Giuseppe Callà, indipendente di centro-destra, mentre una
scheda è stata dichiarata nulla dai tre scrutatori nominati tra gli
eletti. Nella prima votazione nessuno ha ottenuto la maggioranza
qualificata dei 2/3 dei presenti, e dunque si è proceduto alla seconda
votazione a maggioranza assoluta (50% più uno). Dopo il suo insediamento
Ripoli ha effettuato il giuramento di rito e nel suo breve discorso ha
sostenuto che svolgerà questo ruolo con imparzialità e rigore,
ringraziando sia il suo gruppo di appartenenza che la maggioranza per la
fiducia datagli. Inoltre si è votato anche per il rinnovo dell'ufficio di
presidenza che ha visto eletta come vice presidente vicaria Beatrice Di
Brizio (Pd) e Luigi Spano (Città Nuova). Mentre il presidente del
Consiglio uscente, Otello Marsano, anch'egli esponente della maggioranza,
nel suo discorso di commiato ha ringraziato tutti per il lavoro svolto in
questi due anni e mezzo soffermandosi su due importanti risultati
raggiunti: la nascita delle commissioni consiliari e l'approvazione del
Regolamento che disciplina i lavori dell'assemblea. Ricordiamo che lo
statuto comunale prevede il rinnovo del presidente del Consiglio a metà
legislatura.

Partiti i lavori per l’area ricreativa nella zona Lido





Sono partiti i lavori sul lungomare centrale di via Lido, nella pineta adiacente il lido “Bambulè”, per la creazione di un’area ricreativa all’interno del polmone verde a ridosso dell’arenile. Il progetto rientra in un intervento di valorizzazione ambientale e miglioramento forestale delle pinete joniche, I.V.A.M., voluto dall’ex assessore provinciale Franco Labriola, gestito dall’Apea (Agenzia provinciale per l’energia e l’ambiente), ente subprovinciale. “Il 22 dicembre contiamo –osserva il sindaco Nicola Lopatriello- di completare il primo stralcio dell’opera. Inoltre spero che l’Ente proponente non si tiri indietro nel concedere il finanziamento di sua competenza del secondo stralcio del progetto, per garantire alle maestranze, 86 unità, la continuità lavorativa. Al di là dell’importanza del progetto naturalistico la città di Policoro, la quale al proprio interno ospita il Bosco Pantano e la riserva naturalistica, siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale, ha bisogno di interventi di questo tipo che non solo rendano fruibile agli utenti l’immenso polmone di verde presente, qualificando anche l’arredo urbano di tutto il lungomare, ma nello stesso tempo è una barriera verde alla salsedine marina a protezione dell’agricoltura intensiva della piana del Metapontino, territorio di Policoro. Alla luce di queste considerazioni: turistiche, ambientali ed occupazionali, sollecito l’Ente competente a concederci la restante parte del finanziamento in modo tale da completare il secondo stralcio nei prossimi mesi e rendere le due aree, la seconda è prevista a ridosso del lido “La Stiva” i cui lavori non sono partiti perché si è in attesa appunto del cofinanziamento, già operative per la prossima stagione estiva”.

lunedì 29 novembre 2010

Bandi online per le Riserve

POLICORO - Sono online sul sito internet della Provincia, i bandi per la
concessione ingestione delle strutture turistico ricettive delle Riserve
naturali di San Giuliano a Matera e Bosco Pantano a Policoro. Sono
previsti contributi di gestione pari a 26.600 euro per San Giuliano e
20milaper Bosco Pantano. «Alla gara -ha sottolineato l'assessore
all'Ambiente e vice presidente della giunta, Giovanni Bonelli- potranno
partecipare associazioni riconosciute, fondazioni, società cooperative
ed enti pubblici che dovranno far recapitare le domande entro il 20
dicembre. Le proposte saranno valutate sotto il profilo economico e sulla
base della qualità del progetto di gestione che dovrà valorizzare il
potenziale turistico delle due strutture; ma saranno prese in
considerazione anche la natura giuridica del soggetto offerente, le
pregresse esperienze e l'ambito di intervento delle stesse». «Attraverso
questi due nuovi bandi l'Amministrazione provinciale contribuisce,
in maniera attiva e concreta, al rilancio del settore del turismo
naturalistico. È nostra intenzione, infatti, massimizzare
-ha concluso il presidente Franco Stella- le opportunità
culturali insite in due delle riserve naturalistiche più importanti
a livello europeo. Le Riserve diSan Giuliano edi Bosco
Pantano costituiscono infatti un patrimonio naturale da
preservare e promuovere».

fonte
il Quotidiano della Basilicata

Woodcock: “La riforma della intercettazioni non risolve il problema giustizia”





POLICORO – Un mese fa “Autonomia forense”, sindacato degli avvocati, organizzò nel centro jonico un seminario sulla riforma della giustizia amministrativa. Sabato 27 novembre è toccato ad un altro tema caldo del dibattito politico e sociale: “La legislazione che disciplina le intercettazioni telefoniche e ambientali”, con Henry John Woodcock tra i relatori insieme ad uno dei principi del foro materano: Amedeo Cataldo. Davanti ad una platea di addetti ai lavori, ma anche di cittadini comuni, l’ex Pm della procura di Potenza, da poco trasferito a Napoli, ha puntato l’indice più che sulla riforma del disegno di legge (Ddl) in discussione in Parlamento in tema di intercettazioni, su un altro Ddl, passato quasi inosservato nella normale dialettica maggioranza-opposizione e all’interno dello stesso mondo giudiziario, il 1440/2009. “In base al quale –afferma- si ridisegna il rapporto tra Pubblico ministero e Polizia giudiziaria, scalfendo il ruolo del Pm. Infatti se questo Ddl dovesse andare in porto così com' è stato concepito all’origine, il dominus delle indagini non potrà più acquisire direttamente la notizia di reato e nello stesso tempo la Polizia giudiziaria (oggi braccio operativo del Pm ndr) non avrà più l' obbligo di inviargli subito la notizia di reato mettendo così a rischio l’obbligatorietà dell’azione penale, e nel contempo i diritti dei cittadini”. Poi nella sua disquisizione ha anche aggiunto come bisogna garantire l’autonomia della magistratura inquirente non solo dall’Esecutivo, ma liberarla dalle correnti che ne minano alla base l’indipendenza; ed evitare un’eccessiva sovraesposizione mediatica del Pm nei confronti dell’opinione pubblica. In tema di intercettazioni, invece, ha sostenuto l’utilità delle stesse soprattutto per combattere fenomeni di corruzione nella Pubblica amministrazione definita come: “un baratto tra corrotto e corruttore, tra privato e pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio nella gestione della cosa pubblica”; non condividendo il Ddl 1415/2009 nella parte in cui: “E’ un organo collegiale del distretto capoluogo, nel caso della Basilicata Potenza, ad autorizzare l’uso delle intercettazioni di Matera, Melfi, Lagonegro ad esempio con un ulteriore aggravio di costi e di tempo per il trasporto da una Procura ad un altro tribunale della copia del faldone contenente le intercettazioni telefoniche e ambientali, quando ad esempio per reati più gravi come l’omicidio oggi con l’attuale codice di procedura penale si può utilizzare l’istituto deflattivo del giudizio abbreviato, dove a decidere su uno dei reati del nostro codice penale più efferato è un giudice monocratico. Per non parlare poi dei tempi: 30 giorni ordinari, più ulteriori 15 di proroga, più gli ultimi 15 giorni, per un totale di 60 giorni massimo per poter utilizzare le intercettazioni di conversazioni con l’ultima proroga concessa solo se già si è riscontrato un reato commesso”. Sulle intercettazioni ambientali, invece: “Con la riforma in atto sarà possibile effettuarle solo dove viene commesso il reato”. Per il sostituto procuratore partenopeo di origini anglosassone, queste due riforme, che limitano anche il diritto nella cronaca nella pubblicazione di notizia solo alla fine dell’udienza preliminare, per fare un esempio, in realtà non servono a migliorare la giustizia e portarla sui binari di snellirne i tempi dei processi; proponendo ad esempio di rivisitare le circoscrizioni sedi di tribunali, di depenalizzare alcuni reati e di utilizzare internet per le notifiche. L’avvocato Cataldo, invece, ha esposto ai presenti come il ruolo dell’avvocato non dev’essere quello “di strisciare la giacchetta al magistrato”, ma viceversa quello di svolgere il ruolo di difensore dei diritti del cliente, soprattutto quelli legati alla libertà personale, inviolabilità del domicilio e garantirne la riservatezza della corrispondenza in tutte le sfaccettature, come prescritto da tante carte fondamentali italiane ed europee, non trascurando gli aspetti legati alla deontologia professionale, spiegata poi nella giornata di ieri dell’avvocato Vincenzo Montagna. Un breve contributo è stato portato da Mimì Orlando, anch’egli avvocato, il quale si è soffermato sulle carenze di magistrati, sui loro trasferimenti che svuotano le procure e sugli edifici obsoleti dove si amministra la giustizia in alcune città italiane. L’incontro è stato moderato dall’Avv. L. Pinto coadiuvato dalla collega G. Bellizzi, che ha curato invece l’aspetto organizzativo.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

domenica 28 novembre 2010

Un albero per salvare l’ambiente




Ogni anno, il Circolo Legambiente di Policoro, in collaborazione con le scuole e con l’amministrazione comunale, organizza, LA FESTA DELL’ALBERO, una ricorrenza dedicata alla piantumazione di giovani alberi. Quest’anno, le giornate dedicate all’evento sono state tre: 19, 20 e 22 novembre 2010, in modo che ogni scuola ha potuto organizzarsi autonomamente secondo le proprie esigenze orarie settimanali. La Festa dell’Albero, giunta alla sua XVI edizione, ha coinvolto come sempre cittadini grandi e piccoli, scuole, amministrazioni pubbliche e Corpo Forestale dello Stato: sono stati pintati nuovi alberi per contribuire concretamente a rendere i luoghi dove viviamo più verdi, belli e respirabili. Gli spazi presi in considerazione, in particolare da due anni, sono i cortili scolastici. Infatti, l’obiettivo del circolo è quello di trasformare i cortili delle scuole in “giardini mediterranei”. Ogni scuola ha ricevuto, nei due anni precedenti, l’albero di ulivo e di limone, mentre, quest’anno, ogni scuola riceverà l’albero di arancio più altri alberelli forniti rispettivamente dal Comune e dalla Forestale. Le scuole coinvolte sono le scuole dell’obbligo di Policoro: le Scuole dell’Infanzia e Primarie del 1° e del 2° Circolo e la Scuola Media di Policoro.
La giornata più significativa è stata quella di sabato, 20 novembre, “un gemellaggio per l’ambiente” voluto dalla Scuola Primaria “Giovanni Paolo II” e dalla Scuola Media “A.Moro”, dirette ambedue dal Dirigente Scolastico, Prof. Francesco Dello Russo, alla presenza degli amministratori comunali e del Corpo Forestale dello Stato. Inoltre, durante la manifestazione il Circolo Legambiente ha distribuito materiale sul tema e lanciato alle scolaresche la possibilità di partecipare al “Concorso nazionale di poesia BIOdiversi” indetto dalla stessa associazione ambientalista e la scrittrice Susanna Tamaro rivolto ai ragazzi dai 7 ai 13 anni. Il circolo Legambiente di Policoro ribadisce che: “gli alberi sono i polmoni verdi del pianeta, assorbono anidride carbonica e restituiscono ossigeno, rendono più belli i nostri territori evidenziandone le diversità, hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione del dissesto idrogeologico, che mai come adesso sul nostro territorio con le piogge di inizio novembre abbiamo potuto vedere i danni causati dal maltempo e la fragilità del terreno nel sostenere le piene dei fiumi a causa della cementificazione e della mancata pulizia degli argini. Nel 2010, dichiarato dalle Nazioni Unite “Anno Internazionale della Biodiversità”, l’edizione è specificatamente dedicata a questo tema e servirà a introdurre nel 2011, l’anno Internazionale delle Foreste. Intendiamo, dunque, più che mai in questa edizione, focalizzare l’attenzione sull’importanza degli alberi e dei boschi nel mantenimento degli equilibri ecologici e ambientali. Vogliamo concludere con questa frase di Wangari Maathai, premio Nobel per la pace: Chiunque può scavare una buca, metterci dentro un albero e poi innaffiarlo, facendo attenzione che non muoia. Nel mondo siamo sei miliardi di persone e se anche solo una ogni sei piantasse un albero l’obiettivo sarebbe raggiunto”.

C’erano anche i volontari di Policoro alle celebrazioni in ricordo del terremoto del 1980




Da sabato 13 novembre sono iniziate le manifestazioni in ricordo del terremoto del 23 novembre 1980 che devastò parte del Sud, soprattutto la Basilicata. L’udienza pontifica di mercoledì 17 a piazza San Pietro è stato sicuramente l’evento più toccante per i tanti lucani, oltre 4000, accorsi nella Capitale a cui si aggiungono quelli che hanno seguito l’Angelus in Tv o letto le cronache giornalistiche. Soprattutto a Potenza, però, si sono concentrati tutti gli altri eventi consumati in Basilicata. E tra questi il 13 novembre ha raggiunto il capoluogo di regione anche una delegazione di volontari di Policoro, che a vario titolo hanno partecipato all’evento. Tra questi: Antonio Ricciardi per la Croce d’Oro, Giovanni Di Sanzo per la Protezione civile e Vincenzo Pastore per l’associazione nautica e motonautica lucana in compagnia di Davide Guida: “La maggior parte di noi era ancora ragazzo –spiega Pastore- all’epoca del tremendo sisma. Però indimenticabili sono i ricordi di quel momento dove ogni ora davano notizie tristi di ritrovamenti di persone scomparse. Il tutto, però, deve servire a sensibilizzare gli animi politici al fine di prevenire altri disastri dove c’è il concorso della mano dell’uomo. Credo sia necessario informare e formare persone idonee al giusto intervento pianificando il primo soccorso; per fare questo c’è bisogno della sensibilità politica nel dare la possibilità a quelle associazioni che operano sul territorio di attrezzarsi e di formarsi a non trovarsi impreparate ad eventi naturali funesti, pianificando i rischi ma soprattutto fornire a queste organizzazioni operative la logistica idonea ad affrontare un’emergenza. Ormai e notizia giornaliera sentir parlare di alluvioni e di esondazioni su tutto il territorio nazionale ma, ancora oggi, nella zona del Metapontino non si sente parlare di piani di emergenza e di recupero di famiglie che possono rimanere coinvolte da tale evento. Tuttavia si attende passivamente la calamità naturale per poi sentire parlare i tuttologi, che il più delle volte ricoprono cariche istituzionali, di prevenzione quando sono loro i primi colpevoli in concorso con la furia della natura, dopo la quale c’è la corsa allo scarico delle responsabilità. Nel frattempo che la politica si svegli, una coscienza civile in questa regione credo si sia consolidata proprio dopo il terremoto del 1980. Pertanto non disperdiamo tale valore e alimentiamolo con la cultura della prevenzione”.

sabato 27 novembre 2010

La proposta culturale dell’associazione “Singles life club”: le gite



POLICORO – L’associazione “Singles life club” del centro jonico ha organizzato la prima crociera per i suoi iscritti in pochi mesi dalla sua apertura. A dispetto del nome, i suoi soci non sono soltanto scapoli in cerca dell’anima gemella ma anche genitori e figli hanno dato la loro adesione a questa gita dal sapore goliardico, che ha visto la partecipazione di 47 persone tutte salpate il 2 novembre nel mare Adriatico verso i Balcani, tra cui la Grecia: “Non ci fermiamo un attimo –osserva Tonio Cosa fondatore e presidente- e stiamo già lavorando per la seconda crociera con destinazione Dubai già con numerose adesioni, la cui partenza è prevista per gennaio 2012. La crescita che l'associazione sta riscontrando mi conforta anche per la presenza di molte famiglie che si dicono soddisfatte dei nostri viaggi e della nostra proposta culturale di girare il mondo e prezzi contenuti. Questo è il “taglio” dato ai nostri aderenti, i quali da quando siamo sorti, nemmeno un anno fa, hanno apprezzato la nostra organizzazione e la mission sicuramente diversa da tutte le altre associazioni, che arricchisce il patrimonio culturale della città di Policoro e nello stesso tempo finora la formula è stata vincente. Da pochi giorni abbiamo istituito anche il servizio gratuito di consulenza psicologa e legale per i nostri tesserati, e invito loro a proporre iniziative volte ad incontrarsi nel gruppo per crescere insieme e lavorare sul sociale, cultura e spettacolo”.


Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Approvato ordine del giorno in Consiglio: 250 mila euro in più di spesa corrente

POLICORO - Il 17 novembre scorso si è riunito il Consiglio comunale, sotto la presidenza di Otello Marsano, monotematico: Rinegoziazione mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti Spa – Circolare C.D.P. Spa n 1278 del 21/09/2010. Prima dell’inizio dei lavori, il consigliere di maggioranza, Pasquale Suriano, ha dichiarato la sua appartenenza alla Dc dopo aver abbandonato il gruppo di “Città Nuova”, ringraziando quest’ultimo movimento per l’opportunità che gli è stata concessa alle amministrative del 2008 e per l’esperienza maturata in questi due anni e mezzo di amministrazione. Prima della discussione lo stesso Marsano ha formulato alla consigliera di minoranza Beatrice Di Brizio gli auguri di buon lavoro da neonata segretaria cittadina del Pd. Gianluca Marrese, capogruppo Pd, ha espresso dei dubbi sulla legittimità del Consiglio poiché il 5 novembre è scaduto il mandato dei 2 anni e mezzo della presidenza del Consiglio e ancora non è stato eletto il nuovo presidente; stessa eccezione è stata sollevata dal consigliere di opposizione Fabiano Montesano. Il Segretario generale chiamato in causa ha illustrato il suo parere sostenendo che i termini ope legis possono essere prorogati di 45 giorni, citando le apposite fonti normative; parere di cui la minoranza però, stando alle dichiarazioni di Marrese, non era a conoscenza. Poi ha continuato sostenendo che tra le delibere di Consiglio comunale, dodici su quattordici sono atti dovuti e dunque manca la programmazione su temi importanti tipo il Piano d’Ambito e il Regolamento urbanistico. Il sindaco Nicola Lopatriello nella sua replica ha affermato come l’Amministrazione stia lavorando alacremente facendo riferimento ad esempio ai lavori appaltati del Contratto di Quartiere II e interventi vari sull’arredo urbano. Poi il dibattito si è incentrato sull’ordine del giorno e il sindaco ha spiegato che c’era la possibilità per tutti i Comuni d’Italia di rinegoziare il debito acceso con la Cassa depositi e prestiti per ovviare ad altri tagli governativi ai trasferimenti del 2011, con una spalmata sugli ammortamenti dei mutui da 20 a 30 anni per recuperare più risorse da destinare a spesa corrente di circa 250 mila euro. Il capogruppo del Pd Marrese ha invitato la maggioranza a concentrare gli sforzi nel ridare dignità urbana ad alcune aree della città come il “Delfino” di via lido e la villa comunale “Cotino”. Lopatriello ha risposto che i vincoli del Patto di stabilità impediscono purtroppo di sforare sugli investimenti e spesa corrente, e che comunque tutti i problemi vengono affrontati. La minoranza si è astenuta.

venerdì 26 novembre 2010

La Sharka, il killer delle piante agricole

POLICORO – La Sharka è il virus killer delle drupace: albicocche, pesche, susine, della fascia jonica con i suoi 10 mila ettari di terreni coltivati. Martedì 16 novembre se n’è discusso in un convegno organizzato da “E. Pantanello” di Metaponto e dall’Alsia (Azienda lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura). Presente l’agronomo ed esperto in materia Arturo Caponero: “Da circa 3 anni questa patologia si è diffusa anche dalle nostre parti. Non sappiamo da dove arrivi, sappiamo solo che potrebbe essere “importata” da altre zone d’Italia. In pratica si trasmette alle piante soprattutto con gli afidi (pidocchi delle piante) che saltando da pianta a pianta la contagiano e il virus è mortale”. Per fare un parallelo più concreto è come se una persona ha l’influenza e con uno starnuto la trasmette a chi gli sta vicino. La differenza però è che in quest’ultimo caso si cura l’influenza stando in quarantena o al massimo prendendo un’aspirina, nel caso della Sharka: “la patologia –continua l’esperto- è mortale con gli agricoltori che sono costretti ad estirpare la pianta”. Il problema è molto sentito per il settore primario dell’economia regionale, soprattutto dopo i numerosi venti di crisi, l’ultimo in ordine cronologico è l’alluvione di inizi novembre che ha causato numerosi danni al settore: “anche se nel caso della Sharka –conclude Caponero- quando si taglia una pianta ci sono degli incentivi regionali che alleviano gli imprenditori. A distanza di anni il rimedio non è stato trovato, anche se il mio consiglio è quello di prevenire come tutte le malattie il fenomeno. Basta utilizzare degli appositi materiali di certificazione di qualità che riducono al minimo il rischio anche se non lo eliminano del tutto. Per ora dalle stime fatte sembra che nella fascia Metapontina siano 21 gli ettari colpiti da questa malattia della pianta. Pertanto non è molto diffusa però se consideriamo che ha attecchito solo da pochi anni si potrebbe allargare a macchia d’olio in futuro”. Ecco spiegato il motivo di queste attività di sensibilizzazione su tutto il territorio regionale, cui ha dato il suo contributo l’assessore comunale all’Agricoltura, Saverio Carbone: “Invito tutti coloro che hanno subito l’attacco di questi insetti a denunciarne l’accaduto all’ufficio fitosanitario della Regione o anche agli uffici comunali. Solo in questo modo possiamo tutti insieme fare rete tra di noi addetti ai lavori per prevenire l’effetto domino di questa malattia. Essa può colpire il frutto dalla fioritura al raccolto in qualunque momento, e dunque bisogna stare sempre sugli attenti in quanto il pericolo della sua diffusione si manifesta su lunghe distanze. Il virus non è pericoloso per i consumatori ma, oltre a portare alla morte della pianta, rende invendibili i frutti a causa delle deformità ed elevata acidità”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Secondo incontro per l’apertura della segreteria universitaria di Taranto a Policoro

Proseguono gli incontri tra l’Amministrazione comunale e l’università di Taranto (Unita), sede staccata di Bari, per l’apertura a Policoro di una segreteria remota. Raffaele Elia e Aniello Zanfino, rispettivamente direttore e coordinatore del polo universitario jonico della città di Taranto, lo scorso 21 settembre sono stati nel Palazzo di città dal sindaco, Nicola Lopatriello, e dall’assessore alle Pari Opportunità, Luisa Lasaponara, per illustrare loro il progetto. Nei giorni scorsi l’assessore ha ricambiato la cortesia recandosi nella città dei due mari presso il Polo universitario tarantino: “Stiamo studiando –afferma- la possibilità di concretizzare questa partnership istituzionale/culturale che porterebbe enormi benefici per i nostri giovani e per l’intero Metapontino. Anche durante l’ultimo incontro è stata ribadita questa necessità, da entrambe le parti, di creare un legame sempre più forte tra queste realtà. Oltretutto non andrebbe a sovrapporsi all’Università di Basilicata poiché le due offerte formative sono diverse. Mentre quella lucana è più tecnica/scientifica, quella pugliese è più umanistica/giuridica e sono complementari nella scelta agli utenti finali, gli studenti, che decidono di studiare in loco, dove ci sono accademie al passo coi tempi sia nei corsi di laurea che nei docenti, e sfruttare le conoscenze e i titoli per la crescita del nostro territorio. Non a caso già negli ultimi anni gli iscritti del Metapontino presso l’Unita ha fatto registrare un aumento degli consistente, segnale questo incoraggiante per l’apertura della segreteria remota a Policoro”. Erano presenti al tavolo della presidenza: il Magnifico rettore dell’Uniba, Corrado Petrocelli, il quale ha illustrato il piano dell’offerta formativa; sindaco e presidente della Provincia di Taranto, la Cciaa e l’Asl, sempre del capoluogo provinciale, il Consorzio universitario jonico, Agenzia per la tutela dell’ambiente, la Marina Militare. In prima fila in platea i presidi delle varie facoltà accademiche e sindaci di varie città pugliesi interessate al progetto del consorzio universitario jonico. Per la Basilicata oltre al Comune di Policoro era presente anche quello di Bernalda.

giovedì 25 novembre 2010

Azzerata Giunta municipale

POLICORO - Nel tardo pomeriggio di giovedì 25 novembre il sindaco di Policoro, Nicola
Lopatriello, ha provveduto ad azzerare la Giunta municipale revocando le
deleghe assessorili. Ora ha tempo fino a lunedì, giorno in cui è stato
convocato il Consiglio comunale, per ricomporre l'Esecutivo cittadino e il
quadro politico comunale.

Tre locali da fittare ai Casalini. Il 15 dicembre è la data ultima per presentare la domanda

POLICORO - E’ stato pubblicato il bando relativo alla: “Concessione in uso di locali per attività artigianali e commerciali realizzati nella zona “Casalini”. A darne notizia è l’assessore alle Attività produttive, Nicola Trupo. “La destinazione d’uso –osserva Trupo- è quella prevista dal finanziamento Pit (Progetto integrato territoriale) Metapontino per la ristrutturazione di immobili ad uso storico per recuperare le antiche tradizioni contadine e culturali della Riforma agraria da cui Policoro trae le sue giovani origini amministrative, e tramandarle nel tempo”. Tre sono i locali messi a bando: A9-A10-A13 di 45 metri quadrati ciascuno destinati ad attività di somministrazione al pubblico e per commercio turistico-culturale. Possono presentare la domanda singoli cittadini, imprese o consorzi, che abbiano i seguenti requisiti: residenza da almeno un anno a Policoro, non essere già destinatari di concessioni di altri locali comunali, non esercitare la stessa tipologia di attività a Policoro. Tra tutte le domande pervenute sarà redatta una graduatoria e i primi tre assegnatari dovranno entro quattro mesi dalla sottoscrizione del contratto avviare l’attività. Il canone annuo è di 50,00 a metro quadrato per un totale di 2250,00 e la concessione durerà sei anni, rinnovabile alle stesse condizioni attuali. La scadenza della presentazione delle domande è prevista per il 15 dicembre alle ore 12:00. Per ogni altra informazione sull’attribuzione dei punteggi e per i requisiti ci si può rivolgere all’ufficio gare e appalti dell’Ente. “Cerchiamo di privilegiare –conclude Trupo- nel bando i giovani attribuendo loro un punteggio più alto in base all’età, fino a 30 anni diamo 12 punti per fare un esempio, l’esperienza nel settore, sinonimo di professionalità, e ovviamente della residenza nel Comune di Policoro”.

Giornata contro la violenza sulle donne: fiocco bianco negli ambienti di lavoro

POLICORO - Nell’ambito della giornata contro la violenza sulle donne, in programma a partire dal 25 novembre, l’assessore alla Promozione del territorio del Comune di Policoro, Luisa Lasaponara, ha programmato per un mese una serie di attività: “Dopo aver convocato –spiega- le associazioni del territorio, ho concordato con loro un’ iniziativa che vuole essere di sensibilizzazione su questo tema di stretta attualità, purtroppo. Le cronache giornalistiche sono piene di tristi eventi che vedono protagoniste, in negativo, donne di tutte le età che subiscono violenza tra le mura domestiche, sul posto di lavoro o per strada. Molte delle quali non denunciano nemmeno il reato o per paura o perché temono un’amplificazione della loro storia sui media. Per questo fino al 25 dicembre i rappresentanti delle associazioni e attività commerciali del centro jonico che hanno aderito e aderiranno in itinere all’iniziativa, avranno sul petto come simbolo un fiocco bianco di questa attività dal significato anche di prevenzione in quanto la violenza contro le donne non conosce differenze sociali e culturali, non ha tempo né confini: rappresenta un'emergenza vergognosa che lede profondamente i diritti e la dignità umana. Essa non è solo fisica, ma soprattutto psicologica e morale che spesso ci viene propinata come un paradigma avvilente della donna offerta come oggetto d'uso e consumo, merce in vendita per celebrare e confermare la potenza maschile. Per questo ben vengano attività di questo tipo che contrastino ogni forma di violenza contro le donne, residuato barbarico insopportabile all'interno di una società che vuol dirsi civile, alle quali mi auguro, di concerto con la commissione regionale Pari Opportunità e altre istituzioni, seguano azioni educative costanti a largo raggio per contrastare il permanere di stereotipi e discriminazioni di genere; che si incrementino ad ogni livello politiche di prevenzione e di sostegno alle donne vittime di violenza; che si agevoli l’attuazione di programmi di azioni positive e di pari opportunità mirati a valorizzare capacità, competenze e partecipazione femminile in ogni ambito della vita sociale, economica e politica del Paese. La giornata del 25 inizierà con la distribuzione del fiocco bianco in ospedale da parte di Cittadinanzattiva, Tribunale del malato nel nosocomio di Policoro; lo stesso faremo presso il Palazzo di città e così via per 30 giorni in tutti gli ambienti di lavoro”.

mercoledì 24 novembre 2010

Città di Policoro Bozza Disciplinare Tariffe Palaercole


L’Amministrazione comunale ha approvato una delibera di Giunta municipale con la quale sono state fissate le tariffe per l’uso dell’impianto sportivo “PalaErcole” alle spalle del Municipio inaugurato nell’estate del 2009: “Per il momento si tratta –osserva l’assessore allo Sport Tommaso Siepe- di un provvedimento provvisorio in attesa del regolamento che andrà a disciplinare l’uso del Polivalente. In questa fase transitoria, per evitare l’uso indiscriminato dello stesso, abbiamo preferito fissare delle tariffe minime che non scoraggiano le attività sportive, agonistiche e non, e culturali dei promotori. Tanto per fare qualche esempio alle scuole sarà concesso gratuitamente; per le associazioni degli abilmente diversi è previsto un abbattimento del 50% sulla tariffa; per i gruppi della terza età essa è uguale a quella delle attività giovanili. Inoltre chiunque voglia utilizzarlo per fini commerciali utilizzando striscioni pubblicitari e sponsorizzazioni varie c’è un aumento del 10%; mentre per le manifestazioni patrocinate dal Comune, un’apposita delibera provvederà all’esenzione totale o parziale della tariffa. La domanda per l’uso del “PalaErcole” dovrà essere presentata almeno 10 giorni prima l’evento, salvo casi eccezionali, su apposito modulo predisposto dagli uffici competenti e saranno privilegiate a parità di giorni su cui si chiede la disponibilità quelle delle associazioni locali”. Di seguito le principali tariffe giornaliere: 25,00, 35,00, 60,00, 70,00, rispettivamente per l’allenamento di: attività giovanili under 16-terza età diversamente abili e associazioni di volontariato; società sportive agonistiche per i campionati federali; società sportive amatoriali; utenti non residenti per attività agonistiche. Invece per manifestazioni sportive tipo tornei, memorial l’importo da pagare, sempre giornaliero, è di 500,00; per meeting, convegni e feste, 1000,00; mentre per concerti e veglioni 2000,00. Il tariffario non comprende l’uso del tappeto di protezione del parchet.

Trasferta sfortunata per la Tennistavolo Heraclea

POLICORO – Trasferta sfortunata per la Tennistavolo Heraclea sul campo dell’Asd Pegasus della città dei Sassi. Infatti nell’ultimo week-end si è disputata la terza giornata del campionato di C2 di ping pong regionale e gli jonici sono usciti sconfitti con il seguente score: 6-1. Alla vigilia entrambe le squadre di pongisti avevano due punti in classifica con una vittoria per parte. Per il team del mister/giocatore Enzo Ferraiolo sono scesi in campo anche Rago ed Arpaia che ben si erano comportati nella seconda giornata contro il Carrubo, sempre di Matera. Ma la Pegasus ha voluto “vendicare” la sconfitta dei cugini e per il terzetto policorese non c’è stato nulla da fare di fronte a: L.Marcosano, L.D'Ercole, D.Marcosano, A.D'Ercole. Nel primo set Luca D’Ercole vince 3-2 su Ferraiolo in una gara molto combattuta; stesso risultato tra L.Marcosano e Rago. Sul 2-0 i materani hanno giocato sul velluto con la giusta tranquillità chiudendo il terzo set, D.Marcosano-Arpaia, 3-0. A questo punto il match era virtualmente chiuso con i padroni di casa che hanno poi maramaldeggiato (L.D'Ercole-Rago 3-0 e D.Marcosano - Ferraiuolo 3-0). Il set della bandiera l’ha ottenuto Arpaia per gli jonici contro A.D’Ercole 0-3. Nell’ultimo e ininfluente set ci ha pensato D.Marcosano a ripristinare le distanze contro Rago con un perentorio 3-0. A fine gara Ferraiolo è rammaricato per la netta sconfitta: “Enzo Rago era sottotono e apparso molto nervoso. Ha commesso errori che normalmente non commette. Nei primi due set abbiamo tenuto testa ai nostri avversari sfiorando la vittoria che ci avrebbe caricati al punto giusto per il prosieguo della gara. Persi i quali per loro gli altri set sono stati in discesa potendo contare sull’apporto Donato Marcosano, un veterano di categoria superiore che ha fatto la differenza. Per le prossime gare preannuncio new entry nella nostra squadra”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Altro pareggio per il Policoro calcio

POLICORO – Ancora un pareggio per il Policoro Heraclea. Finisce infatti con uno zero a zero la sfida contro la Murese, e per gli jonici arriva il quinto pari consecutivo, il terzo a reti inviolate. I padroni di casa hanno comunque creato parecchie azioni, soprattutto nel secondo tempo; è però mancato il guizzo finale sotto porta, elemento decisivo per cambiare lo score del match. La gara si apre con in campo i pulcini della scuola calcio di Policoro “Re Leone”; in questo modo si è voluta ricordare la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia. Inizia il match e già al 2’ arriva una chiara occasione per gli ospiti: Di Senso se ne va tutto solo ma al momento del tiro allunga troppo la palla e spreca. All’8’ il Policoro sfiora il vantaggio con una sventola di Cappiello che, a portiere ormai battuto, prende la traversa, rimbalza sulla linea e finisce fuori. Cinque minuti dopo e ci prova Cifarelli, troppo debole per impensierire Cocina. Al 18’ si fa avanti la Murese con un tiro da fuori area di Cella, a lato. Poco dopo sono i padroni di casa ad avere un’occasionissima grazie all’assist di Frabetti per la testa di Cifarelli, palla di poco fuori. Al 40’ Antohi mette la palla in rete per gli ospiti, tutto annullato per fuorigioco, segnalato dall’assistente pochi secondi prima. Capovolgimento di fronte e palla d’oro per Cifarelli, il cui tiro è troppo centrale e finisce su Cocina. La seconda frazione di gioco si apre con gli ospiti pericolosi con una girata sotto rete di Antohi, Coretti blocca tutto. Reazione jonica e Ragazzo lancia Cappiello che salta il portiere e tira, palla debole deviata in angolo. Al quarto d’ora cross di Di Senso per Ruvo, l’estremo difensore rossoblu è attento e neutralizza tutto. Al 69’ ancora un’occasione d’oro per i padroni di casa, grazie ad un assist di Ragazzo per la testa di Cifarelli, tiro intercettato da Cocina. Quattro minuti dopo e gli jonici reclamano un penalty per un fallo di mano di Ricigliano in area di rigore, ma l’arbitro lascia continuare il gioco. Gli ultimi minuti del match sono tutti per il Policoro, che assalta la porta di Cocina soprattutto con il neo entrato Ripa. Ogni sforzo è vano e il triplice fischio di Pascaretta porta agli jonici l’ennesimo risultato col segno X. In casa Policoro la vittoria inizia a mancare da troppo tempo: per trovare l’ultimo successo targato rossoblù bisogna andare indietro fino allo scorso 26 settembre, terza giornata di campionato, 3 a 2 al Comprensorio Tanagro.

Fonte
il Quotidiano della Basilicata
Eleonora Cesareo

martedì 23 novembre 2010

Tra i segreti della chimica

POLICORO - Si conclude oggi l'edizione 2010 del Festival della Chimica, una tournée “coast to coast” attraverso la Basilicata, che è partita nel maggio scorso da Lauria e ora dopo aver fatto sosta a Melfi, raggiunge la costa Jonica ospite del Liceo Scientifico "Enrico Fermi". La manifestazione, organizzata dalla sezione regionale della Società Chimica italiana, è alla sua seconda edizione e quest'anno si presenta con una nuova formula: quella del festival itinerante. Il filo conduttore è stato quello del viaggio, sia reale che metaforico, nel mondo della scienza e saremo catturati dalla "seduzione dell'altrove" (come recita il titolo dell'ultimo libro di Dacia Maraini) senza neppure allontanarci da casa. Infatti, accanto al tradizionale spettacolo "Magia della Chimica", il professor Roberto Teghil docente di Chimica Fisica all'Università di Potenza consentirà a presenti di intraprendere un vero e proprio viaggio alla velocità della luce alla scoperta di nuovi mondi e di colori inaspettati. Il professor Nicola Cavallo è un fisico e da buon napoletano offrirà un caffè nei bar più eleganti della penisola, dal Florian di Venezia al Gambrinus di Napoli, e mostrerà quanta scienza ci può essere in una semplice tazzina. Infine il professor Luciano D'Alessio, docente di Chimica Fisica e Past President della SCI Basilicata, ci accompagnerà all'interno dell'atomo di carbonio raccontandoci una storia straordinaria che inizia col Big Bang e finisce poeticamente nel paradiso dantesco. L'anno scorso (2009) la Società Chimica Italiana ha festeggiato il centennale della sua fondazione e per l'occasione si sono svolti in tutta Italia diversi eventi celebrativi, tra cui il XXIII congresso nazionale della SCI a Sorrento.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

La Regione anticipi i risarcimenti

POLICORO. «La Regione deve istituire, magari con le royalties rivenienti dalle estrazioni petrolifere e dalla cessione dell'acqua alla Puglia, un fondo di rotazione con adeguati finanziamenti che deve servire dì anticipazione e di pronto intervento nei casi di calamità naturali per il ripristino delle strutture e l'immediato riavvio delle imprése agricole danneggiate». È la proposta inoltrata al massimo ente territoriale da
parte dei Consigli direttivi delle sezioni del Metapontino della Coltivatori Diretti, riunitisi nella locale sede dell'organizzazione di categoria. E c'erano tutti i componenti dì questi organismi. Troppo importante il motivo della riunione, elaborare una piattaforma da inoltrare alla Regione per tentare di dare risposte celeri ai danni subiti dai produttori dell'area dopo l'ennesima calamità dei primi giorni del mese, per essere assenti. Così, la discussione, coordinata dal direttore regionale, Giuseppe Brillante, e dal presidente della sezione ospitante, Vincenzo Padula, ha portato ad un documento di sìntesi finale. In esso Coldiretti «pur dando atto della tempestività con cui il Dipartimento regionale agricoltura si è attivato per la delimitazione dei danni ed evidenziando la solerte richiesta di dichiarazione dello stato di calamità al Governo ma constatando le gravissime conseguenze causate alle strutture ed infrastrutture agrarie, alle coltivazioni in atto ed alle conseguenze sulle future annate che stanno mettendo in crisi, in particolare, le aziende prospicienti ai fiumi ed ai canali di tutta la zona» ha chiesto il su citato fondo per le anticipazioni
dei danni accertati. «Anticipazioni necessarie in quanto i rimborsi del Governo nazionale arrivano ai produttori, tramite della stessa Regione, dopo 5-7 anni». Un ritardo non sopportabile per tante aziende sull'orlo del collasso. Ma, non è finita. Le sezioni del Metapontino del sindacato hanno anche chiesto che «la Regione adotti
un piano di assetto idrogeologico in particolare dei territori limitrofi ai fiumi e corsi
d'acqua che negli ultimi anni hanno registrato tracimazione o esondazione». Inoltre, sono stati anche richiesti «interventi immediati ed urgenti per il ripristino naturale degli argini e del letto dei fiumi eliminando ostacoli e manufatti che nel tempo sono stati costruiti dall'opera o dall'incuria dell'uomo». Coldiretti, infine, ha auspicato «la stipula di contratti di manutenzione ambientale diretti tra enti locali ed imprese agricole multifunzionali».

Fonte
Filippo Mele
La Gazzetta della Basilicata

lunedì 22 novembre 2010

Migliaia di lucani hanno salutato il Santo Padre




POLICORO – Tra gli oltre 4000 fedeli lucani a Piazza San Pietro in Roma il 17 novembre, per il trentennale del terremoto che colpì soprattutto la nostra regione e la Campania organizzato dalla congregazione delle suore discepole di Gesù eucaristico di Lucania, all’Udienza generale di Papa Benedetto XVI c’era anche una delegazione del centro jonico di 46 persone, guidata dall’assessore alla Promozione del territorio, Luisa Lasaponara. Durante l’Udienza il pontefice ha ricordato quel drammatico evento: “(…) le cui ferite sono ancora profonde e vive e da tutta Italia sono arrivati aiuti abbondanti e generosi. In tanti si impegnarono. Io voglio sottolineare l'opera della chiesa che ha offerto, oltre agli aiuti materiali, il conforto della luce della fede. Io auspico che anche nel ricordo di Giovanni Paolo II che fece visita a questa gente (Balvano e Potenza ndr), si ravvivi nel popolo il dono della fede". Ricordiamo che subito dopo il sisma che causò, purtroppo, molte vittime, in alcuni Comuni della regione la ricostruzione procede ancora oggi a rilento. Subito dopo il 23 novembre del 1980 il predecessore di Benedetto XVI, Karol Wojtyla, arrivò in Basilicata per condividere dall'alto della sua autorità morale ma anche da uomo tra gli uomini il dolore del popolo lucano. Con lui tanti cristiani cattolici si rimboccarono le mani per venire a portare soccorso e conforto nelle terre devastate dalla terribile calamità naturale, e altri milioni per sostenerne in qualche modo l'azione. “Per noi essere qui –osserva Lasaponara- è un modo per ringraziare Sua Santità per il contributo di tanti pellegrini alla rinascita spirituale che c'è stata, anche se quella materiale ancora non è completa, e ribadire che la Basilicata non dimentica chi le ha prestato aiuto e sarà per sempre grata a tutti loro. Mi auguro che dall’esperienza di oggi anche chi ha ruoli pubblici si possa operare nel bene comune e all’insegna dei valori della Dottrina sociale della chiesa in difesa e in aiuto dei più deboli; unire le nostre comunità e farle crescere nel benessere e nella prosperità di tutti i cittadini senza discriminazione alcuna”. Il papa ha ricordato, in tante lingue, la figura di Santa Giuliana di Liegi non solo per la sua santità di vita, orfana a cinque anni fu accolta ed educata insieme a sua sorella dalle monache agostiniane del Lebbrosario di Mont-Cornillon, cui seguì la sua maturazione sprirituale fino a ricevere l’abito religioso di monaca agostana, soffermandosi sul valore dell'Eucarestia e sulla fede nella presenza reale di Cristo nell'Eucarestia. Benedetto XVI ha esortato non solo alla pratica della Comunione, ma anche all'adorazione del Cristo sacramentato per confermare la fede. Infine quando il cerimoniere, alla fine dell'udienza, ha porto al Pontefice il saluto dei pellegrini della Basilicata, la piazza è esplosa in un lungo applauso, sottolineato dalle note della banda di Pescopagano. "Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana e siete tanti, grazie. In particolare saluto i fedeli della Basilicata qui convenuti con i loro vescovi, i sacerdoti e le autorità civili e militari in occasione del devastante sisma di 30 anni fa, benedicendo tutti i presenti da estendere in particolar modo a chi soffre. All’Udienza, oltre alla folta delegazione lucana, c’erano pellegrini provenienti da tutte le parti del mondo.

Primi tre punti per la Tennistavolo Heraclea



POLICORO – La tennistavolo Heraclea conquista la sua prima vittoria nel campionato di ping pong regionale valevole per la C2. Presso la palestra Happy Fitness di via Lazio, in attesa che i pongisti possano disputare le loro partite casalinghe al PalaErcole, gli uomini di Enzo Ferraiolo, giocatore-allenatore del team jonico, portano a casa i primi punti stagionali. Sabato 13 novembre tra le mura amiche hanno sofferto prima di sconfiggere i rivali del Carrubo di Matera per 5 set a 4. Gli atleti policoresi sono stati: Rago Vincenzo, Arpaia Salvatore, oltre Ferraiuolo (tutti nella foto). La gara è stata molto combattuta al cospetto di un avversario tosto da battere, ma dopo una serie di capovolgimenti di fronte i policoresi sono riusciti a spuntarla. Così il team manager Ferraiuolo: “L’esperienza dell’anno scorso ci è servita molto sotto il profilo agonistico. Siamo stati bravi a non farci prendere dall’emozione e a tenere i nervi saldi di fronte ai nostri avversari molto più esperti di noi. Comunque non potevamo iniziare meglio questo campionato. Lo score della prima giornata ci dà la giusta carica per continuare in questa direzione e sono sicuro che faremo bene da qui alla fine della stagione. I nuovi innesti ci sono stati utili per alzare l’asticella della qualità di tutto il team che in partenza era di per sé già buono. Sicuramente ci sarà da migliorare, questo è fuor di dubbio, però siamo consapevoli della nostra forza e su qualsiasi campo ci faremo rispettare. Sulle ali dell’entusiasmo non facciamo pronostici su dove possiamo arrivare ma viviamo alla giornata, o meglio alla settimana, poi a fine stagione tireremo le somme. Obiettivi particolari non ce ne sono perché per il momento siamo prima che una squadra i ping-pong un gruppo di amici che vuole far crescere tale disciplina anche nel centro jonico, come già sono diffuse altre discipline sportive. La nostra passione supera il livello agonistico di ogni manifestazione. Anche di quella che ospiteremo l’8 dicembre: il torneo regionale di Tennistavolo proprio qui a Policoro”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

domenica 21 novembre 2010

La presidenza scombina il Pdl

POLICORO – Alle 18.30 di mercoledì 17 novembre si è riunito il consiglio comunale di Policoro; all’ordine del giorno solamente il rinegozio dei mutui accesi alla Cassa depositi e prestiti. Sorpresa delle sorprese, non c’è l’elezione del presidente della massima assise. Infatti, il mandato di Otello Marsano è scaduto lo scorso 5 novembre e la seduta di oggi è stata convocata e sarà presieduta in regime di proroga. Ma, entro fine mese al massimo, dovrà essere convocato il Consiglio che eleggerà il presidente per i restanti due anni e mezzo di legislatura, fino alla primavera 2013. La cerchia dei contendenti, come già abbiamo avuto modo di anticipare, è ristretta a tre nominativi: Otello Marsano (Pdl), Pino Callà e Antonello Ripoli (Città nuova). Il livello di “agguerrimento” è uguale in ognuno di loro. Nessuno vuole fare un passo indietro. Ma, attenzione, a prescindere da come andrà a finire, il Pdl ne uscirà ridimensionato. Infatti, seguendo un criterio logico e stando alle indiscrezioni, la cosa appare assai probabile. Se Marsano ottiene l’accordo su di sé, Callà esce dal partito e si dichiara indipendente (cosa che ha già fatto giovedì ndr), lasciando il Pdl in Consiglio con quattro consiglieri: Lauria, Colucci, Bianco e Marsano. A fronte di tre assessori, di cui uno con delega di vicesindaco: Leone, Lasaponara e Siepe. Ma anche il sindaco Lopatriello, salvo dichiarazioni diverse è del Pdl. Già con quattro scranni non riuscirebbero a reggere tutta la delegazione di giunta che hanno tenuto sino ad oggi. Per non perdere nessuno, il coordinatore del Pdl policorese, nonché vice sindaco, Rocco Leone, sarebbe disposto a dare l’assessorato di Siepe a Callà, ma questi non ne vuole sapere di entrare ingiunta. E’ categorico. Marsano in caso di presidenza a Callà, non accetterebbe un semplice assessorato, avendo un passato da sindaco, per cui, se Leone gli concede il suo posto, andrebbe bene, altrimenti lascerebbe probabilmente anche lui come Callà in caso di non presidenza, il Pdl. Poi c’è l’ipotesi di presidenza a Ripoli. Città Nuova sarebbe ristorata rispetto al deficit iniziale, quando dopo aver eletto quattro consiglieri, accettò due soli assessorati in cambio di un posto nella Mu.se. mai arrivato in quanto la multi servizi municipalizzata, voluta dall’ex sindaco, Serafino Di Sanza, è finita in archivio. Finalmente avrebbe la famosa terza postazione. Che, a onor del vero, rispetto ai rapporti di forza con il Pdl, le tocca. Così, se nè Callà e né Marsano, sono disposti ad accettare l’assessorato di Siepe, l’indiziato numero uno ad uscire dalla giunta, la quadra si trova solo se Leone accetta di fare l’allenatore e lasciare a Marsano il suo posto, per non perdere pezzi e far crescere il gruppo in attesa della grande investitura per la successione a Lopatriello. Fantapolitica. Un’altra ipotesi nemmeno tanto remota, è che in caso di non accordo si vada in Consiglio liberamente, e il presidente lo farà chi prende più voti. In tal caso la minoranza con ben otto seggi, sarebbe determinante. E poi dopo, comunque andrà a finire, partirebbero le danze e il riassetto dei rapporti di forza per, a quel punto, invocare la verifica della giunta comunale. Il sindaco, astuto politicamente, pare stia a guardare, ma non si esclude una sua mossa risolutrice a sorpresa.

fonte
provinciamt@luedi.it

Policoro, scatta la guerra delle edicole. Botta e risposta fra il consigliere Francesco Labriola e Ottavio Sollazzo, giovane aspirante edicolante

Policoro, 16 nov 2010 – E' partita la guerra della carta a Policoro. Già, quella stampata. Una delibera di giunta, la 224, sul solco tracciato dall'UE, ha liberalizzato la vendita dei quotidiani, l'idea non piace ai “conservatori” (quelli che sul mercato già ci sono da tempo), piace invece a chi vorrebbe avviare una nuova impresa, una nuova attività e quindi nel mercato fatto di giornali e riviste vorrebbe entrarci. E' il caso di un giovane laureato di Policoro, Ottavio Sollazzo,che ha replicato alla nota stampa diffusa dal consigliere comunale di opposizione Francesco Labriola (pd). Il consigliere aveva paventato nell'atto amministrativo il rischio che si potesse alimentare una sorta di “clientela spicciola”. Ma secondo Labriola c'è di più: “ Ci sono delle forzature in quanto (la delibera 224, ndr.) fa riferimento a pareri della dottrina che ha interpretato in maniera estensiva la Direttiva 2006/CE Servizi al mercato interno, approvata con Decreto legislativo 59 del 20/03/2010, andando dunque a violentare la volontà del legislatore”. Labriola ha poi lanciato la provocazione politica: “Pare che un noto sostenitore della PDL è pronto a inoltrare richiesta, possibile solo grazie alla delibera n. 224, contestata e non concertata con le rappresentanze sindacali di settore. L’ennesima iniziativa, frutto di approssimazione manifesta, dimostrazione che c’è bisogno di una opposizione che sa assolvere al ruolo ispettivo, con i mezzi della politica, al servizio della comunità”. Una posizione che non ha gradito il giovane Ottavio Sollazzo che ha inviato una mail in redazione. “A seguito dell'esternazione rilasciata dal consigliere Franco Labriola, mi sento in dovere verso me stesso e verso la categoria che rappresento ovvero “i Giovani di Policoro” di rispondere all’accusa di clientela spicciola. Preciso che a seguito della delibera n°224 da comune cittadino, senza alcuna etichetta di natura politica e soprattutto senza esercitare alcuna forma di clientelismo, presentavo all’ufficio competente regolare richiesta di licenza per la vendita di giornali e riviste. E che contrariamente a quanto ritiene il consigliere non sono affatto un noto sostenitore del PDL ma un giovane laureato disoccupato che vuole intraprendere un attività imprenditoriale per rimanere nel proprio paese piuttosto che fare le valige e andare via. Inoltre ritengo che il ruolo di un consigliere debba limitarsi a vigilare sull’operato della P.A. senza necessariamente offendere la dignità di un cittadino”.

LE REAZIONI RISPETTO ALLA DELIBERA

Gianluca Marrese: "Non siamo contro l'apertura di nuove attività ma Policoro ha bisogno di un piano commerciale"



Gianluca Marrese (pd)
POLICORO – Liberalizzare o non liberalizzare la vendita dei giornali? Questo è il dilemma. Sul punto abbiamo sentito il primo cittadino di Policoro e il capogruppo PD in Consiglio Comunale, Gianluca Marrese. Quest'ultimo ha mosso una duplice critica al provvedimento: “ A Policoro manca un piano commerciale, quindi la deroga attuata con la delibera non ha senso: è campata in aria. Prima bisognerebbe regolare il commercio, poi eventualmente pensare alle deroghe”, ha detto Marrese interpellato telefonicamente. E, ancora: “ Il fatto che la politica non regoli certe materie non fa altro che provocare fibrillazioni, tanto da alimentare l'erronea convinzione che ciò che dovrebbe essere un diritto si trasformi in una sorta di concessione o privilegio di natura clientelare. Non sono assolutamente contro l'apertura di nuovi esercizi, ma ci vogliono regole certe. Senza trascurare la situazione imbarazzante che si crea fra i cittadini interessati. Cosa dovranno fare..guardarsi in cagnesco?”, ha concluso Marrese.


Il sindaco, Nicola Lopatriello: "Sulla vicenda avrei gradito un confronto non uno scontro"




N.Lopatriello, sindaco di Policoro
POLICORO - Liberalizzazioni? Il primo cittadino di Policoro ha così commentato: “ Rispetto il consigliere Labriola ma ogni tanto si mette a fare l'agitatore senza avere cognizione di causa”, ha detto Lopatriello. E, ancora: “ Vorrei puntualizzare come la liberalizzazione non l'ha prevista il comune di Policoro ma una norma Comunitaria (Ue). La voglia di fare sciacallaggio però dà fastidio. L'Amministrazione che rappresento non guarda nelle tasche dei cittadini per capire che tessera hanno se di destra o di sinistra. C'è da parte nostra la voglia di fare qualcosa che vada a vantaggio dei cittadini. Le edicole, ma anche altri servizi, sul territorio di Policoro seguiranno la crescita della Città. Chi ha casa al mare non può prendere l'auto o l'autobus per fare 3 – 4 chilometri e raggiungere l'edicola più vicina in centro. La stessa cosa vorremmo che non accadesse per chi risiede a Marinagri (“dove ce ne saranno 2”). In tutta onestà sulla vicenda avrei gradito un confronto e non certo uno scontro”, ha concluso. Sull'assenza del piano commerciale il sindaco ha replicato: “ Non sono un burocrate ma sono un politico. Ho semplicemente preso una decisione: è stato possibile dare l'opportunità a un cittadino di avviare un'attività? Si! E non l' ho vietato”.

FONTE
Ginaluca Pizzolla
La Nuova del Sud

sabato 20 novembre 2010

Donna scippata a Policoro

Il brutto e insolito episodio è accaduto mercoledì mattina 17 novembre, intorno alle ore 13, nel centro della città jonica. La vittima è una signora di 65 anni del posto, a cui un ignoto malvivente ha scippato la borsa. Ai carabinieri della locale Stazione, la donna ha raccontato che, mentre si trovava in via Giustino Fortunato, un uomo le si è avvicinato e, d’improvviso, le ha strappato con forza la borsa di dosso, contenente denaro e documenti. Subito dopo, il criminale si è dato alla fuga, a piedi, per le vie circostanti. A seguito dell’aggressione, la donna è caduta per terra, battendo la testa, senza riportare particolari lesioni. Le indagini dei carabinieri sono scattate immediatamente per identificare e individuare il delinquente, probabilmente della zona. Per la vittima solo tanta paura. Non è il è il primo caso del genere che si verifica in città. Già l'anno scorso, un'altra anziana rimase vittima di uno scippo, ma il responsabile fu arrestato quasi subito.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

Furto nella biblioteca “Massimo Rinaldi”

POLICORO – Furto a mani vuote per ignoti che nella notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 novembre hanno fatto irruzione nella biblioteca “Massimo Rinaldi” di piazza Dante. Come noto in attesa dell’inaugurazione della nuova biblioteca comunale multimediale in piazza Eraclea, che potrebbe avvenire già il 28 novembre con la presentazione del libro di Raffaele Nigro, il polo della cultura è stato trasferito per lavori nell’ex scuola elementare/primaria “Giovanni Paolo II”. Quando nella mattinata di giovedì le dipendenti sono andate ad aprire la porta, hanno trovato la spiacevole sorpresa: il furto di poche decine di euro (167,00), frutto di fotocopie e servizi annessi per gli utenti. Immediatamente è scattata la denuncia da parte della direttrice alla locale compagnia dei Carabinieri, dopo la segnalazione dei Vigili urbani che l’avevano messa al corrente del misfatto. Così dopo il sopralluogo si è riscontrato che i ladri dopo aver rotto il grosso vetro, presumibilmente con una grande calamita o oggetto contundente, hanno fatto irruzione nei locali e si sono diretti verso l’armadietto che conteneva la cassetta metallica con all’interno i pochi spiccioli. Siccome non hanno rotto nulla, né tantomeno rubato nient’altro, sono andati a forzare l’armadietto, chiuso comunque con un lucchetto, lo hanno aperto quel tanto che bastava per inserirci la mano e prelevare la “cassaforte”. Molto probabilmente i ladri sapevano dove essa fosse contenuta, e il sospetto potrebbe essere il seguente: quando le luci della biblioteca sono accese, di sera fino alle 19:00, chiunque da fuori, dal lato del parcheggio che dà su via Lazio adiacente a quello secondario di villa “Cotino”, può vedere tutti i movimenti delle impiegate. Dunque dopo un paio di appostamenti i malviventi hanno capito dove depositavano i soldi dei servizi prestati e agito indisturbati nella notte. Nel mese di agosto c’era già stato un tentativo di furto andato male o perché il vetro era troppo spesso, o perché allarmati dal passaggio di qualcuno; fatto sta che sono ritornati alla carica l’altra notte senza però portarsi a casa il bottino sperato. In quel parcheggio, da dove anni addietro si entrava a scuola, la sera è buio, così come l’accesso posteriore della villa e l’unica via illuminata è quella parallela Medaglia d’oro Sinisi, ovvero Belvedere. Pertanto il buio è l’alleato migliore per chi vuol commettere delitti. Inoltre il balconcino di ingresso non ha le grate protettive poiché serve all’uscita di emergenza del luogo aperto al pubblico ed è stato più facile, dopo aver rotto il vetro inserire la mano da dentro l’ingresso e trafugare quello che si trova. Nei giorni scorsi all’interno di un locale commerciale di via Resia una coppia apparentemente distinta è entrata nell’attività commerciale e una delle due ha distratto la proprietaria, mentre l’altra le rubava il borsellino, che anche in questo caso conteneva pochissimi soldi

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

venerdì 19 novembre 2010

Domenica raduno equestre al Cvl

POLICORO – Il centro ippico “Siris” del Circolo velico lucano domenica 21 novembre organizza un raduno equestre: “Naturalmente…a cavallo”. Questo è un appuntamento che ogni anno cade in autunno a conclusione di un ciclo di presenza che raggiunge nell’arco di un anno gli 8000 arrivi di ragazzi da tutte le parti d’Italia. Questo raduno però è rivolto a cavalieri provenienti da: Calabria, Puglia e Basilicata di tutte le età: “e serve –spiega Sigismondo Mangialardi- ad una promozione del territorio soprattutto ambientale della nostra città e comprensorio. Per un giorno mettiamo da parte gli sport marini, la mission della nostra struttura per ragazzi, e ci concentriamo sull’ambiente, complementare allo sport, per la crescita sana dei nostri ospiti. Il Bosco Pantano di Policoro è un polmone di verde e di natura che tutti ci invidiano, ma nello stesso tempo non tutti lo conoscono e solo grazie ad appuntamenti come questo lo valorizziamo insieme alle nostre specialità culinarie”. Il programma della giornata è il seguente: ore 09:00 accoglienza e registrazione cavalieri; alle 10:00 escursione a cavallo nella splendida riserva naturale del Bosco Pantano di Policoro; ore 13:00 pranzo; ore 15:00 passeggiata a cavallo sulla spiaggia con prove di abilità; ore 16:30 Saluto e rientro a casa. Ovviamente non si tratta di una competizione agonistica sportiva, ma solo dimostrativa e di conoscenza più approfondita del territorio dedicata alla riscoperta e ai valori legati al rispetto dell’ambiente attraverso i sentieri della riserva naturalistica del Bosco Pantano e sugli arenili prospicienti il Circolo Velico Lucano.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Rifiutato contributo regionale

POLICORO - Dal 17 al 19 giugno 2010 la città di Policoro ospitò un quadrangolare di calcio a 5 under 21 tra le seguenti nazionali: Italia, Romania, Slovenia e Croazia presso il PalaErcole sotto l’egida del Coni e della federazione competente. L’Amministrazione comunale chiese alla Regione Basilicata un contributo economico per questa manifestazione di livello internazionale e di promozione del territorio. Nei giorni scorsi la Regione ha risposto con una nota concedendo la somma di 500,00 euro. Il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, interviene: “Ho preferito rispedire al mittente tale somma che io ritengo un’offesa all’intera comunità. Non abbiamo mai fatto la questua e non vogliamo una tale elemosina. Forse la Regione pensava di destinare i soldi ad un torneo di tressette di uno dei piccoli Comuni della Lucania. O forse sono stati distratti da altro in quel periodo non avendo ritenuto un tale evento degno di una somma proporzionale per la visibilità ottenuta anche sui media nazionali, vedi Corriere dello Sport e altri giornali a tiratura nazionale per non parlare della diretta di tutte le partite del quadrangolare riprese da una Tv privata locale a dalla stessa Rai, servizio pubblico. Siamo alle solite in questa Regione dove la spesa pubblica viene destinata a manifestazioni che nessuno conosce, nemmeno nei centri dove si svolgono, e si tralasciano invece altri happening di un certo livello. Siccome i precedenti delle Frecce Tricolori del 2003 e il Giro d’Italia dell’anno successivo vanno esattamente nella stessa direzione, devo pensare che tre indizi facciano una prova e pertanto la Regione vuole continuare a tenere basso il livello promozionale della Lucania spendendo i quattrini dei pochi residenti rimasti, in quanto in 2000 partono ogni anno per non tornare più, in maniera passiva e improduttiva. Per questi motivi preferisco, dopo l’ennesima presa in giro ai danni della mia città, rifiutare il contributo. Noi andiamo avanti per la nostra strada e con le nostre risorse economiche controcorrente, forti anche della maturità del nostro elettorato pronto sempre e comunque a distinguersi anche politicamente da questo grigio e buio panorama regionale”.

Visita negata ad un pensionato di Policoro presso l’ospedale “Giovanni Paolo II”

POLICORO – “La sanità dell’occhio del ciclone”. È proprio il caso di dirlo. Questa volta non è retorica per creare sensazionismo ma realtà. Una visita al campo visivo di un pensionato di Policoro, E.S., gli costa caro. Sia in termini economici che di tempo. E siamo alle solite. Il medico di base gli prescrive una visita al locale ospedale “Giovanni Paolo II” e gli viene detto pressappoco così: non è possibile. Non per colpa delle liste d’attesa, non perché non ci sarebbe l’ambulatorio, ma perché manca il personale tecnico per questo genere di visita. Così il capitolo della cattiva sanità si arricchisce di una nuova pagina. Il 22 ottobre doveva essere la data della visita e invece non è stato possibile effettuarla, almeno nel fu terzo polo sanitario lucano. Gli è stato riferito dal personale sanitario di recarsi a Matera. Ma se non vede bene come può guidare? Ci sono i mezzi pubblici. Chi si sobbarca 3 ore di autobus per recarsi nella città dei Sassi per una visita così semplice? E il prezzo del biglietto chi glielo rimborsa? Se non si riesce nemmeno a garantire una visita del genere perché manca il preposto come si può parlare di diritto alla salute?! Il solerte dipendente dell’Asm di Policoro gli avrebbe detto: perché non và da un privato. E’ la scoperta dell’acqua calda. Se avesse le risorse economiche sarebbe andato di corsa visto che i suoi precedenti con il nosocomio di Policoro non sono certo buoni. Infatti una parente dopo una visita agli occhi sta peggio di prima ed ha dovuto girare in lungo e largo mezza Italia per il delicato intervento chirurgico. L’errore è umano, però l’inefficienza di un servizio è viziato da dolo. Se manca il personale perché rivolgersi ad un altro ospedale lontano 75 chilometri che fanno 150 tra andata e ritorno? Non si potrebbe pensare una o due volte la settimana di ricevere i pazienti nell’ospedale comprensoriale anziché dirottarli a Matera? E perché per la mancata erogazione di una prestazione sanitaria bisogna essere costretti ad andare da un privato? A che serve il pubblico se non dà nemmeno i servizi essenziali. Qualora qualcuno osasse parlare di privatizzazione della sanità, come un Usa, tutti sarebbero pronti a scendere in piazza a rivendicare il diritto alla salute di cui all’articolo 32 della Costrizione, in primis gli addetti ai lavori. Ma la sanità di fatto è già privatizzata con medici pronti ad arrotondare i loro già lauti, e giusti, stipendi pubblici con quelli altrettanto lauti, sbagliati, emolumenti dei privati cittadini. Per una visita cardiologia spesso si aspettano mesi, nel pubblico, e c’è chi non arriva nemmeno al giorno fatidico per il decesso naturale. A questo punto a che serve mantenere in piedi servizi parassitari?
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

giovedì 18 novembre 2010

Giuseppe Callà si dichiara indipendente

Il consigliere comunale eletto nella fila di "Alleanza per Policoro" (An) alle elezioni comunali del 2008, Giuseppe Callà, ha protocollato la sua richiesta di uscita dal gruppo e di costituirsi indipendente in seno al Consiglio comunale.

Domani scade il bando per abilmente diversi

POLICORO - L’Amministrazione comunale ha pubblicato il bando relativo: “All’affidamento del servizio di assistenza pedagogico educativa alunni disabili per l’anno scolastico 2010/11”. Possono presentare la domanda le cooperative sociali, riunite in Ati o consorzi, con la procedura del cottimo fiduciario con un prezzo a base d’asta di 112900,00 da novembre fino a giugno 2011 quando chiuderanno le scuole per le vacanze estive. Chi avrà presentato l’offerta più vantaggiosa si aggiudicherà il servizio sulla base dell’esperienza, del corrispettivo orario richiesto (20,00 a base d’asta), per le figure professionali impiegate. Il termine ultimo per la presentazione delle offerte è il 19/11/2010 alle ore 12:00 presso il protocollo del Comune di Policoro, mentre le offerte pervenute saranno valutate in seduta pubblica lunedì 29 novembre alle 10:00 presso il Palazzo di città per l’attribuzione dei relativi punteggi. Per qualunque altra informazione rivolgersi all’ufficio socio-assistenziale comunale.

Scossa tra Campania e Basilicata

(ANSA) - ROMA - Una lieve scossa di terremoto di magnitudo 2.1 e' stata registrata nella notte al confine tra Campania e Basilicata, tra le provincie di Salerno e Potenza. Secondo i rilievi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, le localita' prossime all'epicentro del sisma sono state Auletta, Buccino, Caggiano, Pertosa, Ricigliano, Romagnano al Monte, Salvitelle e San Gregorio Magno nel salernitano, e Balvano e Vietri di Potenza nel potentino. Non sono stati segnalati danni a persone o cose.

Riabilitazione cardiologia. Servizio efficiente ma con pochi spazi

POLICORO - L’ospedale “Giovanni Paolo II” della città di Policoro dal 2003 ha un reparto d’eccellenza che è l’Utic (Unità di terapia intensiva coronaica). Dopo il ricovero in genere i degenti iniziano la fase di ritorno alla normalità nell’unità operativa di riabilitazione cardiologia, sempre nello stesso ospedale del centro jonico, diretto egregiamente dal Dott. Angelo Lapolla. Il primo cittadino di Policoro, Nicola Lopatriello, dopo averne sperimentato l’utilità e le professionalità sostiene: “Un reparto del genere non può trovarsi in un angolo angusto e sperduto dell’ospedale con liste d’attesa lunghe non so quanti mesi per gli spazi stretti dello stesso, nei quali i pazienti ed i medici sono costretti a sobbarcarsi turni a volte difficili da conciliare con l’attività lavorativa o familiare. Questo significa negare il diritto alla cittadinanza/salute degli utenti i quali hanno a disposizione un’ottima palestra, macchinari all’avanguardia per il monitoraggio dello sforzo del cuore ma utilizzabili da pochissime persone per esigenze di personale e spazio idoneo. Pertanto ho chiesto al Dirigente dell’Asm (Azienda ospedaliera di Matera), Vito Gaudiano, un’attenzione particolare per questo servizio delicato per la salute dei cittadini sia in termini di locali più idonei dove medici e personale sanitario possano espletare nel migliore dei modi il loro lavoro, che spazi più ampi per i pazienti i quali in questo modo si vedrebbero diminuire le liste d’attesa di parecchie settimane. Questa mia osservazione nasce da una constatazione di fondo che la riabilitazione cardiologia subentra nella fase post-infartuale ed è in un metodo per recuperare una buona condizione psicofisica in tempi brevi, una volta terminata la degenza ospedaliera. Sino a trenta/quarant’anni orsono la cura dell'infarto miocardico comprendeva periodi prolungati di riposo a letto e di ricovero in ospedale. Negli anni più recenti è divenuto sempre più chiaro che bisogna invece puntare su una precoce ripresa di una vita attiva. Per questo motivo un lungo periodo di riposo non è più giustificato, ed anzi esistono prove che la guarigione è migliore nei pazienti che si rimettono in movimento più rapidamente; oltre ad un lavoro psicologico contro ansia, timori e depressione post intervento che viene fatto. Il periodo medio di riabilitazione và da due a quattro settimane e viene trascorso in armonia nel Centro. Se però per il suddetto problema questo periodo si allunga di parecchio, ci potrebbero essere ricadute pericolose per il cittadino-utente. Del resto la posizione strategica della città consente a buona parte della provincia di Matera, l’area Sud di Potenza e l’alto Jonio calabrese di usufruire della struttura policorese, a prescindere dai piani sanitari regionali o da chi tenta scippi a favore dell’inutile policlinico di Matera”.

mercoledì 17 novembre 2010

Piazza Eraclea è dei privati. Concluso l’iter della dismissione dei beni della vecchia Borgata

POLICORO – La dismissione dei beni della borgata vecchia del centro jonico è arrivata allo stadio conclusivo. Dopo che la Regione Basilicata ha approvato nel 2008 la relativa legge sulla vendita del patrimonio immobiliare e agricolo, retaggio della Riforma fondiaria di cui il centro jonico l’epicentro, il successivo regolamento ha disciplinato i requisiti per vendita dello stesso e l’Alsia, azienda lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura, diretta emanazione della Regione, ha inviato già da tempo le lettere agli assegnatari per il riscatto dei locali commerciali e non della borgata di piazza Eraclea. La ratio della legge e di tutta la procedura amministrativa non è quella di fare cassa con l’intento di patrimonializzare, ma, viceversa, l’intento è quello di offrire l’opportunità ai possessori di liberarsi dei cavilli burocratici e di riappropriarsi del ruolo di imprenditori, settore commercio in questo caso. Infatti gli assegnatari dopo oltre sessant’anni dalla Riforma ora possono riscattare il bene e diventare proprietari grazie a questa operazione di dismissione applicando l’elementare principio giuridico del diritto di prelazione. In buona sostanza chi sta dentro può continuare a restare a patto che saldi il conto, anche a rate, con il pubblico pagando cifre stabilite in base alla metratura e all’ubicazione del bene immobile. Per quanto riguarda quelli della piazza Eraclea tutto sommato siamo a stime di prezzi “politici” accessibili solo che c’è qualche incongruenza economica. Ad esempio la sede delle Acli di piazza Eraclea di circa 50 metri quadrati è stata valutata dai tecnici dell’Alsia poco meno di 15 mila euro; a pochi metri di distanza e sempre nella centralissima piazza Eraclea il locale di un’altra associazione, la Croce d’Oro, senza scopo di lucro, stando alla lettera ricevuta dal legale rappresentante, per un locale molto più piccolo deve pagare la stessa cifra. Non è uno sbaglio nella perizia di stima, ma probabilmente la classificazione che venne fatta negli anni cinquanta ha diviso piazza Eraclea in zona commerciale e non commerciale. Ecco perché anche se a pochi metri distanza due locali sono stati valutati in maniera diversa applicando i famosi due pesi e due misure. Almeno questa può essere una delle spiegazioni plausibili. E chi non può o non vuole riscattare il proprio locale, lo stesso rientra nel patrimonio dell’Ente regione, sempre tramite l’Alsia, che poi verosimilmente lo metterà all’asta al migliore offerente. La situazione attuale vede in piazza Eraclea la presenza di molti locali ad uso commerciale, anche se alcuni chiusi da tempo, oggetto in passato di molte prese di posizione politiche per le lungaggini burocratiche con le quali la Regione non provvedeva a vendere questo patrimonio non solo storico ma anche economico e causa dello spopolamento dei “Portici”, il punto di ritrovo di centinaia di ragazzi fino agli inizi degli anni ’90. Ora che finalmente l’iter si è concluso si spera se non in un ritorno al passato almeno ad alzare la saracinesca e rendere più vivibile il centro storico della città. Ora non ci sono più scusanti. Per la cronaca la chiesa Maria SS del Ponte è stata ceduta gratuitamente qualche anno fa alla diocesi Tursi-Lagonegro, nella cui competenza ecclessiale rientra la città di Policoro

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Camping Heraclea preso di mira tre volte in pochi mesi

POLICORO – Gli atti di vandalismo nella città jonica non conoscono sosta. Questa volta ad essere preso di mira non è stato il patrimonio pubblico ma quello privato. Luigi Lavieri, imprenditore edile e presidente facente funzioni della confcommercio locale, ha sporto denunzia l’altro giorno presso la compagnia dei Carabinieri contro il terzo atto di vandalismo subito dalla sua attività, il camping “Heraclea” della zona Lido, in poco tempo. “L’ultimo in ordine cronologico lo abbiamo registrato pochi giorni fa –spiega Lavieri- dopo le prime due segnalazioni dalla società “La Cascina” locataria della struttura turistica fino al 29 settembre, la quale in precedenza, esattamente a luglio e poi anche il 14 settembre, aveva provveduto a formalizzare denunzia, sempre ai Carabinieri, per due vili attacchi subiti all’interno del Camping. Dopo i quali si è provveduto ai lavori di ripristino di ciò che era stato distrutto, ma da dopo il 29 settembre ci siamo ritrovati punti a daccapo con i nostri sforzi vanificati da ignoti, i soliti vigliacchi, che hanno provveduto nuovamente a distruggere parte della struttura scavalcano la recinzione ed entrandovi indisturbati. I danni causati nei primi due raid sono stati superiori di quelli evidenziati da “La Cascina”, pur non riuscendoli a quantificare analiticamente; ma si era provveduto al ripristino della normalità nel bar/pizzeria/ristorante, i luoghi più danneggiati come si evince dalla perizia giurata del geometra Antonio Cudemo. Ora mi ritrovo a quantificare altri danni, compresi quelli dell’impianto anti-incendio bersaglio dei delinquenti anche nelle precedenti operazioni teppistiche. Non ho idea di chi gira, presumibilmente la notte, nella zona Lido deserta di questi periodi; personalmente non ho sospetti su nessuno e non voglio fare processi mediatici approssimativi ma devo constatare, mio malgrado, come sia difficile fare impresa dalle nostre parti dove alla mastodontica burocrazia e elevata pressione fiscale si aggiungono anche fenomeni di micro-criminalità che generano malessere e incutono pessimismo in coloro i quali c’è un minimo di speranza di un furto migliore per questo territorio e i suoi abitanti. Personalmente potrei tranquillamente chiudere le mie attività e godermi una meritata pensione; però dopo aver dato qualcosa a questa città ho ancora le energie e la speranza di vederla in un futuro prossimo più bella, vivibile, accogliente e soprattutto più sicura. Dopo gli ennesimi lavori nel campeggio posti in essere dopo il 29 settembre, il mio auspicio è quello di non dover più dirottare le mie unità lavorative in lavori improduttivi e non sottrarle ai cantieri dove sono impegnati per la crescita economica ed occupazionale di questa città”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

martedì 16 novembre 2010

Calcio Eccellenza

Risultato a reti bianche del Policoro-Heraclea sul campo del Miglionico

MIGLIONICO. Zero gol ma tante occasioni. Rammarico in casa Miglionico per il risultato ad occhiali maturato
sul tappeto verde del Ditrinco. Terzo pareggio di fila per i bianco verdi locali e quarto consecutivo per la squadra di mister Viola. Un risultato ad occhiali che non fa guardare lontano. Le due squadre del materano restano entrambe in zona pericolo. La cronaca della gara vede in avvio la formazione jonica che con un capitan Giannini distratto confeziona un regalo grande quanto una casa per Galeota che invece di segnare e ringraziare, grazia Coretti. Il suo pallonetto a girare sfiora il palo. Al 3' è il Policoro a sfiorare il palo con una punizione dal limite di Cappiello. Policoro che prende vigore, quando Sabato liberatosi in area manca di un soffio il tap-in vincente su punizione di Ripa. Al 23' il Miglionico ci prova ancora su punizione. Maliziosa sberla dal limite di Venezia con pronta deviazione in angolo di Coretti. Gara combattuta a centrocampo con continui capovolgimenti di fronte. Al 40' grande intesa Venezia- Deceglie-Andrulli con la “pantera nera” che si incunea in area e dalla destra prova a graffiare. Sul suo tiro angolato, Coretti c'è a negargli la rete. Risponde il Policoro con Sabato ma anche Salluce non è da meno e devia in angolo. Al 45' un lungo lancio di Deceglie fa involare Andrulli sulla sinistra. I suoi dribbling inebriano la difesa ma la sua battuta a rete, con Coretti superato, fa la barba al palo opposto. Nella ripresa al 5' è Venezia ad impegnare Coretti a terra sul primo palo mentre al 14' rischiano forte i locali. Un cross dalla destra non trova uomini ionici in area per la battuta a rete. Una bomba di Andrulli al 19' trova un Coretti che si supera deviando in angolo. Sull'angolo ci prova Venezia ma la sua sventola dalla sinistra non ha fortuna. Policoro non demorde e mantiene ritmo e partita. Al 25' si rivela pericoloso con un'incursione dalla sinistra che libera Gialdino al tiro. Tiro da dimenticare da buona posizione. Al 31' solo l'illusione del gol con un tiro sull'esterno della rete di Battilomo A. servito da Montano. L'espulsione di Ripoli lascia gli uomini di Viola in 10. 10 minuti in cui il Miglionico prova ad approfittare andando due volte vicinissimo al gol. Al 45' è ancora il portiere materano del Policoro, Coretti, a distendersi come un giaguaro e deviare in angolo un rigore in movimento calciato da Montano servito dall'under Cifarelli. E proprio allo scadere è il neo entrato D'Aria tutto solo fra le retrovie joniche a mancare per un soffio l'appuntamento con la sfera calciata da Montano.

Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Centonze

Una giornata dedicata alla osteoporosi. La Croce rossa italiana sezione donne protagonista

POLICORO – Il protagonismo delle donne della locale sezione della Croce rossa le ha viste impegnate venerdì 5 novembre in occasione della giornata dedicata allo screening, grazie anche all’apporto dei medici dell’ospedale civile “Giovanni Paolo II”, tra cui Andrea Azzarita e Rossella Caputo. Il 2010 è l’anno della osteoporosi, la patologia più diffusa a carico del sistema osteo-articolare, caratterizzata da una bassa densità minerale ossea. Infatti in presenza di osteoporosi le ossa diventano più fragili e sono esposte ad un maggior rischio di frattura per traumi anche minimi, soprattutto a carico delle vertebre, del femore e del polso. Secondo le statistiche il 33% delle donne tra i 60 e i 70 anni soffre di questa patologia, percentuale che sale fino al 66% per le donne sopra gli 80 anni. Colpisce una donna su tre dopo i 50 anni e un uomo su cinque dopo i 65 anni. Nel mondo sono oltre 75 milioni le persone colpite. Il numero di fratture è assai elevato, oltre 9.000.000 all’anno, di cui 1.600.000 di femore, 1.700.000 di polso e un numero imprecisato di fratture vertebrali. In Italia ogni anno le fratture di femore sono oltre 90.000, quelle di polso circa 110.000 e le vertebrali oltre 1.400.000 (dato quest’ultimo che si ritiene notevolmente sottostimato), cui si associa spesso una grave disabilità con notevole compromissione della qualità di vita di chi ne è affetto. Così per arginare tale patologia alla fase di sensibilizzazione segue, in molti ospedali pubblici, giornate gratuite di prevenzione, il cui secondo passo è lo screening, poi la terza fase è quella operativa del percorso di accesso facilitato alla valutazione clinica delle donne risultate allo screening a rischio elevato di frattura. Infine c’è l’ elaborazione statistica dei dati rilevati che consente di realizzare una mappatura dell’incidenza dell’osteoporosi in termini di gravità sui singoli territori.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

lunedì 15 novembre 2010

«Basilicata ancora in crisi ma c'è clima di fiducia»

Attività produttiva su livelli “molto bassi”, scarsi segnali di ripresa in pochi comparti dell'industria e nel settore dei servizi, forte diminuzione delle esportazioni, occupazione in caduta libera e tasso di disoccupazione in crescita e deterioramento della qualità del credito alle imprese: è questo il quadro a tinte fosche presentato, ieri mattina nel capoluogo di regione, dal neo direttore lucano della Banca d'Italia, Giancarlo Fasano.
L'impietoso ritratto, capitolo dedicato alla Basilicata del più ampio documento di Bankitalia sull'Economia delle regioni italiane, raccoglie i dati dell'attività produttiva lucana nell'arco del primo semestre del 2010.
Ecco, nello specifico, i dati più importanti contenuti all'interno del documento.
Comparto industriale
La contrazione della produzione industriale lucana si è attenuata, passando dal 10,5 per cento del primo semestre 2009 al 4,4 per cento dei primi sei mesi dell'anno in corso. Il calo della produzione, tuttavia, ha interessato tutti i settori e, con particolare gravità, quelli delle “macchine elettriche ed elettroniche” (meno 9,3 per cento), del “legno e del mobilio” (con un deficit pari al 7,4 per cento) e del “tessile-abbigliamento” (meno 6,2 per cento). Unici segni incoraggianti arrivano dalle industrie “chimiche” e da quelle che producono “materie plastiche”. Passando al fatturato delle industrie lucane, dal documento di Bankitalia emerge come “il 60 per cento delle aziende abbia registrato una riduzione del fatturato e come la spesa per gli investimenti già programmati sia stata ritoccata al ribasso da almeno la metà delle imprese a seguito di difficoltà finanziarie o, in misura minore, di una contrazione delle domande superiore alle attese”. Ciononostante traspare un cauto ottimismo. La percentuale delle imprese lucane che attende una crescita del fatturato per il periodo che va da ottobre 2010 a marzo 2011 è in crescita e il 46,3 per cento delle imprese ha previsto investimenti maggiori per l'anno a venire.
Costruzioni
Stando al documento sull'economia lucana di Bankitalia nel primo semestre 2010 si è interrotto il calo delle compravendite immobiliari. E' aumentato, d'altro canto, il valore complessivo degli appalti pubblicati in regione (passato da 222 milioni d'euro del primo semestre 2009 a 1250 milioni nello stesso periodo 2010). «Questo forte incremento - emerge dal documento - è dovuto alle opere da effettuare sul versante dello sfruttamento dei giacimenti di idrocarburi». Saldo meno negativo, infine, dal punto di vista del numero delle “aziende di costruzione” attive in Basilicata che dal meno 1,9 dell'anno scorso passa al meno 1,1 per cento del primo semestre di quest'anno.
I servizi
Il comparto dei servizi, meno toccato nel 2009 dagli effetti della recessione, mostra migliori prospettive di ripresa. In questo settore, quasi il 60 per cento delle imprese dei “servizi privati non finanziari” ha avuto un migliore fatturato rispetto all'anno presedente. Calano, invece, le immatricolazioni di veicoli commerciali (meno 7 per cento) e delle autovetture (meno 9,3 per cento). Diminuiscono, inoltre, le vendite del “commercio al dettaglio” e il numero delle imprese attive nello stesso settore che, tuttavia, rispetto al meno 2,2 per cento del primo semestre 2009 si attesta su un saldo negativo di meno 0,9 per cento.
Scambi con l'estero
Precipitano le esportazioni regionali calate ulteriormente dal meno 17, 3 per cento del 2009 al meno 24,6 per cento dell'anno in corso. Il calo, emerge dal documento, “va attribuito alla marcata contrazione delle esportazioni di automobili” e ha il suo punto più debole nei cosiddetti mercati “dell'area Euro” che rappresentano i due terzi delle esportazioni lucane totali.
Il mercato del lavoro
Pessime notizie anche sul fronte del “mercato del lavoro”. Stando al documento di Bankitalia, infatti, il saldo negativo dell'occupazione si attesta al meno 3,1 per cento (circa 6000 ex occupati in totale) che fa sprofondare la Basilicata oltre la media meridionale attestatasi al meno 1,8 per cento. Un calo, emerge, “che riguarda soprattutto la componente maschile (meno 4,1 per cento) che quella femminile (in deficit dell'1,2 per cento)”. Il calo degli occupati, inoltre, è comune a tutti i settori produttivi fatta eccezione per quello “agricolo”.
A fronte d'una offerta di lavoro rimasta stabile, infine, si registra un tasso di disoccupazione che, nonostante il ricorso alla Cig abbia contribuito a contenerlo, è salito al 13,1 per cento (più 2,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente).
Finanziamento dell'economia
A fronte d'una situazione economica drammatica crescono i prestiti bancari a “clientela residente in Basilicata”. Questa crescita, sottolineano da Bankitalia, “riguarda sia le famiglie che, in misura minore, le imprese di piccole e medio-grandi dimensioni”. In diminuzione i tassi di interesse sul medio lungo termine mentre si è deteriorata la qualità del credito erogato alle imprese con “nuove sofferenze” passate dal 2,9 per cento dello scorso anno al 3,3 per cento dell'anno in corso.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
di MICHELE RUSSOMANNO

Presentato il nuovo Contratto di quartiere II



POLICORO - Nella mattinata di giovedì 11 novembre in una conferenza stampa indetta dall’Amministrazione comunale, è stato presentato l’avvio del Contratto di Quartiere II. Ad aprire i lavori il sindaco della città di Policoro, Nicola Lopatriello: “Dopo cinque anni arriva a conclusione l’iter per la riqualificazione urbana dell’ingresso Policoro-Sud, un’area degradata della città che porta il nome di Iazzo-Ricino nella zona Porta Nuova della città jonica. Grazie ai 6,5 milioni di euro di fondi pubblici, nazionali e regionali, andiamo a recuperare una zona rendendola più vivibile innalzandone la qualità della vita”. Fabiano Montesano, consigliere comunale di minoranza del Pd, nel manifestare la sua soddisfazione su tale intervento pubblico, che ha trovato continuità nel tempo tra le varie Amministrazioni succedutesi, ha spiegato come il progetto di grande città, di cui il Contratto di quartiere è uno dei suoi pilastri, nasce tra il 1985 e 1990 ma ora bisogna pensare alla Policoro città del futuro non puntando più sull’edilizia, il cui fabbisogno abitativo è già oltre la previsione del Piano regolatore generale, ma sull’arredo urbano, augurandosi che il nuovo Regolamento urbanistico di prossima approvazione sia innovativo e moderno. L’assessore ai Lavori pubblici, Cosimo Ierone, ha invece sostenuto che i ritardi dei lavori sono stati dovuti alle transazioni con gli assegnatari di suoli in quella zona di Policoro e tutti i lavori pubblici sono stati appaltati e alcuni consegnati: prolungamento di viale Siris, il parco urbano al posto dell’attuale campo sportivo, quest’ultimo sarà trasferito nella zona Lido, tra sette giorni i dodici alloggi per giovani coppie, mentre l’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) di Matera provvederà all’assegnazione di altre 18 case per anziani e abilmente diversi. I capitolati di appalto prevedono la sperimentazione di edilizia ecocompatibile. Poi ci saranno le piste ciclabili e il verde pubblico. Il Dirigente dell’ufficio tecnico, Felice Viceconte, ha aggiunto che l’investimento complessivo è di 50 milioni di euro con la restante quota in mano ad imprenditori privati nella costruzione di: due scuole, uffici, abitazioni ed attività commerciali. Erano presenti anche i seguenti amministratori di maggioranza: Nicola Trupo, Vincenzo Di Cosola, Rocco Colucci, Domenico Bianco e Cosimo Simone; mentre per l’opposizione: la neo segretaria cittadina del Pd, Beatrice Di Brizio, e Antonio Santoro.

domenica 14 novembre 2010

La Consulta: «Illegittime le leggi regionali che vietano il nucleare»

MILANO - La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime le leggi regionali con cui Puglia, Basilicata e Campania avevano vietato l'installazione sul loro territorio di impianti di produzione di energia nucleare, di fabbricazione di combustibile nucleare e di stoccaggio di rifiuti radioattivi. La decisione - secondo quanto appreso dall'Ansa da fonti qualificate - è stata presa in una delle ultime camere di consiglio dei giudici costituzionali e le motivazioni saranno depositate nei prossimi giorni. Secondo la Consulta le tre leggi regionali che, in assenza di un'intesa tra Stato e Regioni, precludono il proprio territorio all'installazione di impianti nucleari violano specifiche competenze statali.
«COMPETENZA ESCLUSIVA DELLO STATO» - In particolare, le norme di Puglia, Basilicata e Campania sono state bocciate perché, in riferimento ai depositi di materiali e rifiuti radioattivi, avrebbero invaso la competenza esclusiva dello Stato in materia di tutela dell'ambiente (art.117, secondo comma, lettera s). Mentre per quanto riguarda l'installazione di impianti di energia nucleare - si è inoltre appreso - sarebbe stata lesa la competenza esclusiva dello Stato in materia di sicurezza (art.117, secondo comma, lettere d e h). In base al ragionamento dei giudici costituzionali, se le Regioni ritengono giustamente necessaria un'intesa con lo Stato per l'installazione degli impianti allora possono impugnare le leggi statali dinanzi alla Consulta e non, come invece hanno fatto Puglia, Basilicata e Campania, riprodurre con legge regionale le situazioni che considerano più corrette.
SITI PER LE SCORIE, TUTTO FERMO - A settembre scorso la Sogin, la società controllata dal Tesoro per la gestione degli impianti nucleari, aveva individuato 52 aree con le caratteristiche giuste per ospitare il sito per le scorie radioattive. Ogni area, di circa 300 ettari, dovrebbe ospitare anche un «parco tecnologico». Le zone adatte sarebbero sparse su tutto il territorio italiano con particolare riferimento al Viterbese, alla Maremma, all'area di confine tra la Puglia e la Basilicata, le colline emiliane, alcune zone del Piacentino e del Monferrato. Ma la scelta del deposito nazionale per le scorie non sarà imposta, e avverrà d'accordo con le Regioni, con una sorta di asta: la comunità che accetterà i depositi radioattivi sarà infatti compensata con forti incentivi economici. Il lavoro svolto dalla Sogin, al quale i ricercatori hanno lavorato un anno, è tuttavia finito in cassaforte, in attesa della creazione dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare che doveva già essere pronta prima dell'estate.
Fonte
Corriere della sera