venerdì 26 novembre 2010

La Sharka, il killer delle piante agricole

POLICORO – La Sharka è il virus killer delle drupace: albicocche, pesche, susine, della fascia jonica con i suoi 10 mila ettari di terreni coltivati. Martedì 16 novembre se n’è discusso in un convegno organizzato da “E. Pantanello” di Metaponto e dall’Alsia (Azienda lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura). Presente l’agronomo ed esperto in materia Arturo Caponero: “Da circa 3 anni questa patologia si è diffusa anche dalle nostre parti. Non sappiamo da dove arrivi, sappiamo solo che potrebbe essere “importata” da altre zone d’Italia. In pratica si trasmette alle piante soprattutto con gli afidi (pidocchi delle piante) che saltando da pianta a pianta la contagiano e il virus è mortale”. Per fare un parallelo più concreto è come se una persona ha l’influenza e con uno starnuto la trasmette a chi gli sta vicino. La differenza però è che in quest’ultimo caso si cura l’influenza stando in quarantena o al massimo prendendo un’aspirina, nel caso della Sharka: “la patologia –continua l’esperto- è mortale con gli agricoltori che sono costretti ad estirpare la pianta”. Il problema è molto sentito per il settore primario dell’economia regionale, soprattutto dopo i numerosi venti di crisi, l’ultimo in ordine cronologico è l’alluvione di inizi novembre che ha causato numerosi danni al settore: “anche se nel caso della Sharka –conclude Caponero- quando si taglia una pianta ci sono degli incentivi regionali che alleviano gli imprenditori. A distanza di anni il rimedio non è stato trovato, anche se il mio consiglio è quello di prevenire come tutte le malattie il fenomeno. Basta utilizzare degli appositi materiali di certificazione di qualità che riducono al minimo il rischio anche se non lo eliminano del tutto. Per ora dalle stime fatte sembra che nella fascia Metapontina siano 21 gli ettari colpiti da questa malattia della pianta. Pertanto non è molto diffusa però se consideriamo che ha attecchito solo da pochi anni si potrebbe allargare a macchia d’olio in futuro”. Ecco spiegato il motivo di queste attività di sensibilizzazione su tutto il territorio regionale, cui ha dato il suo contributo l’assessore comunale all’Agricoltura, Saverio Carbone: “Invito tutti coloro che hanno subito l’attacco di questi insetti a denunciarne l’accaduto all’ufficio fitosanitario della Regione o anche agli uffici comunali. Solo in questo modo possiamo tutti insieme fare rete tra di noi addetti ai lavori per prevenire l’effetto domino di questa malattia. Essa può colpire il frutto dalla fioritura al raccolto in qualunque momento, e dunque bisogna stare sempre sugli attenti in quanto il pericolo della sua diffusione si manifesta su lunghe distanze. Il virus non è pericoloso per i consumatori ma, oltre a portare alla morte della pianta, rende invendibili i frutti a causa delle deformità ed elevata acidità”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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