giovedì 11 novembre 2010

“Veri Valori”, presentato un nuovo movimento politico regionale




POLICORO – Prima uscita ufficiale di Veri Valori, il neonato movimento politico costituito a livello regionale dall’ex presidente del Consiglio regionale, Michele Radice, e dall’Avv. Vittorio Faraone. Sabato 6 novembre nella sala convegni del centro giovanile di Padre Minozzi entrambi i fondatori hanno spiegato le ragioni che li hanno portati a questa scelta dopo l’esperienza nell’Italia dei Valori. Secondo Faraone oggi l’Italia è una Repubblica impantanata tra vicende giudiziarie personali, ricatti della Lega e gossip che hanno mortificato la politica mettendo in secondo piano i problemi del Paese. Di cui non si discute più. “Bisogna rivedere –dice il legale- il sistema dei finanziamenti ai partiti i cui soldi pubblici vengono utilizzati privatamente dai dirigenti degli stessi; inoltre c’è subito la necessità di modificare la legge elettorale oggi incentrata sempre più su una rigida disciplina di partito per cui se un parlamentare non si adegua agli ordini di scuderia viene ricattato di non essere più ricandidato in posizione utile per essere nominato/eletto. Ebbene questo non è accettabile poiché un parlamentare esercita la propria funzione senza vincolo di mandato”. Poi si è soffermato sui temi della giustizia: “Oggi le lungaggini dei processi civili e penali –continua Faraone- sono la vera metastasi del nostro sistema giudiziario ingolfato anche dagli stessi addetti ai lavori. Infatti ci sono tribunali in Italia che a parità di carichi di lavoro le cause arrivano a sentenza in alcuni dopo 2-3 anni e in altri dopo 5-6; la mancanza di fondi è poi il secondo aspetto su cui bisogna lavorare oltre a rivedere gli organici redistribuendoli meglio. Per colpa di una giustizia così ingessata in Italia falliscono alche molte imprese con ripercussioni negative sul mondo del lavoro”. Ha concluso poi questo argomento affermando come ci sia troppa contiguità tra Pubblica accusa e giudice, il quale dovrebbe essere un organo veramente terzo come nei Paesi anglosassoni non assoggettato al potere giudiziario. Radice invece ha incentrato la sua relazione più sugli aspetti regionali: “La nostra è una regione dove mancano le opportunità per tutte le fasce sociali e quelle poche che abbiamo avuto sono state perse. Che fine hanno fatto i 200 milioni di euro per la strada Saurina o i 350 miliardi di vecchie lire delle royalties del petrolio che dovevano servire per costruire una galleria di 6 chilometri per far transitare chi se non c’è rimasto più nessuno!? La Basilicata è una regione che non ha una sua caratterizzazione di fondo: non è una regione industriale, non è una regione di servizi, non è una regione rurale. Dobbiamo capire che qualcosa non ha funzionato in 15 anni di centro-sinistra. La spesa pubblica non è indirizzata verso i bisogni della gente, ma dissipate in mille rivoli di politiche assistenziali. Il nostro è un movimento che vuole portare la barra della politica sulle esigenze del territorio lucano”.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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