sabato 13 novembre 2010

Una giornata dedicata alla osteoporosi. La Croce rossa italiana sezione donne protagonista

POLICORO – Il protagonismo delle donne della locale sezione della Croce rossa le ha viste impegnate venerdì 5 novembre in occasione della giornata dedicata allo screening, grazie anche all’apporto dei medici dell’ospedale civile “Giovanni Paolo II”, tra cui Andrea Azzarita e Rossella Caputo. Il 2010 è l’anno della osteoporosi, la patologia più diffusa a carico del sistema osteo-articolare, caratterizzata da una bassa densità minerale ossea. Infatti in presenza di osteoporosi le ossa diventano più fragili e sono esposte ad un maggior rischio di frattura per traumi anche minimi, soprattutto a carico delle vertebre, del femore e del polso. Secondo le statistiche il 33% delle donne tra i 60 e i 70 anni soffre di questa patologia, percentuale che sale fino al 66% per le donne sopra gli 80 anni. Colpisce una donna su tre dopo i 50 anni e un uomo su cinque dopo i 65 anni. Nel mondo sono oltre 75 milioni le persone colpite. Il numero di fratture è assai elevato, oltre 9.000.000 all’anno, di cui 1.600.000 di femore, 1.700.000 di polso e un numero imprecisato di fratture vertebrali. In Italia ogni anno le fratture di femore sono oltre 90.000, quelle di polso circa 110.000 e le vertebrali oltre 1.400.000 (dato quest’ultimo che si ritiene notevolmente sottostimato), cui si associa spesso una grave disabilità con notevole compromissione della qualità di vita di chi ne è affetto. Così per arginare tale patologia alla fase di sensibilizzazione segue, in molti ospedali pubblici, giornate gratuite di prevenzione, il cui secondo passo è lo screening, poi la terza fase è quella operativa del percorso di accesso facilitato alla valutazione clinica delle donne risultate allo screening a rischio elevato di frattura. Infine c’è l’ elaborazione statistica dei dati rilevati che consente di realizzare una mappatura dell’incidenza dell’osteoporosi in termini di gravità sui singoli territori.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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