sabato 6 novembre 2010

Carriera finita per i due predoni




POLICORO - Del bottino faceva parte anche una cagnetta di razza pincher, una refurtiva decisamente insolita tra auto, cellulari, orologi, pc portatili e una minimoto. Ferdinando Gusciani, ventiduenne croato e Alex Hlelovic, ventunenne montenegrino avevano grandi ambizioni, decidendo di fare coppia fissa per mettere a segno furti di auto. Ma non erano organizzati, hanno spiegato ieri mattina il capitano Fernando Carbone, comandante della Compagnia di Policoro e il tenente Annalisa Pomidoro, i colpi li stabilivano poche ore prima, dopo aver passato lunghe mattinate perdendo tempo. La “carriera” nelle attività illecite è stata stroncata all'alba di mercoledì, dopo una serie di furti che, dal 5 ottobre avevano interessato Policoro, Roma, Marsico Nuovo, Ciampino, Sant'Arcangelo, Marsico Vetere e Missanello. Adesso sono nel carcere di Matera su disposizione del Sostituto Procuratore Susca, che coordina le indagini. Dovranno rispondere di furto, tentato furto, minacce e, Hlelovic, anche di guida senza patente. «Gusciani ha un passato molto particolare - ha spiegato il capitano Carbone - all'età di 14 anni, abbandonato dai genitori, è stato affidato a diverse comunità dislocate in regione. Il complice, Alex, lo ha conosciuto a Roma. Hanno pensato di mettere su una piccola banda, composta da loro due. A parte i furti commessi all'Absolute e all'Autosalone, preferivano furti nell'entroterra perché erano meno controllati. Subito dopo raggiungevano Roma dove provvedevano a disfarsi della refurtiva». La notte di Halloween, da Ciampino rubano un'autoambulanza della Croce Rossa. A Sant'Arcangelo, il giorno dopo prendono di mira il concessionario d'auto “MG”. I piani vanno a monte, non trovano le chiavi delle macchine e decidono di portar via il cagnolino, una minimoto e un cellulare. La tappa successiva è la concessionaria “Serra” di Policoro, il primo novembre. «Scavalcano, entrano, trovano le chiavi prendono una Bmw e una Jaguar nella quale caricano la minimoto e il cane. Lasciata la Bmw a Marconia (Gusciani era domiciliato lì, ndr), con la Jaguar tornano nell'autosalone per prendere un fuoristrada. Avevano anche provato a portar via una Saab ma non era sembrata molto potente», ha spiegato il capitano. La svolta, mercoledì, quando la Compagnia di Policoro riceve la telefonata della Compagnia di Viggiano per un tentativo di furto con scasso nell'area di servizio denominata “Z GAS”, situata sulla strada statale 598 Val d'Agri, in agro del comune di Missanello. A seguito dell'attivazione del sistema di allarme, il titolare della stazione di servizio ha notato allontanarsi un'autovettura di grossa cilindrata, di colore scuro, in direzione di Sant'Arcangelo. Il veicolo giunto in prossimità della località di San Brancato di Sant'Arcangelo, aveva forzato un posto di controllo, effettuato dai carabinieri, proseguendo la fuga verso Policoro. «L'operatore del Nucleo Radiomobile ha iniziato a percorrere la Val d'Agri. - ha detto il tenente Pomidoro - La pattuglia si è posizionata in un posto sicuro e, dopo aver intercettato la Jaguar le è andata dietro con cautela. Individuata la targa hanno fatto i dovuti accertamenti per verificare che si trattasse della stessa auto segnalata dai colleghi. Avuta la certezza che la macchina era quella, i carabinieri hanno acceso i lampeggianti e hanno cercato di fermarla. La Jaguar non si è fermata ma ha tentato una folle corsa per divincolarsi. Il guidatore ha fatto un'inversione di marcia per prendere strade secondarie. In una zona piena di fango ha perso il controllo della macchina urtando prima contro un muretto poi contro la nostra auto. L'equipaggio ha chiesto supporto dalla centrale operativa. Nel frattempo i due sono fuggiti a piedi, nei campi pieni di fango». Gusciani e Hlelovic sono stati rintracciati, rispettivamente, in un cantiere e a Marconia. La refurtiva (è stata rinvenuta anche una pistola a gas), tranne il denaro e alcuni tagliandi di “Gratta e vinci”, è stata recuperata anche grazie alla collaborazione di Gusciani che ha indicato i posti in cui aveva lasciato le auto rubate. Ultimamente Hlelovic viveva a Roma in un campo nomadi del Casilino mentre Gusciani era ospite di un venditore ambulante di panini.
Il capitano Carbone ha ricordato la caparbietà del tenente Annalisa Pomidoro che «non ha mollato nonostante le condizioni non fossero le migliori. Quello che ci rende fieri è essere riusciti a fermarli entrambi, a poche ore da un evento non semplice: i carabinieri della Compagnia di Policoro, dalla mattina fino a tarda notte avevano aiutato le persone in difficoltà per gli allagamenti».


Fonte
Rossella Montemurro
Il Quotidiano della Basilicata

Nessun commento:

Posta un commento