martedì 2 novembre 2010

Il percorso di integrazione dei pazienti con disturbi psichiatrici. Convegno a Policoro





Un ciclo di sei convegni itinerante viene organizzato dal consorzio “Città essenziale” di Matera per far conoscere al territorio le dinamiche sociali e il suo rapporto con il pubblico del vasto mondo del no-profit. Venerdì mattina 29 ottobre presso la sala “Nicola Montesano” del Palazzo di città è stato inaugurato questo tour di incontri dal tema: “Gli aspetti operativi-organizzativi dell’assistenza psichiatrica territoriale e l’integrazione tra pubblico-privato: lo stato dell’arte e le prospettive future”. A salutare la platea il vice sindaco di Policoro nonché assessore ai Servizi sociali, Rocco Leone, il quale ha spiegato come l’abolizione della legge Basaglia, che ha chiuso i manicomi, ha riversato sui territori tutti i problemi del settore: “Una persona per fare un esempio affetta da Alzheimer non sa dove andare non essendoci strutture adeguate. Parliamo di chiusura degli ospedali e poi trascuriamo aspetti della salute dei cittadini che non sono meno importanti”. Lo psicologo Giuseppe Fagnano, dell’Asm, ha invece illustrato come siano 8 in tutta la provincia le case alloggio-riabilitative per il recupero degli utenti con questa patologia. “Dove vengono svolte attività terapeutiche per i pazienti gravi come i laboratori di artigianato, attività ricreativa nel senso lato del termine con operatrici del settore che accompagnano poi l’utente alla risocializzazione e reintegrazione nella società”, aggiungendo poi come il nuovo Piano sociale di zona debba prevedere un legame ancora più forte pubblico-privato per un sostegno più efficace agli 80 pazienti di tutte le case alloggio della provincia. Pietro Manenti, a nome di “Comunità solidali”, invece, ha parlato del marchio di qualità delle strutture: “il motto di chi l’ha avuto è: perdere il paziente. Nel senso che la mission della cooperazione che rappresento è proprio quella, attraverso il percorso: politico-organizzativo-strutturale-valutazione-rete integrata dei servizi-miglioramento qualità, di fornire al paziente le giuste competenze e autostima per un più semplice reinserimento nella società dopo il percorso della “terapia” con gli operatori sociali. Purtroppo però la spesa pubblica si disperde nei mille rivoli degli intermediari e quando arriva alla fine le risorse per queste persone sfortunate non sono mai abbastanza”. Solo una è la struttura certificata tre le otto della provincia con il suo marchio. Domenico Guarino, direttore del Dipartimento di salute mentale dell’Asm, ha affermato come la rete integrata di servizi ha creato un percorso virtuoso di accompagnamento di tutte le fasce di età dei potenziali usufruitori di questo servizio, non solo nelle strutture classiche, ma anche l’assistenza domiciliare ha dato buoni risultati e un’unica risposta, non solo nella cura ma anche nei percorsi riabilitativi. Sono intervenuti altri relatori tra cui: Pino Bruno. Mentre tra gli invitati figuravano: il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, Domenico Bianco, Carmela Dezio, Lella Trentadue, operatori/trici del settore; Pietro Quinto e Vito Guardiano.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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