POLICORO
– Con le temperature africane delle ultime settimane il cattivo odore
sprigionato dai rifiuti solidi urbani è la prima emergenza della città. L’ex
sindaco, Nicola Lopatriello, inquilino di Palazzo d’Ercole fino al 25 gennaio
2012, afferma: “Non mi riconosco più in questa città. Lo stato di abbandono è
totale: dal verde pubblico alle strade, dalla segnaletica all’illuminazione. E
pensare che qualcuno degli attuali amministratori in passato ha avversato, nel
nome del risparmio, della sobrietà e oculatezza ogni azione politica volta a
rendere la città di Policoro diversa dal grigiore generale della Lucania. Oggi
quel tipo di comportamento restrittivo e inopportuno, secondo me, gli si
ritorce contro se considera il forte malcontento che serpeggia in città
nonostante non siano passati nemmeno i canonici 100 giorni. Oggi Policoro è una
città in decadenza su tutti i fronti. Nulla si sa del futuro della raccolta
differenziata e in tanti temono addirittura problemi di salute pubblica se si
dovesse continuare di questo passo. E mi chiedo cosa c’entri l’isola ecologica
con i cumuli di spazzatura in quasi ogni angolo della città. Siamo inoltre nel
vivo dell’estate e non c’è uno straccio di cartellone estivo. A questi problemi
contingenti si aggiunge il tentativo di spoliazione di alcuni uffici pubblici,
come la chiusura dello sportello Cciaa, con il rischio di perdere anche la
quarta farmacia comunale e lo stesso ospedale “Giovanni Paolo II” è a forte
rischio ridimensionamento. Per non parlare poi della perdita di alcuni eventi
importanti di promozione del territorio tra cui la manifestazione dei Comuni,
lo scambio culturale con i ragazzi romeni di Banesti, già programmato nei mesi
scorsi, e non si sa se il viaggio soggiorno termale a Rimini sarà riproposto
per settembre”.
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