lunedì 16 luglio 2012

Di Pierri: “Se l’Amministrazione non è in grado risolvere il problema spazzatura si dimetta”


POLICORO – Il consigliere comunale di minoranza di Policoro Futura, Gianni Di Pierri, ha presentato un’interrogazione con la quale chiede all’Amministrazione comunale: “Di conoscere la sussistenza di eventuali attività e/o iniziative volte alla verifica del possesso dei requisiti da parte della Tradeco srl per procedere nel rapporto contrattuale in essere con Codesto Comune relativamente al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, ovvero volte alla risoluzione del contratto e più in generale al miglioramento del servizio. Stante la delicatezza della questione, e le gravi conseguenze in atto da tempo sotto il profilo igienico – sanitario, si chiede che alla presente interrogazione venga riconosciuto il carattere di urgenza”. E aggiunge: “Policoro non è mai stata così sporca. In tutte le ore del giorno e della notte non c’è zona o quartiere che non offra il triste spettacolo di enormi, variegate e nauseabonde quantità di immondizia che decorano strade, vicoli, piazze, giardini, case e negozi. Nonostante la promessa urlata in campagna elettorale di risolvere il problema in 24 ore, ci ritroviamo ancora oggi in un crescente stato di emergenza considerando - in particolare - i serissimi rischi che tale cronico degrado comporta sotto il profilo igienico – sanitario (per non dire dell’immagine che offriamo ai turisti, altro pezzo forte della campagna elettorale dell’attuale amministrazione). Di questo forse il Comune dovrebbe rendersi conto e mettersi seriamente al lavoro per trovare una soluzione concreta passando finalmente dalle parole ai fatti. Il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti, così come quello di pulizia delle strade e delle aree urbane ed extraurbane, è fallimentare e le cause possono essere soltanto due: o l’impresa appaltatrice non si attiene agli obblighi contrattuali, e in tal caso il Comune deve risolvere il contratto per inadempimento e affidare immediatamente ad altri il servizio stesso, oppure le previsioni del bando (che il sindaco conosceva benissimo per aver preso parte a pieno titolo all’appalto) sono inadeguate rispetto alle esigenze della città, ed in tale ipotesi occorre prevedere, altrettanto sollecitamente e nelle forme di legge, iniziative volte ad integrare le attività di pulizia, raccolta e smaltimento. E dunque, ben vengano le festicciole e le sagre estive, le fontanelle da scoprire, gli aumenti di tasse, ben venga pure l’assunzione di un ingegnere a tempo indeterminato che curi professionalmente il piano del traffico urbano e scolastico (manco fossimo a Roma o Napoli), ma qualcuno dell’Amministrazione sa che il sindaco può emettere anche un provvedimento d’urgenza a tutela della salute pubblica ai sensi dell’art. 5 della legge regionale n. 3/99? Se poi l’Amministrazione non è in grado di trovare una immediata soluzione neanche a quello che, in ordine di tempo, è il primo dei problemi, è bene che cominci a meditare seriamente sull’opportunità di continuare ad amministrare”.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata

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