giovedì 12 luglio 2012

Locali chiusi in piazza Eraclea in piena estate


POLICORO – Lunedì 9 luglio Policoro è un deserto. Piazza Eraclea sembra il paese di nessuno. Quello che ogni tanto si vede nelle pellicole dei film western: un fantasma. In piena estate ci sono locali chiusi per riposo settimanale! Incredibile a dirsi e a vedersi! Così i turisti spaesati non sanno dove andare. La cultura del turismo stenta ancora a fare breccia nel muro dell’indifferenza di chi non sta a cuore le sorti di una città che se vuole definirsi turistica deve ancora fare molti passi in avanti. Con questa mentalità non ce da essere ottimisti. Nel pieno della stagione estiva anziché alzare la saracinesca fino a sera inoltrata ci sono giornate in cui non la si solleva proprio. E parliamo di attività commerciali di largo consumo: bar, pizzeria, abbigliamento marino, per non parlare poi di quei locali, sempre in piazza Eraclea, riscattati dagli assegnatari ma continuano ad essere chiusi a tempo indeterminato. Una volta il Time Out era frequentato da tanti avventori: da anni è morto e sepolto senza un perché tranne i due giorni della Madonna del Ponte. L’isola pedonale dovrebbe invogliare i commercianti di quella zona ad utilizzare il pavimento per allargare la propria offerta, invece assistiamo puntualmente ad una regressione commerciale e culturale che fa perdere colpi al nostro turismo. Tanto per fare un esempio a Ginosa Marina e Castellaneta il “borgo” centrale pullula di persone, eppure non c’è nulla più di che a Policoro in piazza Eraclea. Anzi nei Comuni della vicina Puglia non c’è nemmeno l’area passeggio anche se ad una certa ora le transenne delimitano il traffico delle auto. Ma perché a Policoro è tutto così più complicato? Forse si pensa troppo, dopo aver riscattato i locali dall’Alsia, a fittarli a prezzi da capogiro per fare business. Ma ragionando così si continua a fare del male a Policoro. Per fittare o vendere un locale commerciale a prezzi di città bisogna avere la mentalità della città. Che a Policoro oggi non c’è. Se ci fosse sarebbero gli stessi commercianti di piazza Eraclea a crearla tenendo aperti i loro locali e magari organizzando iniziative comuni per animare la piazza. E invece predomina il tirare a campare, l’isolamento culturale, la rassegnazione di chi pensa forse troppo alla pensione che non può nemmeno godersela in un centro storico deserto facendo passare la voglia di investire ed uscire.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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