venerdì 1 aprile 2011

Solidarietà e cultura della donazione del sangue all’assemblea provinciale Avis di Policoro




Un’assemblea provinciale ricca di spunti di riflessione quella celebratasi sabato 26 marzo nella sala “N. Montesano” del Municipio jonico da parte dei volontari dell’Avis (Associazione volontari italiani donatori sangue) di tutti i Comuni della provincia di Matera. Il sindaco facente funzioni, Rocco Leone, ha fatto gli onori di casa lodando il lavoro degli avisini nella città di Policoro, il loro esempio di aiuto verso il prossimo e appellandosi a tutti nel dare un contributo alla nobile causa dell’Avis. Poi il testimone della serata è passato alla giovane presidentessa cittadina, Maria Rosaria Mancino, la quale ha invitato tutti ad avvicinarsi al mondo del volontariato, soprattutto Avis, non necessariamente nella veste di donatori. L’assemblea è poi entrata nel vivo della sua discussione. A prendere la parola è stato Piero Quinto, Direttore generale del Dipartimento Sanità della Regione Basilicata, il quale ha asserito come l’Ente che rappresenta è vicina alle istanze dell’Avis: “associazione che in Lucania ha raggiunto grandi livelli e alla quale noi dobbiamo dare tutta la nostra disponibilità. In primis rivedere la legge regionale 28, oggi troppo rigida, nella direzione di mettere a disposizione le strutture pubbliche per esercitare la vostra mission. Non nascondo che ci sono anche vincoli economici, oltre a quelli giuridici, ma sono superabili. Nel frattempo che il legislatore si muova la mia proposta è quella di sottoscrivere un protocollo di intesa per far sentire la nostra vicinanza all’Avis per la concessione in comodato gratuito di strutture pubbliche, in modo tale da esercitare meglio i fini alti e nobili previsti dal vostro statuto. Anche il presidente regionale Avis, Genesio De Stefano, ha sottolineato come i vincoli giuridici non solo della legge regionale 28, ma anche quelli della 219, sono un fattore di ostacolo all’attività degli avismi, a partire dai punti di raccolta sangue in ogni Comune; aggiungendo poi di essere celeri nella modifica delle stesse e nell’applicazione di delibere e regolamenti successivi: “Dateci le strutture e noi le facciamo funzionare” è stato il suo ammonimento. Nel corso dei lavori è stato letto inoltre il consuntivo di bilancio dove si registrano entrate per 12430,32 e uscite per 7803,95. Un saluto è stato portato dal primo cittadino di Pomarico, Casolaro, “Condividiamo tutti nei 365 giorni dell’anno il messaggio di solidarietà dell’Avis”. In platea c’era anche il consigliere provinciale Serafino Di Sanza e il presidente della Lilt (Lega italiana lotta contro i tumori), quest’ultimo ha spiegato il protocollo di intesa tra le due associazioni che fanno rete nella prevenzione dei tumori e dei fattori di rischio di una delle patologie più frequenti in Italia. Un saluto è stato portato poi da un rappresentante del Csv (Centro servizi volontariato) di Basilicata e dal presidente provinciale di Potenza. Infine Vito Iannella, presidente provinciale materano, ha illustrato la sua relazione morale ai presenti: 36 delegati in rappresentanza di oltre 4000 soci e di 26 sedi municipali: “Nella fase di cambiamento che stiamo vivendo ad ogni livello vi è bisogno anche del vostro sostegno e del vostro impegno affinché non vada dispersa l’opportunità di generale miglioramento della sanità e del sistema trasfusionale in particolare in Basilicata e alla crescita del volontariato nella nostra provincia. Il tema scelto dal Consiglio Direttivo per questa seconda Assemblea dell’Avis Provinciale è stato: “…. insieme per …”. Insieme alle istituzioni comunali per promuovere la cultura del dono, della donazione del sangue e dell’Avis in particolare. L’Avis non è solo donazione del sangue: è punto di aggregazione sociale dove si incontrano, si confrontano e discutono persone di ogni ceto sociale, di ogni credo religioso e ultimamente di nazionalità diverse su temi di politiche e crescita associativa, di stili di vita, di medicina preventiva, di integrazione sociale, dove l’idea di uno spesso diventa il progetto di tutti, dell’associazione. Insieme con le istituzioni sanitarie, direzione sanitaria per tutelare i donatori, curare gli ammalati e assicurare loro la migliore e sicura terapia trasfusionale. Insieme con le istituzioni scolastiche per dare il nostro contributo alla crescita dei nostri figli, presentando progetti su temi specifici rapportati all’età come: la solidarietà, l’educazione alimentare e sanitaria, la medicina preventiva, gli stili di vita per far sì che crescano in modo sano ed equilibrato, che imparino a dare un alto valore alla vita, alla propria e a quella degli altri. Insieme con il terzo settore, con l’associazionismo in generale, con il mondo dello sport per collaborare e promuovere iniziative comuni, avvicinando i due mondi in modo da ottimizzare e scambiarsi le risorse .

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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