La sensazione di impotenza offensiva trasmessa dagli ospiti nelle prime battute è qualcosa di onestamente malinconico, considerate le 41 reti messe a segno in 29 gare. La squadra rosanero infatti anziché pungere come un coltello, lo fa come un cucchiaio, ma quel che è peggio è che dà la sensazione di non crederci, di non sentirsi possibilista nella rincorsa alla seconda piazza occupata dall'Atella e distante solo un punticino. Al 10' Saccente, ben incuneatosi nelle maglie avversarie, insacca sugli sviluppi di un corner. Con il passare dei minuti però, il Valdiano esce dal guscio, si ordina, prende coraggio e tenta ripartente appoggiate soprattutto dalla vivacità di Salamone, poco lucido però negli ultimi 20 metri. Qualche minuto dopo Spinelli sgancia un missile da 20 metri, ma San Coretti toglie le castagne dal fuoco. L'immediato ritorno sul terreno di gioco non fa bene al Valdiano, ormai preda del fantasma policorese. Al Perriello, a dispetto di un sole finalmente primaverile, si raggelano i cuori dei rosanero, marmorei nel sottostare ai ritmi veloci imposti dai biancorosso azzurri che raddoppiano al 38' con un guizzante Savoia. Valente poi lo sostituisce con Cappiello per coprirsi e contenere il Valdiano che accorcia al 94' con Salamone in mischia.
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
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