POLICORO – Per i turisti e non
che vogliano approfondire la genesi del centro jonico attraverso il cibo c’è il
progetto: “Mangia Grecia”. Ideato dal ristoratore Pino Celano di “Gusti lucani”
è stato presentato lunedì mattina 30 marzo nel suo ristorante di via Puglia.
Insieme a lui l’archeologa Agnese Pecoraro, la cuoca Mariella Traversa e
Gianpiero Ciaccia, quest’ultimo curerà la parte ludica del quizzone di fine
serata per gli utenti; mentre l’allestimento scenografico viene curato dal
ceramista Michele Gambarelli. Gli avventori potranno scegliere tra un menù di
pesce, uno di carne e un terzo in fase di ideazione per i vegani. Il progetto
mira, come ha spiegato Valentina Celsi nella fase di presentazione, ad avvicinare
il turista alla conoscenza del territorio con la convivialità di un piatto
tipico della Magna Grecia, da cui Policoro trae le sue origini, a base di
spezie, zuppe di cereali, tortino di mare, brodo di carne, pane aromatizzato, un
dolce simile alle mille sfoglie dei giorni nostri e tante altre prelibatezze
della civiltà ellenica riproponendo proprio gli stessi piatti di cui si
alimentavano gli antichi greci durante la colonizzazione della fascia jonica.
Grazie agli studi della dott.ssa Pecoraro, sui trattati di gastronomia, le
tavole di Herakleia, le iconografie, scavi archeologici, commedie in un periodo
storico che va dal VII secolo a.C. in poi si è arrivati a redigere un vero e
proprio menù per gustarsi, o meglio degustarsi, il territorio in maniera
semplice con un quiz finale che sarà proposto a tutti i clienti del ristorante
che così potranno misurare il loro grado di apprendimento storico della loro
metà vacanziera. Per il momento “Mangia Grecia” viene offerto su prenotazione,
ma con l’arrivo dell’estate nei “Gusti Lucani” si potrà mangiare ogni sera
riportando così l’orologio della storia indietro di qualche secolo. Alla
presentazione del progetto c’era anche l’assessore comunale alla Cultura, Massimiliano
Scarcia (Trenta –centro destra), che ha parlato dell’iniziativa come momento
per differenziarci da altri modelli turistici di altre località, soprattutto
marine, e così trasformare il turista in abitante abituale.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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