sabato 8 febbraio 2014

Trampled art


POLICORO – Si sono dati appuntamento il 7 febbraio nella famosa galleria milanese Deodato i primi undici artisti italiani contro la lobby delle gallerie a pagamento nella protesta che prende il nome nel movimento “Trampled art”. Tra loro è stato selezionato anche il pittore lucano Andrea La Casa, il quale proprio in questi giorni ha inaugurato la sua mostra di quadri, permanente, a Policoro in via Toti, “Art Gallery”, e nello stesso tempo ha dato vita all’associazione culturale “Segni e colori” che ha in Loredana Cafaro la direzione artistica. Dalle 17:00 alle 19:00 si possono ammirare i quadri di arte contemporanea del pittore jonico, che dopo aver girovagato tanto nella sua vita alla ricerca di momenti ispiratori per poi dipingerli, ha deciso di fermarsi in loco per dare il suo contributo alla crescita culturale e civile di Policoro. Nel suo mondo di via Toti lo abbiamo incontrato  preannunciandoci appuntamenti fissi tutto l’anno di arte e cultura, il prossimo l’8 marzo. Ma al di là della sua personale pinacoteca, il suo viaggio nella città meneghina serve a dare una sterzata al mondo della pittura che oggi, a suo dire, sarebbe ad appannaggio solo di coloro i quali se lo possono permettere: “Riteniamo –osserva La Casa- che l’arte non debba essere un settore d’elite, riservato solo a chi ha i soldi per poter esporre nelle gallerie italiane; ma una forma di espressione libera a cui tutti possono accedere. Purtroppo in Italia solo chi ha i soldi riesce ad esporre i quadri nelle gallerie cittadine, mentre chi non se lo può permettere viene messo ai margini. Ecco perché abbiamo dato vita alla protesta di arte calpestata a Milano che ha in Alessandro Giorgetti uno dei promotori. Anche Giorgio Grassi, uno stretto collaboratore di Vittorio Sgarbi, dovrebbe essere presente a perorare la nostra causa. La cultura è un bene immateriale da diffondere nei confronti di tutti e un bene da proteggere e tutelare perché è sinonimo di crescita nel senso lato del termine. Noi non siamo contro le gallerie a pagamento, però così come sono state concepite non vanno. La nostra proposta invece è quella di dare a tutti gli artisti la chance di creare un’opera d’arte da far visionare agli amanti della cultura e poi sulle vendite i galleristi potrebbero trattenersi una percentuale per far fronte alle spese. Mercificare una delle manifestazioni più nobili dell’uomo come l’arte non è la strada giusta per far avvicinare i cittadini al mondo della cultura. Aggiungere altro è superfluo! Noi non siamo per il motto: impara l’arte e mettila da parte, ma per diffonderla senza grossi oneri. Per tutti”. Idealmente gli è vicino anche l’assessore comunale alla Cultura di Policoro, Massimiliano Scarcia (Trenta- centro destra).

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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