Consorzi di bonifica, Giunta nomina Commissario unico
Un commissario straordinario
unico per tutti e tre i Consorzi di Bonifica di Basilicata che resterà in
carica dodici mesi con il compito di accertare lo stato patrimoniale e del
personale di ciascun Consorzio, di individuarne le attività e le passività
rinegoziando all’occorrenza i rapporti con i creditori, di individuare i
presupposti per la redazione del piano di classifica e del perimetro di
contribuenza, di predisporre il piano di risanamento, eseguire la ricognizione
dei beni e delle funzioni svolte, di redigere, una proposta per la
riorganizzazione degli stessi e di produrre a scadenza dell’incarico una
relazione sulle attività svolte. È quanto deciso dalla Giunta regionale su
proposta dell’assessore all’Agricoltura, Michele Ottati nell’ottica del
rinnovamento e dell’operatività del governo guidato dal presidente Marcello
Pittella. Il compito è stato affidato a Nino Falotico, già segretario regionale
della Cisl con maturata esperienza sindacale che dovrà presentare alla Giunta,
al massimo entro sei mesi, una proposta di riorganizzazione degli enti
nell’ottica di governance del comparto agricolo. Con l’adozione del
provvedimento di Giunta, si procederà allo scioglimento degli organi
amministrativi degli stessi enti in quanto sussistono le condizioni per
l’applicazione del comma 3° dell’art. 27 “Scioglimento degli organi” della
legge regionale 33/2001, in quanto sussistono situazione di irregolarità
amministrative e contabili che compromettono il conseguimento delle finalità
istituzionali dei Consorzi. La decisone è stata assunta considerando che tutti
e tre gli enti consortili versano da tempo in una situazione connotata da forte
difficoltà finanziaria che si riverbera sul funzionamento degli stessi. Nello
specifico, i Consorzi non hanno entrate proprie sufficienti tali da
garantire almeno il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti e delle
forniture essenziali, sono nell’impossibilità di riscuotere la gran parte
di crediti a fronte delle crescenti necessità, vecchie e nuove, del territorio
non si evidenziano iniziative tese a fornire servizi agli imprenditori agricoli
e a rimpinguare le casse consortili. Inoltre, le difficoltà finanziarie e
funzionali impediscono agli enti consortili di portare a termine opere
pubbliche oggetto di specifici provvedimenti concessori finanziati con fondi
statali (Cipe, Piano Irriguo Nazionale) e comunitari (Psr) e regionali
(stanziamenti annuali LR 33/2001), con gravi ripercussioni per la crescita del
territorio; ripetuti ricorsi alla possibilità di ritardare l’osservanza dei
termini per la redazione dei bilanci di previsione annuali e pluriennali
affaticano la gestione dei servizi di irrigazione e manifestano un ripetuto
andamento anomalo della gestione degli enti. Negli ultimi tre anni, infatti,
più volte i sindacati e le OOPP hanno sottoposto all’attenzione dei Prefetti di
Potenza e Matera le difficoltà incontrate dai Consorzi nel pagare le
retribuzioni del personale lamentando ritardi di molti mesi, di pagare le forniture
Enel, di non procedere con la dovuta tempestività ad eseguire opere per la
salvaguardia del territorio. Nonostante la legge regionale 33/2001 sulle
norme in materia di bonifica integrale non preveda di finanziare le spese
di funzionamento come le retribuzioni dei dipendenti e le forniture, la Regione
è intervenuta più volte per sostenere economicamente i Consorzi con
finanziamenti straordinari, oltre quelli stanziati annualmente, in modo da
consentire l’esecuzione di progetti con il ricorso alle economie dirette e di
ripianare la debitoria con Enel, con l’assunzione diretta di una parte
consistente del debito.
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