POLICORO – Da mercoledì 20 a domenica 24 novembre il personale del
Centro di Educazione Ambientale dell’oasi Wwf Bosco Pantano del centro jonico
con i propri esperti hanno raccontato il territorio nella settimana di
educazione allo sviluppo sostenibile, in collaborazione con l’Unesco, dal tema:
“I Paesaggi della Bellezza: dalla
valorizzazione alla creatività”. La presenza di diverse realtà ecologiche, il
delicato equilibrio con le attività antropiche in continua evoluzione,
l’alternarsi di ambienti unici, la presenza di animali altrove estinti e il
valore ambientale che questo luogo rappresenta, fanno del Bosco Pantano di
Policoro uno dei capolavori paesaggistici più importanti della Regione.
L’iniziativa è servita per diffondere la cultura della sostenibilità in otto
punti tra il pubblico scolastico e visitatori coinvolgendoli in una serie di
attività che stimolano la fantasia e l’estro in uno dei palcoscenici naturali
più belli e suggestivi del territorio. Attraverso l’escursionismo didattico-scientifico,
i progetti di educazione ambientale e i laboratori, si è andato alla riscoperta
dell’ultimo Bosco Planiziale dell’Italia meridionale, fotografando, disegnando
e osservando in modo innovativo ed efficace ogni singolo scorcio di
incontaminata natura. “Con questa iniziativa –spiegano i volontari del Wwf- ci
auguriamo soprattutto di avvicinare i ragazzi e le scolaresche alla conoscenza
del proprio patrimonio naturalistico, utilizzando i loro mezzi di comunicazione
e approfittando dell’occasione per creare un momento di aggregazione ludica e
istruttiva allo stesso tempo”. In una delle cinque giornate è stato ospite
anche il primo cittadino di Policoro, Rocco Leone (Pdl), insieme alle
scolaresche dell’istituto comprensivo “L. Milani” di via Puglia, che ha
inaugurato la Mostra delle tartarughe marine del Mediterraneo. Il
messaggio fatto veicolare è quello del Bosco inteso come casa di tutti e
sostenibilità come valore che garantisce alle generazioni future di poter godere
delle stesse risorse di cui hanno goduto le precedenti: ambientali, economiche
e sociali.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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