mercoledì 27 novembre 2013

Area produttiva a Scanzano. L’Amministrazione comunale di Policoro non ci sta

POLICORO – La città di Policoro e Scanzano jonico ancora i ferri corti. Non è la prima volta che le due cittadine si trovano di fronte ad una dura contrapposizione politica amministrativa. Di recente c’è stato il trasferimento del Commissariato da Scanzano a Policoro con non poche polemiche. Ora invece Scanzano sembra essersi ripresa la rivincita con l’individuazione di un’area produttiva al confine tra i due territori. E l’Amministrazione comunale della città d’Ercole non ha ben digerito tale scelta spiegando i motivi in una conferenza stampa tenutasi nel Palazzo di città nella mattinata del 26. Il sindaco Rocco Leone (Pdl) e il vice Enrico Bianco (Indipendente) hanno spiegato agli organi di informazione che il protocollo di intesa sottoscritto tra il Consorzio di sviluppo industriale di Matera a la città di Scanzano è inopportuno in quanto, a loro dire: a Policoro è stata individuata già un’area industriale negli anni ’70 nella zona Filici, alle spalle del centro commerciale, che per il momento rimane solo sulla carta; il confine tra Policoro e Scanzano ha un vincolo paesaggistico e storico essendoci il castello e l’area archeologica; le attività produttive artigianali inizialmente e industriali in un secondo momento sorgerebbero nei pressi del letto del fiume Agri con tutte le conseguenze in caso di calamità naturali con il fiume che ingrossandosi può esondare con tutte le ripercussioni in termini di danni facilmente immaginabili a cose e persone; infine c’è un’altra questione di opportunità dovuta al fatto che il dirigente dell’area tecnica del Municipio di Scanzano, Luigi Dichio, e anche dirigente dello stesso Consorzio e dunque ci sarebbe un conflitto di interessi su un Ente commissariato. E proprio sul commissariamento del Consorzio avvenuto nel 2010 con decreto del presidente della Giunta regionale che ha nominato reggente l’ ingegner Gaetano Santarsia, Leone ha affermato che bisognerebbe uscire da questa palude e restituire la gestione dell’ente agli amministratori locali perché il Consorzio gestisce soldi pubblici e le decisioni di straordinaria amministrazione come quella di ubicare a Scanzano un’area produttiva deve uscire da una concertazione più ampia politica amministrativa e non da decisioni prese singolarmente, oltretutto da un Commissario che dovrebbe preoccuparsi solo dell’ordinaria amministrazione. L’Amministrazione comunale di Policoro teme che dietro questa manovra si possa nascondere la volontà politica di mettere definitivamente nel cassetto il progetto Filici a scapito di quello nascente alla foce del fiume Agri. Ricordiamo che il Consorzio è un ente pubblico sub regionale e proprio alla Regione il Comune cercherà di chiedere un parere sul perché a Scanzano è stato dato il via libera, con il parere anche dell’autorità di bacino, mentre Policoro aspetta da 40 anni l’istituzione di un’area industriale.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)

Cos’è il Consorzio di sviluppo industriale

Il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera (Csi) è un ente pubblico economico che opera in una delle realtà più dinamiche dell’intero Mezzogiorno d’Italia. Grazie alla sua autonomia amministrativa, finanziaria e contabile, il Csi opera come un soggetto imprenditoriale. Ha una struttura operativa molto snella che gli consente di funzionare come uno sportello unico per le aziende e di assisterle sia nella fase di insediamento che in quella di crescita produttiva. E’ un ente virtuoso: ha una struttura finanziaria sana, non ha debiti e, anzi, produce utili che vengono reinvestiti, insieme ai capitali messi a disposizione dalla Regione Basilicata nell’ambito dei Fondi Fesr dell’Unione Europea, nel potenziamento delle infrastrutture e per accrescere qualitativamente la dote dei servizi erogati alle imprese insediate. Gestisce tre aree industriali (una nelle immediate vicinanze del porto di Taranto, le altre due a pochi chilometri da Matera) di medie dimensioni in cui operano centinaia di imprese. Ha partecipazioni nella società di gestione dei servizi industriali in Valbasento (Tecnoparco) e nella Lucana Fly.

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