POLICORO – Chiuso per ferie. Non
è proprio così per il cinema Hollywood del centro jonico. Non si capisce il
perché stenti a decollare la proiezione di film nell’apposita sala della zona
Lido. Dieci anni fa circa partiva la programmazione con continuità negli oltre
300 posti a sedere. Poi la proprietà, impegnata in altri settori, decideva di
darla in gestione. Però domanda e offerta non si sono mai incontrate. Di mezzo
alterne peripezie giudiziarie tra tentativi di fallimenti e salvataggi. Tra
fine 2012 e inizio 2013 riapre tra mille speranze il cinema con i film/commedia
che tanto divertimento infondono e discreti utili portano in cassa. Passata
l’euforia si ritorna alla solita routine di sempre. Richiusura della sala, da
mesi e non per l’arrivo dell’estate, con buona pace di coloro i quali speravano
di non dover andare più a Francavilla sul Sinni, Trebisacce o altre località per
assistere ad una anteprima. A questo punto bisogna capire se a Policoro ci sono
le condizioni o meno per avere un cinema. I numeri sono dalla parte di chi ha
investito, e sono anche superiori alla media di altre città limitrofe, però
forse manca la cultura di recarsi in una sala proiezioni vista la possibilità
di noleggiare Dvd. Tuttavia l’atmosfera del cinema è unica e i policoresi che
vanno fuori lo sanno e sono in tanti. Inoltre le videoteche ci sono anche in
città e non hanno impoltronito gli utenti. Anzi sono state da incentivo.
Facendo un parallelo è come l’avvento del Pc. I dati possono essere archiviati
in cartelle, Cd e per drive e invece il lancio di stampe è praticamente
continuo con una proliferazione di carte superiori rispetto a quando non
esisteva il computer. Pertanto quando l’estate sarà passata pubblico e privato
si dovrebbero sedere a tavolino per capire se ci sono le condizioni per una
nuova, seria e definitiva programmazione o se non sia il caso di archiviare
un’altra pagina negativa di un investimento, con la compartecipazione pubblica
regionale, fallito a scapito del contribuente insieme, ad oggi, al museo
naturalistico provinciale e al PalaOlimpia comunale. Strutture chiuse da tempo
nel primo caso e da sempre nel secondo, tranne rarissime eccezioni.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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