venerdì 5 luglio 2013

L’estate di Policoro tra luci e ombre

POLICORO – L’estate in riva allo Jonio, sponda Policoro, sta entrando nel vivo. Le difficoltà sono tante, soprattutto dal lato economico, però coraggio e determinazione nell’investire non mancano. L’offerta turistica sul lungomare centrale di box commerciali è passata da 22 e 33 circa, anche se ancora chiusi nel momento in cui scriviamo. I lidi, tra fissi e mobili/leggeri, sono 12 più quello di Marinagri in Torremozza. E tra questi c’è chi ha investito due volte. Parliamo di Massimo De Lorenzo e il suo Sporting Beach che dopo l’incendio dell’ultima domenica di maggio ha lavorato il doppio per ripartire come prima e più di prima con grandi motivazioni. A parità di periodo rispetto ad un anno fa l’andamento delle presenze è in chiaroscuro tendente più al chiaro tra coloro che abbiamo sentito. E uno dei motivi di un settore che “tiene” e non demorde è la politica dei prezzi. La Capannina di Antonio Mastrosimone ad esempio: 5 euro a pezzo come media per ombrellone e sedie a sdraio in uno dei lidi tradizionali della Duna attrezzata. A tutto ciò si aggiunge il self service e ristorante annesso con animazione varia. Ci sono strutture ricettive che farebbero la loro bella figura anche a Rimini. Tra queste il Policoro Village di Luigi Lavieri: “Non ci possiamo lamentare di come stanno andando le cose nel camping. La nostra tenacia nel proporre un servizio moderno è stata preamiata. I turisti che sono venuti l’anno scorso per buona parte sono ritornati e il passaparola ci ha portato ad essere più conosciuti. Si può scegliere la sistemazione nel bungalow, nell’area camper e quella attrezzata per chi si porta la tenda dietro. Abbiamo prenotazioni fino a fine estate con un lieve incremento nel mese di agosto”. A proposito di ricettività moderna e innovativa della riviera romagnola un salto di qualità è stato fatto dal circolo nautico Aquarius (Torremozza) di Mimmo Calbi e Moira Cusimano, che con la loro scuola di vela aperta da fine marzo con chiusura a metà ottobre raggiungeranno il picco di 4300 ragazzi ospitati, superando di un migliaio i numeri degli anni scorsi. Ritornando poi sul lungomare centrale il Circolo velico lucano di Sigismondo Mangialardi ha da metà giugno iniziato i viaggi soggiorno  bisettimanali per ragazzi con i soliti numeri ormai consolidati e stazionari: 14 mila presenze dalla primavera all’estate tra mare, ambiente e sport. L’attrattore per eccellenza è l’oasi del Wwf dell’Idrovora: “Chi soggiorna da Trebisacce a Taranto viene qui a Policoro –ammette Antonio Colucci- per conoscere non solo il nostro ambiente incontaminato ma anche la nostra attività di ricerca, il centro recupero animali marini e centro visite del Wwf. Le presenze sono tante, i soggiorni un po’ meno però il nome di Policoro è legato ad un filo doppio al Wwf. Quando la crisi passerà saremo più concorrenziali”. Peccato che il museo naturalistico sia ancora chiuso e sono passati 12 mesi! Altra nota dolente: ci sono bar e pizzerie che in piena estate osservano ancora la chiusura settimanale; mentre negozi di vicinato no food chiudono troppo presto, alle 21:00. A pochi chilometri, Castellaneta, alle 24:00!

 

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)


 

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