giovedì 4 luglio 2013

La Mela di Odessa: raccolta fondi per ripiantare la pineta

POLICORO – Nell’ultimo week end di maggio parte della pineta del lungomare centrale di via Lido del centro jonico andò in fumo, causa un rogo scoppiato nel primo pomeriggio di domenica le cui cause ancora oggi sono sconosciute: accidentale o causale? Fatto sta che oltre all’incendio di un lido, “Sporting Beach”, poi rimesso a nuovo e oggi operativo, decine di ettari sono stati bruciati dalla furia del fuoco. Così l’associazione La Mela di Odessa, che gestisce il lido Bambulè, ha dato vita all’iniziativa: “Ripiantiamola”, in un’ottica di accrescimento e consapevolezza sull’importanza del patrimonio naturalistico e ambientale, migliorarne la conoscenza sulle azioni di difesa e tutela necessarie alla sua salvaguardia. “L’associazione –si legge in una nota- ha pertanto presentato formalmente al Comune di Policoro, alla Provincia di Matera ed all’Apea un progetto che possa contribuire al rimboschimento della pineta interessata dall’incendio e chiesto ai due enti competenti per materia modalità e tempi per procedere alla realizzazione esecutiva della proposta progettuale. In occasione della decima edizione del Blues in Town festival, che si svolgerà a Policoro dal 7 all’11 agosto prossimo, vorremmo promuovere un’iniziativa finalizzata ad attivare una raccolta fondi che consenta di realizzare azioni di ripristino ambientale dell’area (pulizia dell’area soggetta al rogo, ripristino del sottobosco con interventi specifici, riqualificazione dell’area) e di  realizzare materiale informativo permanente per le buone pratiche di tutela dei beni naturalistici. Il progetto ideato dall’associazione policorese mira, inoltre, ad accompagnare attività di sensibilizzazione e promozione dell’area marittima boschiva rivolte ai turisti al fine di aumentare la conoscenza del patrimonio naturalistico attraverso visite guidate durante i giorni del festival, distribuzione di materiale informativo nei punti informativi della kermesse agostana e promuovere attività di adozione a distanza delle piante messe a dimora”.

Gabriele Elia

(fonte il Quotidiano della Basilicata)

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