giovedì 4 luglio 2013

Maiuri (Policoro Futura) su riscossione tributi comunali: attenti a non finire dalla padella di Equitalia nella brace.


POLICORO – “Policoro versa oggi in una serie di gravi difficoltà che vanno dalla perdurevole cronicità della raccolta dei rifiuti, alla crescente disoccupazione, al grave stato di abbandono di alcune aree cittadine, al progressivo e del tutto sottovalutato fenomeno del randagismo, alle strade cittadine in totale degrado, ai marciapiedi completamente informi, alle opere di urbanizzazione mai terminate,all’assenza di qualsiasi programmazione del territorio, alle molteplici problematiche ambientali più volte segnalate e sollecitate dalle opposizioni, dai tanti cittadini e dalle associazioni, ma mai seriamente prese di petto ed affrontate da questa maggioranza e tante altre ancora”. E’ quanto dichiara Giuseppe Maiuri portavoce di Policoro Futura. “Il mio gruppo –continua- sente la necessità di tornare su una tematica di fondamentale importanza per recuperare risorse e dunque meglio affrontare anche le succitate criticità: la riscossione dei tributi,  questione già più volte affrontata ed oggi, più che mai, di grande attualità in quanto al 30 giugno corrente mese è cessato il mandato di Equitalia, l’ente di riscossione che negli ultimi tempi ha accumulato le accuse più disparate a causa dei metodi, ritenuti troppo aggressivi, utilizzati per recuperare i crediti della pubblica amministrazione, con una proroga per i soli tributi inevasi al 31 dicembre anno in corso.  Abbiamo più volte spinto e trattato tale argomento, poiché tale forma di incameramento dei tributi nonché dei crediti da parte di Equitalia, comporta per il Comune l’obbligo di pagamento di un importo (stabilita in misura percentuale) a titolo di provvigione ai sensi dell’articolo 17, del decreto legislativo n. 112 del 1999, detto aggio, che grava non poco sulle maggiorazioni delle cartelle di pagamento a carico dei contribuenti. Sin dall’insediamento di questa maggioranza, e dunque anche dal nostro personale impegno attivo alla vita politica di questa comunità, abbiamo subito iniziato a stimolare il Sindaco a mezzo scritti circa la necessità di cacciare tale gestore e giungere ad altre forme di riscossione sulla scia anche dei tanti esempi di buona pratica sparsi sul territorio Nazionale. Finalmente nella penultima riunita assise comunale tenutasi martedi 04 giugno la maggioranza che guida la nostra città, in ottemperanza anche al D.L. 174/2012, ne ha fatto breve cenno, palesando timidamente la volontà di giungere ad una forma di riscossione “in house”. Accogliamo dunque con grande soddisfazione la convergenza anticipata nella riunita Assise dall’amministrazione e passiamo subito allo step successivo, ossia, non solo bisogna cacciare Equitalia, come ripeto più volte noi abbiamo sostenuto ed incoraggiato, ma farlo bene, essere attenti, particolarmente attenti, perché la tematica è complessa e disciplinata da apposite norme, nello specifico: la legge 388/2000 art.36, la n.106/2011 ed il D.L. 174/2012, commettere errori di interpretazioni o peggio ancora di superficialità nella gestione di tale passaggio sarebbe deleterio per le casse comunali. Le norme ultime stabiliscono infatti che Equitalia debba proseguire la sua attività solo per quanto concerne il recupero di imposte inevase e non per le multe le quali verranno pagate solo dagli onesti perché  da fine mese nessuno sarà più abilitato a riscuotere le multe di chi non le versa spontaneamente, ed a tal proposito facciamo riferimento alla nostra prima sollecitazione relativa a tale questione, assunta a protocollo comunale in data 24 Luglio 2012 nella quale  specificammo già da allora,  testualmente: “Per il Comune riscuotere direttamente non significa rinunciare al credito e premiare chi non paga, ma più semplicemente e puntualmente evitare quegli sciacallaggi che troppo spesso hanno determinato l’indigenza, e nei casi più gravi il fallimento, di persone o imprenditori in difficoltà”,  volendo con questo intendere che un Ente territoriale conosce le situazioni patrimoniali dei propri residenti e dunque può ben distinguere lo stato di bisogno dal furbetto di turno. Ultima considerazione, sempre oggetto del citato consiglio comunale, si è deliberato circa la nuova imposta governativa Tares, che accorpa anche la Tarsu, e che passa da tre a quattro rate dando almeno apparentemente maggiore respiro ai cittadini, anche qui attenzione alle apparenze poiché questa maggioranza di centrodestra in assoluta controtendenza con i rappresentanti politici a livello centrale fa di Policoro una delle prime città in ordine di maggiore tassazione su tutto il territorio regionale”.





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