POLICORO – Entro una settimana massimo dieci giorni l’aggregazione di centro dell’Amministrazione comunale uscente scioglierà il nodo del candidato sindaco alle consultazioni elettorali della prossima primavera. Dopo la convention di qualche settimana fa dove gli assessori e sindaco uscente, Nicola Lopatriello, hanno illustrato il consuntivo dell’attività amministrativa 2008/2012: Mpa, Api, Fli, Dc, Casa dei moderati, Città Nuova stanno discutendo al loro interno su chi sarà il candidato più spendibile, politicamente, da sottoporre al vaglio elettorale. Il primo cittadino uscente ha già detto e ribadito che ritiene conclusa la sua esperienza a Palazzo d’Ercole e guarda con interesse ad altre assemblee elettive. Questa è una certezza. Per il resto la rosa di nomi sui quali si cerca di stringere il cerchio è composta da: Mary Padula, assessore uscente alla Cultura; Antonio Ripoli, vice sindaco uscente; Filippo Vinci, anch’egli assessore uscente e Gianni Di Pierri. Come si suol dire in gergo politico si sta trovando la quadra della coalizione all’interno di questi nomi. La prima ha dalla sua l’entusiasmo e la giovane età associati all’esperienza di un anno di assessorato in cui ha ricoperto anche la carica di vice sindaco. Padula è espressione dell’Api e la candidata forte di Carmime Nigro, presidente regionale del partito di Rutelli. Il secondo è anch’egli giovane e vanta nel suo curriculum politico l’aver svolto due volte il presidente del Consiglio comunale della città di Policoro e poi il vice sindaco con delega ai Servizi sociali. E’ di area Mpa e l’uomo forte di Cosimo Ierone, anch’egli amministratore uscente. Ripoli può contare anche su un pacchetto di voti, ormai consolidato, di circa 200 preferenze. Filippo Vinci è entrato in Giunta per dare più slancio all’attività amministrativa su espressa richiesta di Lopatriello nello scorso settembre come tecnico, è un avvocato conosciuto in città e con un trascorso politico nella fila della Dc. Gianni Di Pierri è anch’egli un legale e alle amministrative del 2008 doveva guidare un’aggregazione di liste civiche; poi il progetto non andò a buon fine e decise pubblicamente sul palco di appoggiare il centro-destra guidato da Lopatriello. Tra i quattro è l’unico a non aver mai ricoperto incarichi politici. Nel caso in cui la coalizione non dovesse convergere su uno di questi quattro candidati non è escluso una sorta di mini-primarie. Difficile ipotizzare una spaccatura, la coalizione è compatta.
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