POLICORO – Il freddo glaciale che sta avvolgendo l’Italia e la Basilicata negli ultimi giorni non ha creato disagi solo ai trasporti ma anche al mondo agricolo. Infatti il Cam, Comitato agricolo del Metapontino di cui uno dei promotori è l’assessore uscente Saverio Carbone, a fronte dell’ennesima calamità che ha comportato “gelate” alle piantagioni di ortaggi e frutta, tra cui la fragola che viene raccolta a metà febbraio, registra un’impennata dei prezzi nella vendita di questi prodotti nella catena della grande distribuzione e al dettaglio: “purtroppo -osservano i soci del Cam- con queste temperature che in Basilicata non avevamo da anni ci siamo trovati di fronte ad una vera e propria emergenza. Non nascondiamo un ritocco dei prezzi nella vendita dal produttore ai grossisti per far fronte all’aumento vertiginoso della benzina e di conseguenza dei trasporti di un 10% circa. Però non condividiamo nemmeno la speculazione becera dei commercianti al minuto e dettaglio che approfittando del momento negativo per l’Italia –congiuntura economica e freddo polare- hanno aumentato i prezzi del 100 e in qualche caso del 200%; mentre i mercati generali sono stati più onesti ritoccandoli di un 10-15%. Soprattutto il comportamento dei primi noi lo riteniamo un gesto scorretto verso la categoria dei produttori. Con enormi sacrifici stiamo mandando avanti le nostre aziende, molte a conduzione familiare, e indirettamente ci stanno gettando addosso la responsabilità di questo aumento dei prezzi quando siamo noi stessi i primi a protestare e a respingere al mittente le responsabilità. Che a dire il vero sono anche del nuovo Esecutivo Monti. Infatti il ministro alle Politiche agricole, Catania, su questa vicenda è stato assente e nemmeno sulla piattaforma più complessiva della riforma del settore primario dell’economia ha battuto un colpo. Noi da anni siamo impegnati nel rivendicare la giusta attenzione al mondo agricolo chiedendo al Governo di farsi carico delle nostre esigenze a Bruxelles per quel che concerne la Pac (Politica agricola comunitaria), di trovare una soluzione per la situazione pregressa dei debiti, di facilitarci all’accesso al credito e di metterci in condizione di lavorare e continuare a pagare le maestranze sgravandoci degli oneri previdenziali che col tempo sono diventati sempre più pesanti. Di tutto questo finora non abbiamo traccia”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della Basilicata)
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