POLICORO – Per il secondo anno consecutivo il Cav del centro jonico (Centro aiuto alla vita) ha indetto il concorso fotografico: “Giovani aperti alla vita” rivolto agli studenti delle scuole superiori. La giuria nei giorni scorsi, dopo aver raccolto le foto degli studenti del liceo scientifico “E. Fermi” e dell’Ipsia “Pitagora” di Policoro, gli istituti che hanno risposto positivamente al bando, hanno stilato la graduatoria dei vincitori/trici che saranno premiati domenica mattina 5 febbraio alle 12:00 nei locali sottostanti la biblioteca “Massimo Rinaldi” di piazza Eraclea. I premi messi in palio sono: videocamera; telefonino; cornice digitale. Lilia Delia, socia Cav, ci spiega le motivazioni del concorso: “La mission del Cav è quella di sensibilizzare l’opinione pubblica sul bene più prezioso che abbiamo, la vita, e tutti i diritti annessi. Noi nel corso dell’anno cerchiamo di fare opera di sensibilizzazione in varie manifestazioni e in qualche caso abbiamo organizzato anche seminari di formazione qui a Policoro con buoni risultati in termini di presenze, soprattutto di realtà associative cittadine. Il concorso fotografico nasce dall’esigenza di educare i giovani al rispetto della vita in tutte le sue forme. Noi siamo contrari all’aborto e all’eutanasia tanto per fare alcuni esempi, anche perché riteniamo che la vita sia un dono divino. Se insegniamo ai ragazzi il valore intrinseco della vita che ciascun essere umano porta con sé, facciamo una grande opera pedagogica e dal nostro punto di vista anche etico. Un anno fa raccogliemmo circa 150 foto di vari istituti scolastici, quest’anno invece sono state meno però il messaggio immortalato dai giovani nella maggior parte dei loro clic sono state le relazioni umane e in subordine il contatto con la natura. Devo dire che i ragazzi hanno dimostrato una grande fantasia e dietro ogni foto di nasconde un bel inno alla vita e questa è la nostra più grande soddisfazione. L’anno prossimo per motivare meglio i nostri giovani cercheremo di ideare un’altra iniziativa perché non vogliamo interrompere un percorso formativo per noi e per loro così carico di significati. Nel frattempo abbiamo iniziato, per il momento al liceo “E. Fermi”, un’attività di formazione sulla vita tra i banchi di scuola.
Gabriele Elia (fonte il Quotidiano della Basilicata)
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