La cittadina di Policoro ha inteso diffondere una lettera pervenuta (martedì ndr) all'Azienda, nella quale sostiene che la Asm avrebbe negato un ciclo di riabilitazione in favore del coniuge con postumi di episodi acuti. In merito, la Asm precisa che dispone di strutture sanitarie ben attrezzate e personale qualificato per assicurare la più adeguata assistenza e le migliori cure riabilitative. Nei casi di pazienti con difficoltà a deambulare - spiegano ancora dall’Asm- è possibile il ricorso a prestazioni erogate direttamente in assistenza domiciliare. Ove non bastasse, nel territorio di competenza vi sono strutture private accreditate che possono erogare i medesimi servizi. Non vi è, quindi, ragione per ricorrere a strutture di altre Asl, come nel caso di specie, quando la stessa prestazione che si richiede viene prontamente garantita con la stessa professionalità e competenza dalle strutture private o pubbliche presenti nella Azienda di residenza. Se i cittadini, pur in presenza di strutture idonee ad erogare determinate prestazioni, continuano a rivolgersi fuori ambito territoriale o, ancora peggio, fuori regione, non si vedrebbe la ragione per continuare a garantire i servizi nell’Azienda di appartenenza. L'offerta di prestazioni nell'ambito della Asm è ampia e diversificata, per cui il diritto ad ottenere assistenza sanitaria è pienamente garantito al cittadino in questione, e può essere fruito con immediatezza».
Fonte Il Quotidiano della Basilicata
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