Policoro, 16 nov 2010 – E' partita la guerra della carta a Policoro. Già, quella stampata. Una delibera di giunta, la 224, sul solco tracciato dall'UE, ha liberalizzato la vendita dei quotidiani, l'idea non piace ai “conservatori” (quelli che sul mercato già ci sono da tempo), piace invece a chi vorrebbe avviare una nuova impresa, una nuova attività e quindi nel mercato fatto di giornali e riviste vorrebbe entrarci. E' il caso di un giovane laureato di Policoro, Ottavio Sollazzo,che ha replicato alla nota stampa diffusa dal consigliere comunale di opposizione Francesco Labriola (pd). Il consigliere aveva paventato nell'atto amministrativo il rischio che si potesse alimentare una sorta di “clientela spicciola”. Ma secondo Labriola c'è di più: “ Ci sono delle forzature in quanto (la delibera 224, ndr.) fa riferimento a pareri della dottrina che ha interpretato in maniera estensiva la Direttiva 2006/CE Servizi al mercato interno, approvata con Decreto legislativo 59 del 20/03/2010, andando dunque a violentare la volontà del legislatore”. Labriola ha poi lanciato la provocazione politica: “Pare che un noto sostenitore della PDL è pronto a inoltrare richiesta, possibile solo grazie alla delibera n. 224, contestata e non concertata con le rappresentanze sindacali di settore. L’ennesima iniziativa, frutto di approssimazione manifesta, dimostrazione che c’è bisogno di una opposizione che sa assolvere al ruolo ispettivo, con i mezzi della politica, al servizio della comunità”. Una posizione che non ha gradito il giovane Ottavio Sollazzo che ha inviato una mail in redazione. “A seguito dell'esternazione rilasciata dal consigliere Franco Labriola, mi sento in dovere verso me stesso e verso la categoria che rappresento ovvero “i Giovani di Policoro” di rispondere all’accusa di clientela spicciola. Preciso che a seguito della delibera n°224 da comune cittadino, senza alcuna etichetta di natura politica e soprattutto senza esercitare alcuna forma di clientelismo, presentavo all’ufficio competente regolare richiesta di licenza per la vendita di giornali e riviste. E che contrariamente a quanto ritiene il consigliere non sono affatto un noto sostenitore del PDL ma un giovane laureato disoccupato che vuole intraprendere un attività imprenditoriale per rimanere nel proprio paese piuttosto che fare le valige e andare via. Inoltre ritengo che il ruolo di un consigliere debba limitarsi a vigilare sull’operato della P.A. senza necessariamente offendere la dignità di un cittadino”.
LE REAZIONI RISPETTO ALLA DELIBERA
Gianluca Marrese: "Non siamo contro l'apertura di nuove attività ma Policoro ha bisogno di un piano commerciale"
Gianluca Marrese (pd)
POLICORO – Liberalizzare o non liberalizzare la vendita dei giornali? Questo è il dilemma. Sul punto abbiamo sentito il primo cittadino di Policoro e il capogruppo PD in Consiglio Comunale, Gianluca Marrese. Quest'ultimo ha mosso una duplice critica al provvedimento: “ A Policoro manca un piano commerciale, quindi la deroga attuata con la delibera non ha senso: è campata in aria. Prima bisognerebbe regolare il commercio, poi eventualmente pensare alle deroghe”, ha detto Marrese interpellato telefonicamente. E, ancora: “ Il fatto che la politica non regoli certe materie non fa altro che provocare fibrillazioni, tanto da alimentare l'erronea convinzione che ciò che dovrebbe essere un diritto si trasformi in una sorta di concessione o privilegio di natura clientelare. Non sono assolutamente contro l'apertura di nuovi esercizi, ma ci vogliono regole certe. Senza trascurare la situazione imbarazzante che si crea fra i cittadini interessati. Cosa dovranno fare..guardarsi in cagnesco?”, ha concluso Marrese.
Il sindaco, Nicola Lopatriello: "Sulla vicenda avrei gradito un confronto non uno scontro"
N.Lopatriello, sindaco di Policoro
POLICORO - Liberalizzazioni? Il primo cittadino di Policoro ha così commentato: “ Rispetto il consigliere Labriola ma ogni tanto si mette a fare l'agitatore senza avere cognizione di causa”, ha detto Lopatriello. E, ancora: “ Vorrei puntualizzare come la liberalizzazione non l'ha prevista il comune di Policoro ma una norma Comunitaria (Ue). La voglia di fare sciacallaggio però dà fastidio. L'Amministrazione che rappresento non guarda nelle tasche dei cittadini per capire che tessera hanno se di destra o di sinistra. C'è da parte nostra la voglia di fare qualcosa che vada a vantaggio dei cittadini. Le edicole, ma anche altri servizi, sul territorio di Policoro seguiranno la crescita della Città. Chi ha casa al mare non può prendere l'auto o l'autobus per fare 3 – 4 chilometri e raggiungere l'edicola più vicina in centro. La stessa cosa vorremmo che non accadesse per chi risiede a Marinagri (“dove ce ne saranno 2”). In tutta onestà sulla vicenda avrei gradito un confronto e non certo uno scontro”, ha concluso. Sull'assenza del piano commerciale il sindaco ha replicato: “ Non sono un burocrate ma sono un politico. Ho semplicemente preso una decisione: è stato possibile dare l'opportunità a un cittadino di avviare un'attività? Si! E non l' ho vietato”.
FONTE
Ginaluca Pizzolla
La Nuova del Sud
Nessun commento:
Posta un commento