POLICORO – Alle 18.30 di mercoledì 17 novembre si è riunito il consiglio comunale di Policoro; all’ordine del giorno solamente il rinegozio dei mutui accesi alla Cassa depositi e prestiti. Sorpresa delle sorprese, non c’è l’elezione del presidente della massima assise. Infatti, il mandato di Otello Marsano è scaduto lo scorso 5 novembre e la seduta di oggi è stata convocata e sarà presieduta in regime di proroga. Ma, entro fine mese al massimo, dovrà essere convocato il Consiglio che eleggerà il presidente per i restanti due anni e mezzo di legislatura, fino alla primavera 2013. La cerchia dei contendenti, come già abbiamo avuto modo di anticipare, è ristretta a tre nominativi: Otello Marsano (Pdl), Pino Callà e Antonello Ripoli (Città nuova). Il livello di “agguerrimento” è uguale in ognuno di loro. Nessuno vuole fare un passo indietro. Ma, attenzione, a prescindere da come andrà a finire, il Pdl ne uscirà ridimensionato. Infatti, seguendo un criterio logico e stando alle indiscrezioni, la cosa appare assai probabile. Se Marsano ottiene l’accordo su di sé, Callà esce dal partito e si dichiara indipendente (cosa che ha già fatto giovedì ndr), lasciando il Pdl in Consiglio con quattro consiglieri: Lauria, Colucci, Bianco e Marsano. A fronte di tre assessori, di cui uno con delega di vicesindaco: Leone, Lasaponara e Siepe. Ma anche il sindaco Lopatriello, salvo dichiarazioni diverse è del Pdl. Già con quattro scranni non riuscirebbero a reggere tutta la delegazione di giunta che hanno tenuto sino ad oggi. Per non perdere nessuno, il coordinatore del Pdl policorese, nonché vice sindaco, Rocco Leone, sarebbe disposto a dare l’assessorato di Siepe a Callà, ma questi non ne vuole sapere di entrare ingiunta. E’ categorico. Marsano in caso di presidenza a Callà, non accetterebbe un semplice assessorato, avendo un passato da sindaco, per cui, se Leone gli concede il suo posto, andrebbe bene, altrimenti lascerebbe probabilmente anche lui come Callà in caso di non presidenza, il Pdl. Poi c’è l’ipotesi di presidenza a Ripoli. Città Nuova sarebbe ristorata rispetto al deficit iniziale, quando dopo aver eletto quattro consiglieri, accettò due soli assessorati in cambio di un posto nella Mu.se. mai arrivato in quanto la multi servizi municipalizzata, voluta dall’ex sindaco, Serafino Di Sanza, è finita in archivio. Finalmente avrebbe la famosa terza postazione. Che, a onor del vero, rispetto ai rapporti di forza con il Pdl, le tocca. Così, se nè Callà e né Marsano, sono disposti ad accettare l’assessorato di Siepe, l’indiziato numero uno ad uscire dalla giunta, la quadra si trova solo se Leone accetta di fare l’allenatore e lasciare a Marsano il suo posto, per non perdere pezzi e far crescere il gruppo in attesa della grande investitura per la successione a Lopatriello. Fantapolitica. Un’altra ipotesi nemmeno tanto remota, è che in caso di non accordo si vada in Consiglio liberamente, e il presidente lo farà chi prende più voti. In tal caso la minoranza con ben otto seggi, sarebbe determinante. E poi dopo, comunque andrà a finire, partirebbero le danze e il riassetto dei rapporti di forza per, a quel punto, invocare la verifica della giunta comunale. Il sindaco, astuto politicamente, pare stia a guardare, ma non si esclude una sua mossa risolutrice a sorpresa.
fonte
provinciamt@luedi.it
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