Nei giorni scorsi i baschi verdi del centro jonico hanno individuato una cantina vitinicola in provincia di Taranto il cui titolare aveva contraffatto le etichette del proprio prodotto riproducendo paesaggi o nature morti per essere più competitivo sul mercato, dimostrando la bontà del suo prodotto. Infatti tra le stampe rinvenute dalle Fiamme gialle ci sarebbero: scudetti delle squadre di calcio e scuderie di Formula 1 per attirare l’attenzione della clientela. Solo che l’imprenditore non aveva fatto i conti con la legge sulla tutela dei marchi e proprietà industriale italiana, molto severa, che prevede la concessione dell’esclusiva del titolare del marchio per la riproduzione dello stesso: vedi il merchandaisign delle note squadre di calcio. L’operazione è nata con il sequestro di queste bottiglie di vino in un bar dalle fascia jonica che hanno portato poi i finanzieri ad individuare il produttore all’interno dei cui locali sono state trovate oltre a 600 etichette contraffatte scaricate da internet, tra cui San Pio e Totò Riina (dal sacro al profano!), e anche una stamperia proprio come nel film del principe De Curtis: “La banda degli onesti”. Due persone sono state denunciate a piede libero alla procura della Repubblica di Matera per attività illecita.
Gabriele Elia
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