POLICORO – Da sette giorni in via Sempione, quartiere “Borgo Nuovo”, all’ingresso Policoro Sud per chi viene da Nova Siri, si stanno verificando spiacevoli episodi di maltrattamenti agli animali. Anzi il fatto penalmente più rilevante è la morte di gatti che sta allarmando tutto il quartiere molto popoloso della città di Policoro. La denuncia, non solo giornalistica, ma anche penale sembrerebbe, arriva da una cittadina della zona il cui gatto è stato salvato proprio all’ultimo momento dall’ennesimo avvelenamento: “Hanno usato –spiega- veleno di lumaca di colore blu molto pericoloso perché paralizza il sistema nervoso dalla testa alla coda per poi far spirare l’animale. Il prodotto chimico usato dovrebbe essere il carbammati, un insetticida molto pericoloso. Quando sono ritornata a casa e mi sono accorta che anche al mio gatto era stato fatto ingerire, magari insieme al cibo per animali, anche questa sostanza mortale ho subito chiamato il veterinario e siamo riusciti a salvarlo in tempo”. Siccome si sta diffondendo il panico tra i residenti, è stata anche presentata all’ufficio comunale competente una nota. “Ritengo che questo cittadino, di cui oggi non si conosce la generalità –osserva la signora-, sia una persona incivile e con poca sensibilità poiché i gatti non danno fastidio a nessuno e non creano pericoli. Mi auguro che non sia un vicino di casa, dato che i buoni rapporti di vicinato vanno sempre tutelati anche se a tutto c’è un limite. Infatti il mio non è un caso isolato ma in pochi giorni altri gatti sono stati uccisi con la stessa modalità”. Ad oggi non si conoscono i motivi per i quali questo serial killer abbia preso di mira i gatti, però in passato c’è un precedente legato ai cani randagi avvelenati da polpette impregnate di topicidi. In quella circostanza, però, la morte del miglior amico dell’uomo per avendo sollevato le ire di associazioni ambientaliste non portò a nessuna conseguenza se non quella, sicuramente positiva, di veder ridimensionato il fenomeno. Ora però si è passati ad altri quadrupedi. Che la regia sia la stessa?
Gabriele Elia
(il Quotidiano della Basilicata)
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