Un controllo ad ampio raggio
negli stabilimenti balneari del meta pontino che ha portato gli ottanta uomini della
Guardia di Finanza impiegati a controllare complessivamente, 62 attività e
constatare irregolarità (violazioni per mancata o irregolare emissione di tali
documenti fiscali) in 29 casi, con una percentuale di irregolarità del 49 per
cento. Particolarmente significativa l'azione di controllo in materia di
lavoro: nel corso dei controlli concentrati sui lidi e su villaggi turistici,
infatti, sono stati scoperti 30 lavoratori irregolari. Di questi
ben 24 sono stati
individuati in un'unica struttura ricettiva. La Guardia di Finanza Matera ha
attuato, nel week end del 21/22 luglio, un Piano Coordinato di Controllo Economico
del Territorio che ha interessato diverse aree della provincia di Matera. Nell'ambito
dell'operazione hanno operato sia pattuglie "in divisa", impegnate nell'attività
di contrasto e prevenzione degli illeciti fenomeni dell'abusivismo commerciale
e della minuta vendita di merci contraffatte, sia pattuglie di militari in "abiti
civili", contestualmente impegnate nel controllo della regolare emissione
di scontrini e ricevute fiscali da parte di contribuenti operanti in vari
settori commerciali. L'attenzione dei Finanzieri, stavolta, si è incentrata
soprattutto sulle località balneari della fascia ionico - metapontina, dove
sono state sottoposte a controllo numerose attività del settore turistico, con
particolare riguardo a stabilimenti balneari ed altre strutture ricettive di maggiore
consistenza. Le Fiamme Gialle hanno visitato anche i porti turistici della
fascia ionica, dove sono state controllate numerose imbarcazioni da diporto, mediante
l'identificazione dei relativi proprietari/possessori e verificato il pagamento
della tassa di stazionamento
delle imbarcazioni di lunghezza superiore ai 10 metri. In materia di contrasto
all'abusivismo ed alla vendita di prodotti contraffatti o pericolosi per la
salute, sono stati eseguiti diversi interventi, che hanno portato al sequestro
di 17.700 pezzi (tra cui articoli di bigiotteria e giocattoli privi dei
requisiti di sicurezza comunitari) ed alla segnalazione alle competenti Autorità
di 8 persone di varia nazionalità. Tre extracomunitari responsabili della
commercializzazione di prodotti contraffatti erano immigrati clandestini, privi
di permesso di soggiorno, nei cui confronti sono state avviate le pratiche di
espulsione dal territorio nazionale. Nel corso del piano di controllo sono
stati, infine, scoperti 7 soggetti completamente sconosciuti al fisco (cc.dd.“evasori
totali”) tra i quali un installatore di impianti elettrici, un imprenditore edile
e tre titolari di sedicenti circoli culturali e ricreativi che svolgevano,
invece, una vera e propria attività di somministrazione di alimenti e bevande. I
"Piani Coordinati" hanno, infatti, quale obiettivo fondamentale anche
quello di tutelare gli operatori economici "regolari"dalla sleale ed
illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che non rispettano la normativa in
materia di lavoro.
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