POLICORO - Reintegrato dal tribunale, senza
alcuna restrizione, nel suo incarico di dirigente medico nell’Unità di
Ostetricia presso l’ospedale di Policoro, ma l’Azienda sanitaria decide di
assegnargli una sorta di tutor, che vigili sul suo operato quotidianamente. E’
il caso paradossale del dottor Carlo Capodiferro, imputato con il collega
Giovanni Manolio in un processo per omicidio colposo, con vittima la giovane
bernaldese Rosalba Pascucci. Dopo lunghi mesi di demansionamento, il 2 maggio
scorso
Capodiferro ha ottenuto in tribunale il
reintegro, con refusione delle spese processuali a carico dell’Azienda sanitari
materana, che però ha ottemperato alla sentenza in una condizione che il
consigliere regionale, Mario Venezia, definisce umiliante per la
professionalità del ginecologo. In particolare, i dottori Riccardo Annese (il
Direttore sanitario ) sono stati incaricati dal dirigente dell’Asm Anastasio
di: “Rendere note a Capodiferro le linee giuda di comportamento clinico
condivise dai dirigenti medici durante la sua assenza e fornirgli chiarimenti
eventualmente richiesti. Ugualmente -si legge nella lettera di servizio- gli
sarà reso noto il regolamento interno adottato dalla Uo e ricordate le regole generali
di comportamento predisposte dalla Direzione Sanitaria; garantire, in ambito
lavorativo, il più possibile la sicurezza personale e la tranquillità e
serenità operativa di Capodiferro ed insieme vigilare sul rispetto, da parte
sua, formale e sostanziale delle regole interne; reintegrare Capodiferro in
tutte le attività della Uo di Policoro: guardie, reperibilità, attività ambulatoriale
specialistica in tutte le sedi servite dalla Uo di Policoro (...). Tale
reintegrazione sarà progressiva ed affidata al dottor Riccardi [...]. Il
consigliere Venezia ha presentato un’interrogazione al presidente la Giunta regionale
e l'assessore alla Sanità per sapere «se ritengano corretto il comportamento
della Asm e se sia giusto umiliare un medico di lungo corso, quale Capodiferro,
laureato in Medicina e Chirurgia da 35 anni e specialista in Ostetricia e Ginecologia
da 31 anni».
FONTE
Il Quotidiano della
Basilicata
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