POLICORO – Il problema dei
problemi della città jonica è diventata la raccolta differenziata. Se ne parla
dappertutto in questa estate, complice il caldo torrido che non pochi disagi ha
causato sia sotto il profilo dell’immagine che dell’olfatto, per non parlare
degli insetti che, nel cattivo odore, trovano un buon alleato per
moltiplicarsi. Il circolo cittadino delle Acli (Associazione cattolica
lavoratori italiana) non fa mancare le proprie criticità sul servizio, o meglio
disservizio della raccolta dei rifiuti: “Con il porta a porta differenziato
avremmo voluto –spiega una nota dell’associazione- dare un contributo
importante all’ecologia territoriale ed alla gestione sostenibile del nostro
ambiente, ma la situazione è divenuta davvero insostenibile; in questo modo la
nostra bella cittadina rischia di diventare una megacloaca che rappresenterebbe
la vergogna di tutto il comprensorio Metapontino con l’aggravante che proprio
in questi giorni i contribuenti di Policoro stanno ricevendo con puntualità le
cartelle di pagamento della Tarsu. Chi paventa una rivolta fiscale non ha tutti
i torti di fronte ad un servizio non all’altezza dell’imposta pagata. Non è
possibile - prosegue il documento delle Acli - che un Amministrazione da poco
insediata, seppure incolpevole dell’eredità ricevuta, non si renda conto dello stato eclatante di
degrado di tutte le nostre vie i nostri angoli, le piazze e soprattutto il
livello di incuria e sporcizia delle aree di mare dove i turisti sono
disgustati del peggioramento repentino registrato dallo scorso anno ad oggi e
già qualcuno minaccia di vendere casa per altri posti. Ma i nuovi amministratori
dove vivono? Vedono quello che vediamo noi?
Si rendono conto che la misura è colma? Non è più possibile gestire il
contratto in questo modo neanche un giorno. Noi ci eravamo complimentati per la
formazione della nuova Giunta in poche ore e avevamo ascoltato con interesse le
dichiarazioni del sindaco sul tema importante della raccolta dei rifiuti e
sulla volontà di risolvere il problema in pochi giorni, ma questa incapacità
cronicizzata già da tre mesi della questione è veramente disarmante. In tutte
le ore del giorno e della notte non c’è zona o quartiere che non offra il
triste spettacolo di enormi, variegate e nauseabonde quantità di immondizia che
decorano strade, vicoli, piazze, giardini, case e negozi ed in questi giorni si
aggiunge l’aggravante del caldo torrido che rende tutto puzzolente, con un
lezzo insopportabile. Auspichiamo seriamente che tutta l’Amministrazione si
metta seriamente al lavoro per trovare una soluzione immediata e concreta in
poco tempo oppure la cittadinanza che è già arrabbiata nera, anche per le
cartelle di questi giorni, travolgerà di contestazione e dissenso come un fiume
in piena che trascina tutto in maniera impetuosa”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano della
Basilicata)
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