POLICORO – La questione della raccolta
differenziata e del servizio di nettezza urbana, è ormai il nodo spinoso su cui
stanno convergendo tutti gli sforzi dell’amministrazione comunale di
centrodestra a Policoro, guidata dal sindaco, Rocco Leone, coadiuvato dal consigliere delegato
all’Ambiente, Giovanni Lippo.Ormai in piena estate sui rifiuti non si può scherzare. Dopo
innumerevoli lettere inviate dal comune alla ditta esecutrice dell’appalto, la
Tradeco, le parti si sono incontrate nella giornata di mercoledì 4. E’ emerso un
fatto tutto nuovo, destinato a risolvere in parte il fenomeno di abbandono
indiscriminato
dei rifiuti. A raccontarlo al Quotidiano è lo
stesso Lippo, che insieme al sindaco sta gestendo l’intera questione. «Siamo
riusciti insieme all’Ufficio tecnico comunale –ha spiegato il consigliere
comunale delegato all’Ambiente- ad ottenere l’autorizzazione da parte della
Provincia, per lo scarico delle acque reflue provenienti dall’Isola ecologica
di via Agri. Nei prossimi giorni dobbiamo ottenere la necessaria autorizzazione
igienico sanitaria da parte dell’Asm. Dopo il sindaco, con ordinanza, autorizzerà
l’apertura provvisoria, per novanta giorni dell’Isola ecologica. Questo porterà
vantaggi in termini di orari; il servizio inizierà dalle sei del mattino.
Inoltre, tutti gli utenti (soprattutto per chi produce un quantitativo
importante di rifiuti), potranno recarsi personalmente presso la piattaforma e conferire
la pattumiera. Il vantaggio è duplice: l’azienda usa la piattaforma come centro
di stoccaggio dei rifiuti, per poi trasportarli in discarica in un secondo momento.
Mentre i cittadini avranno la possibilità, a seconda delle esigenze (diverse da
quelle del calendario di ritiro), conferire tali rifiuti. Contestualmente –ha
spiegato il delegato
municipale all’Ambiente–partirà la Campagna di
informazione che sta mettendo a punto il Comune e verrà attuato dai vigili il
sistema sanzionatorio nei confronti dei cittadini indisciplinati. I ritardi nell’apertura
dell’Isola ecologica sono dovuti ad un problema di accatastamento dell’area, risolto
immediatamente dalla nostra amministrazione ed un problema di allaccio alla
rete idrica. Di fatto, tale rete è situata sotto la rampa della Statale Jonica
e, quindi, l’Acquedotto lucano necessita dell’autorizzazione dell’Anas, ente
proprietario della strada. Tradeco, momentaneamente, ha ricevuto le
autorizzazioni per utilizzare una cisterna sostitutiva. Nei confronti dell’emergenza
rifiuti, abbiamo messo in campo ogni sforzo per risolvere il problema.
Purtroppo, l’unica nostra arma è pretendere il
rispetto di capitolato speciale d’appalto e del
progetto–offerta, ma non possiamo inventarci nulla di nuovo rispetto a ciò che
abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione. Certo è che, qualora la ditta
Tradeco non si impegni al rispetto delle regole, il sindaco e tutta l’amministrazione
punterà alla rottura del contratto».
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
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