Niente
da fare. La Provincia di Matera verrà soppressa come almeno una metà delle
Province italiane. Finisce con una sconfitta la battaglia, autentica, in
commissione Bilancio del Senato che si è tenuta nel pomeriggio di venerdì 27
luglio per salvare Terni, Isernia e Matera, le tre province che si trovano in
Regioni con due soli capoluoghi. «Matera paga
la determinazione del Governo che non ha voluto cedere su questo punto temendo
che potesse essere la falla che metteva a repentaglio l’intero impianto di
riordino» spiega il senatore Cosimo Latronico, «questo round lo abbiamo
perso. Non siamo riusciti a far votare
l’emendamento, nè a far passare l’idea che nello schema di riordino che
inizierà a breve con le Regioni si potesse lasciare spazio a delle deroghe. Ora
la palla passa alla Regione e lì si aprirà un nuovo tavolo di confronto su cui
questa battaglia bisognerà riprenderla.
Io mi sono battuto per come ho potuto, sul riordino
delle province è passata la linea del governo che personalmente non condivido».
«Ho fatto – ha aggiunto il parlamentare lucano – una lunga battaglia in
Commissione per scongiurare conseguenze gravi per l'impianto istituzionale del
Paese». Il senatore ha evidenziato che «la Basilicata, per esempio, finirà per
avere una
sola provincia pur avendo
un’estensione di diecimila km quadrati. I nuovi parametri fissati dal governo,
infatti, prevedono l’estensione territoriale di 2500 km quadrati e una
popolazione di almeno 350 mila abitanti per provincia. Visto che c'è la
possibilità per le regioni di fare proposte di riordino delle province, ho
insistito che queste proposte potessero essere valutate anche in deroga ai
requisiti fissati dal governo. Ho votato contro i provvedimenti del governo e
mi auguro che presto ci sia una riflessione perchè credo che la costruzione del
nuovo assetto istituzionale del Paese non si possa fare in maniera
verticistica».
Fonte
Il Quotidiano della Basilicata
Nessun commento:
Posta un commento