Concorso Ostetricia Policoro, interrogazione di Venezia
“Mi è stata consegnata, in data
odierna, una busta chiusa e sigillata contenente al suo interno il nominativo
del probabile vincitore del concorso di Direttore della Unità Operativa
Complessa di Ostetricia e Ginecologia di Policoro i cui termini per la
presentazioni delle domande si sono chiusi il 3 luglio scorso”. A renderlo noto
il consigliere regionale del Pdl, Mario Venezia, il quale sottolinea che “si
tratta di un fatto di una gravità estrema e che lascia quantomeno perplessi
considerato che, da sempre, la questione dei concorsi, in Basilicata, è oggetto
di contestazione. Del resto è noto ed è pensiero comune che senza
raccomandazione non si riesce ad ottenere un posto al sole nella pubblica amministrazione.
Se così non fosse non sarebbe in discussione in Consiglio regionale una
proposta di legge, presentata dal Consigliere regionale Mazzeo Cicchetti, volta
a ridimensionare il potere decisionale delle commissioni di esame, il vero
vulnus, che, spesso, soggiacciono ai voleri del potente di turno”. “Non so
ancora – afferma Venezia - se la lettera devo consegnarla ai Carabinieri o ad
un Notaio ma, è certo, che la misura in questa nostra regione è colma da troppo
tempo ed è giunta l'ora di porre un limite all'assoluta amoralità della
politica lucana che, con una logica antica e superata, continua imperterrita ad
agire senza regole e senza rispetto per i cittadini. Spero che il contenuto
della lettera sia frutto di pettegolezzi e non abbia, a conclusione del
concorso, un riscontro nella realtà. Lo spero per davvero perché, altrimenti,
ci troveremmo al cospetto di un atto criminale e meritevole di ben altre
attenzioni. La Basilicata merita rispetto, da troppo tempo è maltrattata,
umiliata. La stessa umiliazione che subisce un professionista, il ginecologo
dottor Capodiferro, che dopo aver ottenuto giustizia, dal Tribunale di Matera,
si vede reintegrato nelle sue mansioni, dalla ASM, ma in una condizione di
affiancamento che ricorda la libertà vigilata dei rei”. Su questa questione
l’esponente del Pdl ha rivolto una interrogazione al Presidente la Giunta
Regionale e all'assessore alla Sanità per sapere: “se ritengano corretto il
comportamento della Azienda Sanitaria di Matera che ha reintegrato in servizio
non soltanto con oltre un mese di ritardo dalla sentenza del Tribunale di
Matera, il dott. Capodiferro, ma addirittura lo sottopone ad una forma
avvilente di accompagnamento; se sia giusto umiliare un medico di lungo corso,
quale il Dott. Capodiferro, laureato in Medicina e Chirurgia da 35 anni e
specialista in Ostetricia e Ginecologia da 31 anni; se anche in Basilicata sia
vigente lo stato di diritto contemplato dalla Costituzione Italiana”. “Il
problema fondamentale – continua Venezia - è che, in Basilicata, la politica
non si è resa conto di aver perso completamente di credibilità e chiunque
svolga, a qualsiasi livello, il ruolo del politico viene, giustamente,
apostrofato nel peggiore dei modi. Cosa fare per cercare di invertire la rotta?
Fare un passo in dietro, dare l'esempio, cercare di essere onesti soprattutto
con i cittadini che, nella nostra regione e nell'indifferenza di chi governa,
vivono momenti di elevata drammaticità”. “Più volte – conclude il consigliere -
ho invitato De Filippo ad aprire un dibattito sull'etica della politica ma,
come sempre accade, le nostre proposte miranti a migliorare lo status quo
vengono, volutamente, male interpretate e cestinate”.
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