venerdì 21 agosto 2015

In distribuzione il vademecum contro i raggiri agli anziani


POLICORO – La Compagnia dei carabinieri del centro jonico ha illustrato nella mattinata di mercoledì 19 agosto il vademecum contro le truffe e i furti agli anziani. Il capitano Michelangelo Lobuono ha spiegato che da gennaio 2015 fino al 31 luglio di quest’anno sono stati 30 i casi denunciati nei comandi territoriali di competenza che comprendono 9 Comuni del circondario, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2014. Si presentano a casa di anziani persone che si spacciano per dipendenti pubblici (Agenzia delle entrate, Inps, forze del’ordine) chiedendo soldi; o assistenti di studi notarili per la sottoscrizione di documenti su eredità che poi nascondono appunto delle truffe. Il raggiro avviene anche per telefono in qualche caso. E l’ufficiale ha raccontato una circostanza in cui una persona anziana ha consegnato 700 euro ad uno sconosciuto dopo che quest’ultimo per telefono aveva detto alla truffata che il figlio doveva pagare l’assicurazione per un sinistro mai verificatosi. La brochure, che è stata distribuita nei punti più frequentati da persone e anziani: uffici postali, Comuni e parrocchie  contiene consigli importanti sul fronte della prevenzione: non aprire mai la porta agli sconosciuti, chiamare parenti, amici o forze dell’ordine immediatamente, diffidare da tutti coloro che propongono guadagni facili o ricette miracolistiche e non consegnare soldi a nessuno. Già perché una volta entrati in casa dell’anziano si possono verificare anche furti, soprattutto nei giorni immediatamente successivi al ritiro della pensione che avviene il primo di ogni mese. Nel circondario di competenza dei militari dell’Arma della città di Policoro, secondo Lobuono, la collaborazione tra cittadini e istituzioni funziona bene, nel senso che le segnalazioni arrivano subito, anche se un po’ di sommerso c’è, nel senso che ci sono anziani o persone sole che non denunciano perché si vergognerebbero di aver subito un raggiro. La brochure per sensibilizzare l’opinione pubblica sul fronte della prevenzione è stata messa in campo dal Comando generale dei carabinieri, la Legione di Basilicata, il Comando provinciale e l’ultimo anello della catena, il comando territoriale, quello più vicino al cittadino. Lobuono non ha nascosto le difficoltà che le forze dell’ordine incontrano nel contrastare questo genere di reati perché le descrizioni, da parte degli anziani, dei truffatori (italiani o comunitari) non sempre sono chiare; inoltre la facilità con cui gli stessi si dileguano grazie all’accessibilità delle arterie di collegamento con altre regioni fanno sì che, purtroppo, i reati rimangono spesso impuniti. Da qui la necessità di sensibilizzare al massimo i rischi cui si va incontro lavorando sul fronte della prevenzione.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

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