POLICORO – La maggioranza di centro destra che amministra la città jonica dal 2012 ha approvato la “manovra” economica 2015: bilancio di previsione e imposte locali nella seduta del Consiglio comunale di venerdì 14 agosto nel Palazzo di città. Nella sua relazione l’assessore al Bilancio, Massimiliano Scarcia (Trenta), ha spiegato che i Comuni sono come dei bancomat per lo Stato sostenendo che nel 2011 la città di Policoro riceveva 3 milioni di euro di trasferimenti, oggi, 2015, il saldo è negativo con gli Enti locali che danno allo Stato: quindi un federalismo fiscale che a suo dire è stato tradito sull’autonomia finanziaria dei Comuni. Entrando poi nel dettaglio degli ordini del giorno, con l’accorpamento di sette punti in un’unica discussione, le aliquote fiscali delle imposte locali rimangono pressapoco identiche a quelle del 2014 con alcune novità illustrate dallo stesso Scarcia: aliquota base Imu (Imposta municipale unica) 7,6% per i fabbricati di categoria C1/C3, quelli di attività produttive; aliquota minima per 5 anni per chi acquista nuovi immobili; mentre per il settore agricolo l’aliquota rimane dello 0,57%. Per quanto riguarda la Tasi (Tassa sui servizi indivisibili) viene confermata l’esenzione per 950 abitazioni di cittadini meno abbienti e agevolazioni per i nuclei familiari che hanno in casa abilmente diversi e over 65 con redditi bassi; anche per le giovani coppie la Tasi subisce una riduzione. Per quanto riguarda la Tari (Tassa sui rifiuti), Scarcia ha parlato di un recupero di 517 mila euro per le casse comunali riveniente da sanzioni e clausole del contratto d’appalto, la creazione di un fondo di 30 mila euro per i ceti sociali più in difficoltà e sgravi della Tari del 20% per i primi tre anni per chi si mette in proprio e l’agevolazione vale anche per le giovani coppie. Infine non ci sono accensioni di mutui per l’anno in corso. La minoranza di centro sinistra ha votato contro l’ordine del giorno. Gianluca Marrese (Pd), ha affermato che l’approvazione del bilancio ad agosto 2015 significa che l’Amministrazione non ha programmato nulla essendo in forte ritardo a quattro mesi della fine dell’anno. Inoltre ha aggiunto che le imposte locali, comprese Tosap, addizionale Irpef, sono già quasi al massimo e ha attaccato la maggioranza sulla promessa non mantenuta in campagna elettorale relativa all’esenzione della Tosap a quelle attività che non somministrano alcol ai 18enni. Infine ha citato l’incuria che versa in città con strade e marciapiedi impraticabili e la bocciatura di 7 emendamenti da parte della maggioranza su alcuni problemi locali quali: videosorveglianza, la strada impraticabile di via Fiume, la mancata illuminazione di parte di via Puglia, la creazione di un fondo per talassemici e nefropatici e l’altalena in villa per abilmente diversi. Di rimando le repliche: Scarcia ha detto che gli emendamenti sono stati dichiarati inammissibili dal collegio dei revisori e dirigente; Giuseppe Ferrara (Impegno comune) ha evidenziato che gli incroci di via Puglia sono illuminati da fari e in programma c’è l’illuminazione di tutta la strada. Su via Fiume, sempre Ferrara, ha replicato che anche qui in programma c’è il ripiano delle buche e sulla videosorveglianza c’è un ordine del giorno di qualche tempo fa ancora inevaso dalla Regione nonostante la sottoscrizione di 40 sindaci. L’assessora alle Politiche sociali, Stefania Albanese (Fi), ha invece manifestato il suo disappunto per l’azzeramento del fondo talassemici e nefropatici da parte della Regione con il Comune che ha anticipato fino ad agosto 2014. Sull’altalena in villa Gianluca Modarelli (Fi) ha dichiarato che non è a norma e comunque si sta facendo di tutto per installarla dopo opportune modifiche. Poi ha preso la parola Francesco Fortunato (Pd), il quale parlando della diminuzione degli introiti degli oneri di urbanizzazione edili ha dedotto che Policoro ha perso l' appeal per gli investimenti. Carmine Vetere (centro-sinistra) ha motivato il suo no sul fatto che il bilancio contiene sempre le solite cose: una sorta di copia incolla degli anni passati, precisando poi le inadempienze dell’Amministrazione sulle mancate urbanizzazioni nei nuovi comparti per chi, privato, ha pagato presentando la relativa polizza. La replica finale è toccata al sindaco Rocco Leone, che ha osservato come lo sviluppo di una città dipende soprattutto da una visione di insieme di regione che la Basilicata per colpa della classe politica presente in Regione non ha, e che con il bilancio comunale si garantiscono i servizi essenziali per i cittadini, rincorrendo a volte alcune emergenze, e dando delle priorità: abbattimento barriere architettoniche, assistenza ai disabili, asilo nido e mensa e progetti educativi e sociali come “Diversamentemare”. Un contributo alla discussione è stato dato anche da Marco Pinca (Trenta). All’unanimità dei presenti è passato invece l’ordine del giorno (odg) sulla Commissione per il diritto allo studio, nella quale sono stati eletti per la maggioranza Antonello Lauria (Impegno comune) e Giuseppe Montano (Trenta) e per la minoranza Francesco Fortunato (Pd) e quello sugli organismi collegiali indispensabili per il raggiungimento di fini istituzionali.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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