SCANZANO JONICO – La giornata
della legalità non poteva non tenersi a Scanzano Jonico, luogo simbolo di una
città che negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di cronaca avvolti
ancora nel mistero tra cui incendi di aziende agricole o macchinari per
l’edilizia. Così l’Adiconsum, lo stesso Comune di Scanzano in collaborazione
con altri enti e associazioni, nella serata di lunedì 23 febbraio nel Palazzo
baronale hanno organizzato un convegno per tenere alta la tensione contro possibili
infiltrazioni di natura criminale. Nella giornata della legalità il vice
prefetto di Matera, Emilia Capolongo, ha spiegato il ruolo di raccordo
dell’Ufficio territoriale del governo con gli Enti locali, associazioni e la
competenza della prefettura nell’istruttoria delle pratiche di accesso al fondo
di rotazione nazionale contro le vittime dell’usura, estorsione ed
intimidazione ambientale. Dai dati citati dal vice prefetto nel 2014 tre sono
state le istanze pervenute di accesso al fondo di cui una in fase di
istruttoria per una vittima di usura, un’altra rinviata per competenza
territoriale a Foggia e l’ultima ha dato esito negativo perché non c’era il
fumus boni iuris, ovvero il nesso con il danno subito. Prima del 2014 invece una
richiesta ha avuto parere favorevole di accesso al fondo, sempre per vittime di
usura, per un’altra c’è bisogno di un supplemento di istruttoria e per la terza
la prefettura ha dato esito negativo. Dati comunque simbolici di un fenomeno
che, secondo i relatori, miete più vittime di quello che dicono i numeri,
nonostante le sole tre condanne per usura dal 2011 al 2013 in Basilicata,
regione che in base all’ultimo rapporto della Dia è al 9° posto in Italia per
il reato di usura, secondo l’avvocato Pietro Mazzoccoli, il quale ha illustrato
anche le leggi nazionali che agevolano chi denuncia usurai ed estorsori come la
44/99 e 108/96 che danno diritto alle agevolazioni del fondo di rotazione. Solo
che per accedervi le vittime dell’usura devono essere imprese e il mutuo
concesso viene restituito in 10 anni a interessi zero; per quanto riguarda
invece le vittime di estorsione c’è un indennizzo alla persona fisica che
denuncia l’estorsore ed è a fondo perduto: una contraddizione che il
legislatore dovrebbe correggere, sempre secondo il legale. Angelo Festa
dell’Adiconsum, una delle associazioni iscritte all’albo della prefettura che
tra le proprie mission si occupa anche di reati come l’usura e l’estorsione
fornendo assistenza, consulenza e informazioni su come difendersi in caso di
debolezza economica/finanziaria, ha aggiunto alle due norme di cui sopra anche
una terza più recente del 2012 sulla rinegoziazione dei debiti di una famiglia
o persone verso i propri creditori che può arrivare anche ad un abbattimento
del 30% con rateizzazione in 10 anni a patto che si denunci di essere finito
nella rete di usurai/estorsori poiché è il giudice a valutare caso per caso la
sovraesposizione dei debiti del denunciante. Il primo cittadino della città di
Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis (Pd), ha invece puntando l’indice contro
una forma di usura più sottile che si pratica a suo dire anche nella fascia
jonica: l’assunzione di guardiani o il pagamento di emolumenti fino a 1500,00 a
giovani inoccupati per viaggi non certo di piacere ma per consegnare a
destinazione chissà cosa…Un saluto è stato portato da Giuseppe Amatulli della
Cisl, che ha parlato di un sindacato che deve stare non solo dalla parte degli
operai ma anche da quella delle imprese sane che vogliono investire. L’avvocato
Francesco Leo nella sua relazione è entrato più nel tecnicismo della materia
legata alle linee di credito delle banche verso i richiedenti sottolineando che
la parte “debole” deve essere consapevole di quelli che sono i rischi che si
nascondono dietro una richiesta di prestito e le soluzioni propostegli. Non sono
mancati interventi da parte di chi sostiene che in alcune circostanze sono gli
stessi istituti di credito a fare da tramite tra usurai e richiedenti, quando
questi ultimi non hanno le garanzie per coprire un prestito legale. Ha chiuso i
lavori Gianni Fabbris da anni impegnato nelle battaglie contro quelli che lui
stesso ha definito sciacalli, ovvero coloro che approfittano dello stato di
indigenza delle persone o per comprarsi i loro beni o per prestare denaro a chi
si trova sul lastrico, soprattutto nel settore agricolo. Fabbris, sindacalista
di Altragricoltura, ha annunciato l’istituzione a Scanzano di uno sportello
antiracket ed antiusura per non lasciare soli, e sarebbero in tanti, coloro i quali
in solitudine sono vittime di tali reati a cui si aggiunge il silenzio delle
istituzioni lontane da questi problemi quotidiani. Anzi ha citato dei casi che
si sarebbero verificati nei giorni scorsi in cui funzionari della Regione
Basilicata starebbero incontrando imprenditori agricoli della zona promettendo
loro che il nuovo piano di sviluppo rurale o misure europee simili riporteranno
l’agricoltura jonica ai fasti di un tempo, a patto che si investa nel settore
primario dell’economia regionale. E a tal proposito mercoledì 25 febbraio ha
indetto una manifestazione nei pressi del bivio di Metaponto.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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