giovedì 26 febbraio 2015

Uno sportello antiracket nel Metapontino




SCANZANO JONICO – La giornata della legalità non poteva non tenersi a Scanzano Jonico, luogo simbolo di una città che negli ultimi tempi è stata teatro di episodi di cronaca avvolti ancora nel mistero tra cui incendi di aziende agricole o macchinari per l’edilizia. Così l’Adiconsum, lo stesso Comune di Scanzano in collaborazione con altri enti e associazioni, nella serata di lunedì 23 febbraio nel Palazzo baronale hanno organizzato un convegno per tenere alta la tensione contro possibili infiltrazioni di natura criminale. Nella giornata della legalità il vice prefetto di Matera, Emilia Capolongo, ha spiegato il ruolo di raccordo dell’Ufficio territoriale del governo con gli Enti locali, associazioni e la competenza della prefettura nell’istruttoria delle pratiche di accesso al fondo di rotazione nazionale contro le vittime dell’usura, estorsione ed intimidazione ambientale. Dai dati citati dal vice prefetto nel 2014 tre sono state le istanze pervenute di accesso al fondo di cui una in fase di istruttoria per una vittima di usura, un’altra rinviata per competenza territoriale a Foggia e l’ultima ha dato esito negativo perché non c’era il fumus boni iuris, ovvero il nesso con il danno subito. Prima del 2014 invece una richiesta ha avuto parere favorevole di accesso al fondo, sempre per vittime di usura, per un’altra c’è bisogno di un supplemento di istruttoria e per la terza la prefettura ha dato esito negativo. Dati comunque simbolici di un fenomeno che, secondo i relatori, miete più vittime di quello che dicono i numeri, nonostante le sole tre condanne per usura dal 2011 al 2013 in Basilicata, regione che in base all’ultimo rapporto della Dia è al 9° posto in Italia per il reato di usura, secondo l’avvocato Pietro Mazzoccoli, il quale ha illustrato anche le leggi nazionali che agevolano chi denuncia usurai ed estorsori come la 44/99 e 108/96 che danno diritto alle agevolazioni del fondo di rotazione. Solo che per accedervi le vittime dell’usura devono essere imprese e il mutuo concesso viene restituito in 10 anni a interessi zero; per quanto riguarda invece le vittime di estorsione c’è un indennizzo alla persona fisica che denuncia l’estorsore ed è a fondo perduto: una contraddizione che il legislatore dovrebbe correggere, sempre secondo il legale. Angelo Festa dell’Adiconsum, una delle associazioni iscritte all’albo della prefettura che tra le proprie mission si occupa anche di reati come l’usura e l’estorsione fornendo assistenza, consulenza e informazioni su come difendersi in caso di debolezza economica/finanziaria, ha aggiunto alle due norme di cui sopra anche una terza più recente del 2012 sulla rinegoziazione dei debiti di una famiglia o persone verso i propri creditori che può arrivare anche ad un abbattimento del 30% con rateizzazione in 10 anni a patto che si denunci di essere finito nella rete di usurai/estorsori poiché è il giudice a valutare caso per caso la sovraesposizione dei debiti del denunciante. Il primo cittadino della città di Scanzano Jonico, Salvatore Iacobellis (Pd), ha invece puntando l’indice contro una forma di usura più sottile che si pratica a suo dire anche nella fascia jonica: l’assunzione di guardiani o il pagamento di emolumenti fino a 1500,00 a giovani inoccupati per viaggi non certo di piacere ma per consegnare a destinazione chissà cosa…Un saluto è stato portato da Giuseppe Amatulli della Cisl, che ha parlato di un sindacato che deve stare non solo dalla parte degli operai ma anche da quella delle imprese sane che vogliono investire. L’avvocato Francesco Leo nella sua relazione è entrato più nel tecnicismo della materia legata alle linee di credito delle banche verso i richiedenti sottolineando che la parte “debole” deve essere consapevole di quelli che sono i rischi che si nascondono dietro una richiesta di prestito e le soluzioni propostegli. Non sono mancati interventi da parte di chi sostiene che in alcune circostanze sono gli stessi istituti di credito a fare da tramite tra usurai e richiedenti, quando questi ultimi non hanno le garanzie per coprire un prestito legale. Ha chiuso i lavori Gianni Fabbris da anni impegnato nelle battaglie contro quelli che lui stesso ha definito sciacalli, ovvero coloro che approfittano dello stato di indigenza delle persone o per comprarsi i loro beni o per prestare denaro a chi si trova sul lastrico, soprattutto nel settore agricolo. Fabbris, sindacalista di Altragricoltura, ha annunciato l’istituzione a Scanzano di uno sportello antiracket ed antiusura per non lasciare soli, e sarebbero in tanti, coloro i quali in solitudine sono vittime di tali reati a cui si aggiunge il silenzio delle istituzioni lontane da questi problemi quotidiani. Anzi ha citato dei casi che si sarebbero verificati nei giorni scorsi in cui funzionari della Regione Basilicata starebbero incontrando imprenditori agricoli della zona promettendo loro che il nuovo piano di sviluppo rurale o misure europee simili riporteranno l’agricoltura jonica ai fasti di un tempo, a patto che si investa nel settore primario dell’economia regionale. E a tal proposito mercoledì 25 febbraio ha indetto una manifestazione nei pressi del bivio di Metaponto.

Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)

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