POLICORO – Nelle scorse settimane ci siamo occupati dei tagli della spesa sociale da parte nei confronti dei portatori di patologie gravi, tra cui la nefronoftisi, che colpisce i trapiantati di reni. Così la giovane Katia Madio ha impugnato penna e carta e scritto al Governatore Marcello Pittella (Pd) e assessore al ramo per manifestare tutto il suo disagio: “(…) tale malattia ha colpito me e mio fratello. Secondo i dati statistici pare debba colpire una persona su tre in uno stesso nucleo familiare ma a quanto pare le statistiche saltano quando si fa i conti con la realtà. Inutile dirle che la vita dei pazienti come me è fatta di continue e ripetute visite e degenze ospedaliere perché, una malattia del genere, come le dicevo, se non accuratamente seguita porta inesorabilmente alla morte. Come lei sa infatti, con l’articolo 21 della finanziaria 2015 è stato disposto che a partire dall’anno 2015 le provvidenze economiche potranno essere erogate solo a quegli assistiti che avranno un reddito familiare inferiore a 14.000 euro annui, riducendo anche gli scaglioni di reddito. Oltre ad essere una soluzione iniqua signor Presidente mi chiedo perché parliamo di reddito familiare quando altri Enti come l’Inps riconoscono sussistenze per invalidità civile percepite su scaglioni di reddito individuale e non familiare. Cosa c’entra il nucleo familiare se parliamo di patologie soggettive e individuali appunto? Si renderà conto anche lei di quanto gravosa sia tale situazione che, sottrae ancora risorse a soggetti deboli della società continuando a gravare sulle finanze delle rispettive famiglie. Confido nella sensibilità che da sempre la distingue affinchè prenda in seria considerazione la necessità di ripristinare i parametri vigenti prima dell’entrata in vigore della legge di stabilità e che i tagli operati possano essere spostati verso altre voci di bilancio ma non certo alla sanità”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano
del Sud)
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