Interpretando alcuni passaggi della relazione di Raffaele Squitieri, Presidente della Corte dei Conti, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2015, che lancia l’allarme sui pericoli seri per la collettività, e la rassegnata assuefazione al malaffare, e la polemica sulla gestione della raccolta dei rifiuti urbani a Policoro, credo che sia arrivato il tempo di passare dallo scontro alle denunce all’organo competente sulla gestione della finanza dell’Ente locale.
Il Presidente Squitieri ha affermato: “…….Non possiamo lasciare che prenda forza l'idea di una società
incapace di compiere scelte collettive, di perseguire, a livello di amministrazione
pubblica, obiettivi concreti e di garantire un sistema di servizi efficiente e
sostenibile" ha inoltre aggiunto che “la crisi economica e corruzione, procedono di pari passo, in un
circolo vizioso, nel quale l’una è causa ed effetto dell’altra".
Da queste premesse si evince che il pericolo più serio per la
collettività è proprio la rassegnazione.
Ritengo che anche da noi sia arrivato il momento di compiere scelte
collettive per perseguire a livello di amministrazione obiettivi concreti per
garantire un sistema di servizi efficienti e sostenibili.
Se questo a tutt’oggi non è accaduto, penso che per i partiti
di opposizione sia arrivato il tempo di segnalare alla sezione regionale della
Corte dei Conti, organo di controllo sulla finanza locale, la legittimità e la
regolarità della gestione finanziaria nel nostro Comune e la rispondenza dei
risultati dell’attività amministrativa rispetto agli obiettivi stabiliti.
Inoltre, sarebbe opportuno conoscere la comparazione sui
costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa e i controlli
sui rendiconti dei funzionari.
Auspico comunque che, l’azione amministrativa dei prossimi
giorni, sia in grado di operare in direzione di una ritrovata serenità delle
famiglie, e che finisca questa “spremitura
“ a fronte di servizi inesistenti e a un costo divenuto insostenibile per
l’economia della stragrande maggioranza dei cittadini.
Benedetto Gallitelli
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