POLICORO – La Fidapa (federazione italiana donne arte professioni affari) nella serata del 5 febbraio presso l’istituto comprensivo “Lorenzo Milani” del centro jonico ha presentato il nuovo progetto: “Non aprire la porta all’alcol”. Dopo il successo di quello: “Tutti diversi tutti insieme” sul rispetto tra i generi terminato nell’anno scolastico 2014, per l’anno in corso l’associazione, guidata a Policoro da Beatrice Di Brizio, vuole focalizzare l’attenzione, nell’anno sociale appena apertosi, su una delle piaghe della società italiana e in particolar modo dei piccoli territori: l’alcolismo. “In Italia –spiega la Di Brizio- l’età all’approccio dell’uso di alcol da parte dei giovani è la più bassa e questo è una spia del malessere che viviamo tutti noi, soprattutto nelle famiglie. Ci sono casi in cui i genitori danno il cattivo esempio verso i propri figli, che poi quando escono si ritrovano nei locali a bere alcolici e superacolici. Il fenomeno, purtroppo, è in forte crescita ed è diventata una devianza con percentuali alte nell’età adolescenziale indistintamente sia tra i maschietti che tra le femminucce. Da qui nasce il nostro progetto che vuole, a monte, fermare questo circolo vizioso coinvolgendo gli studenti in età precoce, ovvero già tra i banchi delle quinte classi, che sono poi quelli ai quali ci rivolgiamo in questo progetto. Quattro quinte dei due istituti comprensivi, il ‘Lorenzo Milani’ e ‘Giovanni Paolo II’, per un totale di un centinaio di ragazzi coinvolti, i quali lavoreranno in questi mesi per elaborare messaggi positivi contro l’alcolismo che poi saranno illustrati in un convegno finale, presumibilmente il 29 maggio (giornata nazionale delle legalità), dove contiamo di invitare tra i relatori anche esponenti del mondo sindacale, tipo la Confesercenti, perché parallelamente al progetto vogliamo che le leggi vengano rispettate. Se ce n’è una che vieta la vendita di bevande alcoliche ai minori deve essere rispettata e noi chiediamo, attraverso i sindacati di categoria, che i gestori dei locali che si uniformano alla normativa abbiamo un bollino di qualità da tranquillizzare così gli stessi genitori che sanno che non tutti i locali sono uguali. Il 5 febbraio lo presentiamo ufficialmente, poi il 12 febbraio incontriamo i docenti e il 26 marzo i genitori. Un grande aiuto ci viene dato anche dal Sert dall’Asm (Azienda sanitaria materana), che ha personale qualificato: medici, psicologi, assistenti sociali, volontari, oltre ad una certa esperienza nel settore della prevenzione di tutti i tipi di devianza. Agendo sui ragazzi/e delle quinte cerchiamo di arginare il fenomeno dell’alcolismo che già dalle scuole medie in poi può diventare incontrollabile”.
Gabriele Elia
(fonte il Quotidiano del Sud)
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